Che cos’è la teologia morale e che cosa studia?

Che cosa è la teologia morale e che cosa studia?

Spesso abbiamo sentito parlare di “teologia”, che è il proprio indagare intorno al mistero di Dio e di “morale” che rappresenta una serie di valori o principi ideali in base ai quali un individuo o una comunità distingue normalmente tra giusto e sbagliato ed è libero di scegliere se modificare o meno il proprio comportamento. Tuttavia non è solito incontrare queste due parole ricche di significato insieme. In questo articolo approfondiremo questa disciplina e le sue caratteristiche.

La teologia morale

Teologia morale è un termine usato dalla Chiesa cattolica romana per descrivere lo studio di Dio in termini di come gli esseri umani devono vivere per ottenere la sua presenza o il suo favore. Sebbene derivi dagli insegnamenti e dalle dottrine ufficiali della Chiesa cattolica, la morale e la teologia sono pensieri sugli obiettivi della vita e su come raggiungerli. L’oggetto formale della teologia morale è l’aspetto esistenziale, la condotta, gli atti e le buone azioni di un cristiano. In poche parole, l’obiettivo o lo scopo della teologia morale è determinare come gli esseri umani dovrebbero vivere; si tratta di reinterpretare e aggiornare la proposta di Cristo, che per i fedeli e per la comunità cristiana è fonte, norma e modello dell’agire morale, in relazione alle attuali circostanze storiche e socio-culturali.
Questa conversione avviene nella fede. Ciò non esclude che essa contenga e assuma l’aspetto intellettuale, divenendo così conoscenza scientifica. Infatti, la dimensione razionale della teologia è una delle sue funzioni. La riflessione teologica è, anzitutto, il risultato dell’azione dello Spirito, sotto la cui guida si compie lo studio dell’uomo, utilizzando gli strumenti culturali, strutturali e linguistici dei tempi. La teologia morale esamina concetti come libertà, coscienza, amore, responsabilità e legge. Seguendo la teologia dottrinale della Chiesa, essa cerca di stabilire principi generali per aiutare le persone a prendere decisioni corrette e ad affrontare le minuzie della vita quotidiana. La teologia morale è, essenzialmente, l’equivalente cattolico romano di ciò che i protestanti chiamano comunemente “etica cristiana” e si riferisce a diversi metodi di discernimento morale, definizioni di bene e male, giusto e sbagliato, peccato e virtù, ecc. Il suo metodo, come dimostra la storia della teologia morale, non è sempre lo stesso. A seconda dell’epoca si preferisce il metodo deduttivo, dialettico o addirittura induttivo. Tuttavia, questi diversi metodi non devono essere considerati opposti tra loro, bensì, devono essere visti come complementari in quanto tutti perseguono lo stesso obiettivo: sviluppare una disciplina in modo coerente e dimostrare le caratteristiche della scienza. 

Il compito della teologia morale

Il suo compito è di fondamentale importanza: è chiamato a giudicare la vita della Chiesa e società, specificando lo scopo dell’azione degli individui e delle comunità. Conoscere Cristo, nel senso biblico del termine: questo è il fine ultimo dello studio teologico. Ciò significa crescere in lui, stabilire un coinvolgimento maggiore nella sua vita. La riflessione teologica è preziosa ed autentica in quanto aiuta la comunità cristiana, e ogni singolo credente nella comunità, ad alimentare la vita di Cristo presente  nella vita quotidiana, attraverso la Chiesa. Il cristianesimo non è in realtà una raccolta di verità, ma una verità sulla salvezza e sulla vita. 

Le fonti della teologia morale

Le fonti per la teologia morale includono: la Sacra Scrittura, la Tradizione e il Magistero della Chiesa. La priorità va certamente data alla Bibbia e quindi alla Sacra Scrittura. L’autocomunicazione di Dio è presente in essa: Dio ci dice quello che ha detto e fatto per salvarci, cioè la Parola di Dio all’uomo. La Parola diventa particolarmente efficace in Gesù di Nazareth: Dio fatto uomo.

Se è scontato che tutta la teologia, e quindi la teologia morale, sia biblica, è allo stesso modo necessario che non si cada nel biblicismo, cioè l’affermazione e la pretesa che le risposte a tutti i problemi possano derivare solo dalla Bibbia.

 

Fonte immagine: Pixabay

Altri articoli da non perdere
Il calendario cinese vs calendario gregoriano, le differenze
Il calendario cinese vs calendario gregoriano

Origine e struttura del calendario cinese e di quello gregoriano: quali sono le differenze? Il confronto tra il calendario cinese Scopri di più

Gnoseologia: definizione e significato della teoria della conoscenza
Gnoseologia. La teoria della conoscenza dalla filosofia antica a quella contemporanea

Cosa si intende con gnoseologia? Col termine gnoseologia, che deriva dal greco gnòsis “conoscenza e lògos “discorso”, ossia teoria della Scopri di più

Chi era Emily Carr: precorritrice dell’arte modernista in Canada
Chi era Emily Carr: precorritrice dell'arte modernista in Canada

Emily Carr nacque a Victoria il 13 dicembre 1871, fu la prima pittrice canadese ad utilizzare uno stile modernista e Scopri di più

Il Cristo Giallo: l’opera più emblematica di Gauguin
Il Cristo Giallo: perchè è definita un’opera emblematica?

  Perché è proprio il giallo, il colore scelto da Paul Gauguin per la rappresentazione del colorito di pelle di Scopri di più

Grotte buddiste cinesi: i 3 siti principali
Grotte buddiste cinesi: i 3 siti principali

L'arte buddista ci ha lasciato preziose opere sparse in giro per il mondo che stupiscono soprattutto per la loro grandezza Scopri di più

Christmas Blues: cos’è l’allergia al Natale
christmas blues

Ecco che arriva il periodo dell’anno, dove sorridere “per forza” sembra essere la regola base. Eppure, c’è chi storce il Scopri di più

A proposito di Rosaria Maffeo

Vedi tutti gli articoli di Rosaria Maffeo

Commenta