Michele Arcangelo Pezza, anche conosciuto come Fra Diavolo, fu un brigante e condottiero contro l’occupazione francese del Regno di Napoli. Fra Diavolo nacque a Itri, un piccolo paesino della provincia di Latina, nel 1771.
La sua fu una vita molto travagliata: da bambino, infatti, si ammalò gravemente e la madre decise di fare un voto a San Francesco, promettendo che se Michele fosse guarito, avrebbe dovuto rasarsi i capelli e indossare un saio fino a consumarlo. Questo vestito venne indossato fino all’adolescenza, e fu proprio grazie ad esso che gli venne donato lo pseudonimo di Fra Michele. Essendo un ragazzo molto vispo e indisciplinato, con poca propensione allo studio, il suo insegnante iniziò a chiamarlo Fra Diavolo, un nome che, senza saperlo, avrebbe segnato tutta la sua vita.
Un episodio accaduto in un giorno cambiò tutta la sua vita: i genitori avevano trovato per il figlio un lavoro presso una piccola bottega del paese; fu lì che scoppiò un brutto litigio tra Fra Diavolo ed il proprietario del negozio, che fini per essere ucciso dallo stesso Michele. Accusato per omicidio, il ragazzo fu condannato a morte e decise di nascondersi sui Monti Aurunci vivendo di stenti.
Fu in questo periodo che Fra Diavolo fece amicizia con numerosi briganti dai quali venne visto come un capo. I genitori di Michele, intanto, si recarono dal Re chiedendo che il figlio venisse assolto e perdonato. Il Re accettò, in cambio che Fra Diavolo si fosse arruolato nell’esercito borbonico contro le truppe di Napoleone. Fra diavolo divenne fuciliere e combattette sul fronte lombardo per diverso tempo successivamente rientrò nel Regno di Napoli.
Tornato alle armi nel 1789, raccolse seicento uomini tra banditi e mercenari per combattere i francesi, i quali chiamarono in aiuto i battaglioni polacchi. Fu in questa circostanza che il padre di Fra Diavolo venne fucilato sotto gli occhi del figlio, il quale giurò vendetta. Avrebbe sconfitto i francesi. Diverse settimane dopo arrivò una notizia che sconvolse ancora di più Fra Diavolo: la guerra era finita e Napoleone aveva vinto. Fu ordinato il disarmo, ma Michele disobbedì, iniziando infatti efferate e violente azioni contro ogni francese.
Dopo anni di lotte nel regno, la famiglia reale di Palermo decise di nominare Fra Diavolo capitano ed egli partì poco tempo dopo con l’esercito della Santa Fede per riconquistare Napoli. Con il ritorno di Ferdinando IV a Napoli, Fra Diavolo venne dispensato e tornò a Itri, nella sua città natale, dove ebbe un figlio di nome Carlo, in onore al Re Carlo di Borbone. Morì per impiccagione l’11 novembre 1806, accusato dal monarca francese di numerosi crimini contro i civili.
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