Il lavoro nobilita l’uomo: significato del proverbio e chi lo ha detto

Il lavoro nobilita l'uomo: significato del proverbio

A differenza di altre specie animali, l’essere umano alla nascita è relativamente indifeso. Tuttavia, possiede un incredibile corredo di riflessi neonatali, o innati, che lo equipaggiano per affrontare i primi, fondamentali momenti di vita. Questi riflessi automatici e involontari non sono solo meccanismi di sopravvivenza, ma rappresentano una finestra preziosa sul funzionamento del sistema nervoso e sullo sviluppo neurologico del bambino.

Cosa sono i riflessi innati (o primitivi)?

I riflessi innati, detti anche riflessi primari o arcaici, sono risposte motorie automatiche e non apprese a specifici stimoli. Sono controllati dalle aree più primitive del cervello, come il tronco encefalico e il midollo spinale, e non richiedono un pensiero cosciente. È importante distinguerli dai riflessi condizionati (studiati da Pavlov), che sono invece appresi attraverso l’esperienza e l’associazione.

Perché i riflessi neonatali sono importanti per i pediatri?

Durante le prime visite, il pediatra controlla attentamente la presenza e la corretta esecuzione di questi riflessi. Essi sono un indicatore fondamentale della salute del sistema nervoso centrale del neonato. La loro assenza, una risposta debole o asimmetrica, oppure la loro persistenza oltre il periodo normale, possono segnalare la necessità di ulteriori approfondimenti neurologici. Servono quindi a garantire che lo sviluppo del bambino stia procedendo correttamente.

I principali riflessi del neonato: guida completa

Ecco un elenco dei più importanti riflessi arcaici, con la descrizione di come vengono stimolati e, soprattutto, l’indicazione di quando tendono a scomparire per lasciare il posto a movimenti volontari.

Riflesso Descrizione e quando scompare
Riflesso di Moro In risposta a un rumore forte o a una sensazione di caduta, il neonato estende braccia e gambe e poi le richiude come in un abbraccio. Scompare intorno ai 5-6 mesi.
Riflesso di Ricerca (Rooting) Sfiorando la guancia del neonato, egli gira la testa verso lo stimolo, aprendo la bocca. È fondamentale per trovare il capezzolo. Scompare intorno ai 4 mesi.
Riflesso di Suzione Il neonato succhia automaticamente qualsiasi cosa gli venga messa in bocca. Inizialmente involontario, diventa un’azione controllata. Il riflesso scompare intorno ai 4 mesi.
Riflesso di Prensione Palmare Ponendo un dito nel palmo della sua mano, il neonato lo stringe con forza. Scompare intorno ai 5-6 mesi.
Riflesso di Marcia Automatica Sostenuto in posizione eretta, se i suoi piedi toccano una superficie, il neonato compie movimenti simili al camminare. Scompare intorno ai 2 mesi.
Riflesso di Babinski Stimolando la pianta del piede dal tallone verso le dita, l’alluce si estende all’indietro e le altre dita si aprono a ventaglio. Scompare intorno ai 1-2 anni.
Riflesso Tonico Asimmetrico del Collo Quando la testa del bambino viene girata da un lato, il braccio sullo stesso lato si estende, mentre l’altro si piega (posizione “dello schermidore”). Scompare intorno ai 5-7 mesi.

La scomparsa dei riflessi: un segno di crescita

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la scomparsa graduale di questi riflessi non è un segnale negativo, ma un passaggio fondamentale nello sviluppo neurologico. Indica che le aree superiori del cervello, come la corteccia cerebrale, stanno maturando e iniziano a prendere il controllo, sostituendo i meccanismi automatici con movimenti volontari e coordinati. Questa transizione è la base su cui si costruisce tutto lo sviluppo motorio, dall’afferrare un oggetto al gattonare e camminare.

Quando contattare il pediatra?

È importante non fare diagnosi “fai da te”, ma affidarsi sempre al pediatra. Tuttavia, è utile sapere quali sono i segnali che potrebbero richiedere una valutazione:

  • Assenza di un riflesso: se un riflesso che dovrebbe essere presente alla nascita non viene mai osservato.
  • Risposta asimmetrica: se un riflesso è forte su un lato del corpo ma debole o assente sull’altro.
  • Persistenza anomala: se un riflesso non scompare entro l’età prevista (ad esempio, se il riflesso di Moro è ancora molto forte dopo i 6 mesi).

Consigli pratici per i genitori

Osservare i riflessi del proprio bambino può essere un’esperienza affascinante e divertente. Ecco alcuni consigli:

  1. Stimolare la prensione: offrite il vostro dito al bambino e sentite la forza della sua stretta. È un primo, meraviglioso modo di interagire.
  2. Non allarmarsi per il riflesso di Moro: è normale che il bambino sobbalzi e allarghi le braccia per un rumore improvviso. Fasciarlo delicatamente può aiutarlo a sentirsi più contenuto e sicuro.
  3. Fidarsi del pediatra: sarà il medico a valutare in modo completo e professionale lo sviluppo neurologico durante le visite di controllo periodiche. Per qualsiasi dubbio, non esitate a parlargliene.

Per chi volesse approfondire con una consulenza specialistica, centri di eccellenza come l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma offrono reparti di neurologia e neuropsichiatria infantile all’avanguardia.

  • Contatto indicativo: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
  • Indirizzo: Piazza di Sant’Onofrio, 4, 00165 Roma RM
  • Telefono: 06 68591
  • Sito Web: www.ospedalebambinogesu.it

Fonte immagine per l’articolo sui riflessi neonatali – primitivi: Pixabay

 

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