I pangoein e la letteratura dei fuori posto

Pangoein e la letteratura dei fuori posto

Ogni epoca e società vede inevitabilmente emergere degli intellettuali che scelgono di restarne ai margini, spesso per rifiuto, talvolta per protesta. Anche durante il periodo Chosŏn vediamo l’emergere di un gruppo di letterati, poeti e studiosi che si dedicheranno alla letteratura cosiddetta dei fuori posto: i pangoein.

Il termine pangoein

Per quanto riguarda l’origine del termine pangoein (方外人, 방외인) non abbiamo molte certezze. Lo studioso Im Hyung Taek (임형택) osserva che questo termine assume diverse accezioni in base al periodo storico a cui facciamo riferimento. Infatti, sembra che durante il periodo Koryŏ pangoein si riferisse ad un posto fuori città in cui potersi riposare, oppure a persone un po’ fuori dal mondo e dal pensare comune; mentre, durante il periodo Chosŏn, sembra si riferisse a uno spazio al di fuori da qualsiasi centro e sistema di potere o a persone che non condividono l’ideologia statale (confuciana) e, proprio per questo, spesso ci si riferisce a buddhisti e taoisti. Inoltre, il ricercatore Hwang Heeju (황희주) osserva che durante il periodo Koryŏ ci fosse un maggior grado di libertà rispetto al periodo Chosŏn in quanto ideologie e religioni e non c’era, dunque, la necessità di utilizzare il termine pangoein per denominare persone che fossero al di fuori dell’ideologia statale, dal momento che non erano presenti divisioni definite.

Chi sono i pangoein

In generale, quando nell’ambito della letteratura coreana parliamo di pangoein, ci riferiamo ai letterati del periodo Chosŏn che rifiutarono i valori della società del tempo, svilupparono stili alternativi, talvolta dissidenti e rifiutarono i principi neoconfuciani, spesso rivolgendosi a taoismo e buddhismo. Uno dei motivi principali per cui molti pangoein voltarono le spalle alla società fu la loro avversità all’usurpazione del trono da parte di re Sejo nel 1455. Questo evento, visto come un tradimento dei principi di lealtà, spinse molti intellettuali integerrimi a ritirarsi dalla vita pubblica. Tra i pangoein più famosi ricordiamo: Hong Yusŏn (홍유선), Chŏng Yŏm (정염), Chŏng Hŭiryang (정희량) e, il più importante, Kim Si-Sŭp (김시습).

Caratteristiche principali dei pangoein

Principio / atteggiamento Descrizione e motivazione
Rifiuto del potere politico Si allontanavano dalla corte e dalle cariche pubbliche, considerandole corrotte e illegittime, specialmente dopo eventi come l’usurpazione di Re Sejo.
Stile di vita alternativo Spesso vivevano come eremiti, viaggiatori o monaci, conducendo un’esistenza semplice e lontana dalle convenzioni sociali della nobiltà yangban.
Adesione a fedi non statali Abbracciavano il Buddhismo e il Taoismo, fedi marginalizzate dall’élite neoconfuciana di Chosŏn, trovando in esse una via spirituale più autentica.
Critica sociale nella letteratura Utilizzavano la poesia e la prosa per esprimere il loro dissenso, denunciare l’ipocrisia dei potenti e descrivere le difficoltà della gente comune.

Kim Si-sŭp: l’esponente più celebre

Uno dei più famosi esponenti pangoein fu sicuramente Kim Si-Sŭp, uno dei sei saengyuksin (생육신, i sei funzionari lealisti che si allontanarono dalla politica a seguito dell’usurpazione da parte di re Sejo). Considerato un genio fin da piccolo, all’età di 18 anni ricevette la sua prima introduzione al buddhismo, per poi diventare monaco e viaggiare per il paese. È l’autore del Kŭmo Sinwha (금오신화, Nuove storie dal monte della tartaruga d’oro), considerata la prima raccolta di narrativa scritta in coreano. Le storie hanno come filo conduttore il fatto che i vari protagonisti (tutti letterati), non vengono riconosciuti ed apprezzati nel mondo reale, mentre nel mondo onirico sì. Una volta risvegliati e disillusi dal sogno, decidono di distaccarsi dalla società e spesso rifugiarsi in campagna. Nel corso della sua vita, Kim Si-sŭp scrisse diverse opere in cui denuncia la corruzione istituzionale del suo tempo, spesso contrapponendola alla dura vita del popolo.

Altre informazioni e curiosità sui pangoein

Chi erano i saengyuksin?

I saengyuksin (생육신) erano un gruppo di sei letterati e funzionari della dinastia Chosŏn che scelsero di ritirarsi a vita privata e non servire mai più il governo come forma di protesta contro l’usurpazione del trono da parte di Re Sejo nel 1455. Il loro nome significa “sei sudditi viventi” e simboleggiano l’integrità morale e la lealtà al re deposto, Danjong. Kim Si-sŭp è il più famoso tra loro.

Qual era l’ideologia ufficiale della dinastia Chosŏn?

L’ideologia di stato della dinastia Chosŏn era il neoconfucianesimo. Questa dottrina filosofica e politica enfatizzava la rigida gerarchia sociale, la lealtà al re, la pietà filiale e una burocrazia basata sul merito (attraverso esami statali). Fedi come il Buddhismo, che erano state molto influenti durante la precedente dinastia Koryŏ, vennero progressivamente soppresse e marginalizzate, rendendo l’adesione a esse un atto di non conformità, tipico dei pangoein.

Perché l’usurpazione di re Sejo fu così controversa?

L’usurpazione di Re Sejo fu estremamente controversa perché egli depose e in seguito condannò a morte suo nipote, il giovane re Danjong, legittimo erede al trono. Questo atto era una palese violazione dei principi confuciani fondamentali di lealtà familiare e gerarchia dinastica. Per i letterati più integerrimi, servire un usurpatore che aveva tradito il proprio sangue e il proprio re era impensabile e rappresentava il culmine della corruzione morale e politica. Per maggiori dettagli su questo evento storico, è possibile consultare fonti autorevoli come la pagina dell’Enciclopedia Wikipedia su Re Sejo.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

Articolo aggiornato il: 01/09/2025

Altri articoli da non perdere
Teresa De Sio: fotostoria di Augusto De Luca

Era il 1987 e Teresa si trovava a Napoli per un concerto. Alloggiava in un albergo difronte al Castel dell’Ovo Scopri di più

Storia e funzioni del CSM – l’istituzione della magistratura italiana
storia e funzioni del CSM

Il Consiglio Superiore di Magistratura è organo di amministrazione della giurisdizione garante dell’autonomia e dell’indipendenza dei magistrati ordinari. Ha rilevanza costituzionale, Scopri di più

Dol Hareubang: il simbolo dell’isola di Jeju
Dol Hareubang: il simbolo dell’isola di Jeju

Tra i tanti ricordi che una visita a Jeju può regalarvi, ce n’è uno destinato a restare impresso più degli Scopri di più

Corea del Sud: guida a cosa vedere, quando andare e documenti necessari
Cosa visitare in Corea del Sud: 4 tappe obbligatorie

Viaggiare in Corea del Sud è un'esperienza da fare almeno una volta nella vita, un'immersione completa nell'affascinante Asia Orientale. Raggiungere Scopri di più

Wayang in Indonesia: l’arte tradizionale delle ombre
Wayang in Indonesia

L’Indonesia è un luogo caratterizzato da paesaggi mozzafiato, ma il suo patrimonio culturale offre arti tradizionali di grande fascino. Tra Scopri di più

La yamanba: analisi femminista del mito
Yamanba: la strega del Giappone

La mitologia mondiale è costellata di archetipi che ritraggono la donna come mostro: Medusa, le sirene, le streghe medievali. Spesso Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Sabrina Avellino

Vedi tutti gli articoli di Sabrina Avellino

Commenta