Il nuovo imperialismo nel XIX secolo: cause e conseguenze

Il nuovo imperialismo nel XIX secolo: cause e conseguenze

L’imperialismo, o nuovo imperialismo, fu un periodo che ebbe inizio verso la fine del XIX secolo, caratterizzato dall’espansione delle colonie europee, degli Stati Uniti e del Giappone. Grazie allo sviluppo della tecnologia e all’innovazione, gli stati potevano allargare i propri territori conquistandone altri, più deboli.

Il nuovo imperialismo: cause

Vi sono diverse cause che contribuirono all’inizio del nuovo imperialismo. Molte cause sono di carattere economico, come il potere della tecnologia, la volontà di una seconda industrializzazione, il predominio militare, e la ricerca disperata di nuove materie prime e nuovi mercati.

Altre cause, invece, sono di carattere politico. Esse fanno riferimento alle ostilità a livello sociale nei paesi europei, alla propagazione di ideologie razziste e nazionaliste e al compito di civilizzare i paesi occidentali.

La prima motivazione su cui si fondò il nuovo imperialismo fu il compito di “civilizzare” le persone considerate di “classe inferiore” in Africa e in altri paesi non sviluppati. L’idea era quella di smettere di praticare il cannibalismo e il matrimonio infantile. Un’altra causa riguardava la religione e il compito dei missionari cristiani di portare alla salvezza i popoli considerati inferiori. Al contrario, i cristiani e il Regno Unito erano considerati superiori. L’imperialismo, però, ebbe un lato positivo, in quanto i missionari ridussero la schiavitù di alcuni popoli colonizzati.

Conseguenze 

Molteplici furono anche le conseguenze del nuovo imperialismo. L’occupazione dell’Africa da parte della Gran Bretagna durante il nuovo imperialismo, ebbe conseguenze negative che durarono molti anni. In Gran Bretagna i sudafricani neri erano considerati pericolosi, dunque rischiavano la vita per lavorare nelle miniere e venivano pagati pochissimo. La separazione dei sudafricani, bianchi e neri, portò all’esilio razziale tra i due gruppi che durò fino al 1990.

Il Regno Unito affiorò nel 1914 con un grande impero d’oltremare, dovuto al periodo prolungato in India, ma anche con i guadagni dovuti alla conquista dell’Africa.

La conquista europea dell’Africa e dell’Asia contribuì a creare le rivalità proprie dei decenni precedenti alla prima guerra mondiale. Nel 1881 vi fu la conquista francese della Tunisia, che provocò la tensione con l’Italia.

Inoltre, un’altra conseguenza del nuovo imperialismo fu che nel 1898 ebbe inizio la guerra ispano-americana che portò alla nascita della potenza imperiale degli Stati Uniti. Nel 1904, invece, iniziò la guerra tra Russia e Giappone, con Giappone come vincitore.

La conquista sudafricana da parte della Gran Bretagna e le azioni della Germania in Estremo Oriente ebbero conseguenze in campo politico: la Gran Bretagna, che prima aveva assunto una posizione neutra, si alleò con il Giappone, e poi con Francia e Russia. Le tensioni tra Germania, Stati Uniti e Regno Unito, invece, portarono alla prima e alla seconda guerra civile samoana.

Dunque, una delle conseguenze del nuovo imperialismo fu che i paesi colonizzati dovettero far fronte ad una eccessiva esportazione, da cui derivarono altri problemi come dipendenza economica e sottosviluppo. I paesi colonizzati erano carenti di risorse umane e materiali e i conflitti interni ai paesi colonizzati non fecero che aumentare. Tutto ciò fu dovuto ai paesi dell’Europa, che sfruttarono eccessivamente le risorse di questi paesi per poterli conquistare ed espandere i propri confini.

Fonte immagine: Pixabay

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