Il Palazzo dei Soviet, il sogno irrealizzato di Stalin

Il Palazzo dei Soviet, il sogno irrealizzato di Stalin

Il Palazzo dei Soviet doveva essere il primo grattacielo sovietico. Il sogno di costruire un edificio di quasi 500 metri era un’aspirazione però forse troppo ambiziosa negli anni ’30, tanto che, a causa di svariati problemi tecnici, i burocrati sovietici dovettero arrendersi alla triste verità e gettare la spugna. Il Palazzo dei Soviet rimane comunque uno dei progetti più all’avanguardia e interessanti dell’epoca.

Il progetto del Palazzo dei Soviet

L’intenzione di costruire un monumentale edificio che possa ospitare la sede centrale del PCUS (Partito comunista dell’Unione Sovietica) viene presa in considerazione già da Lenin agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso. L’edificio doveva essere l’incarnazione ed il simbolo della prosperità dello stato socialista. Per colpa della Guerra civile, però, il progetto di costruzione viene rimandato.
Dieci anni più tardi, nel 1932, viene aperto un concorso internazionale per aggiudicarsi il progetto per la costruzione del Palazzo dei Soviet. Parteciparono architetti di ogni parte del mondo, tra gli altri anche Le Corbusier, che immaginò un complesso di edifici in stile funzionalista che però non soddisfava i criteri artistici e ideologici dell’architettura del periodo stalinista in quegli anni.
Dopo un secondo bando, chiuso questa volta, il progetto dell’architetto Boris Michajlovič Iofan venne giudicato come migliore. Il visionario Palazzo dei Soviet progettato da Iofan si presentava come una vertiginosa torre a scaloni posta su un grande basamento. Secondo il progetto di Iofan sulla cima dell’edificio doveva stagliarsi vittoriosa la statua di un operaio alta 18 metri, ma il partito comunista intervenne sul progetto suggerendo di mettere al suo posto una statua di Lenin alta quasi 100 metri. La sua statua doveva essere visibile a decine di chilometri, così che tutti potessero vedere la grandezza del socialismo e del suo primo realizzatore.
L’edificio doveva essere posizionato in un luogo simbolico, ovvero lì dove prima si trovava la Cattedrale di Cristo Salvatore, demolita nel 1931  per far, appunto, spazio all’avveniristico Palazzo dei Soviet.

Un sogno mai realizzato

Le fondamenta erano state completate nel 1939, ma, con l’inizio della seconda guerra mondiale,i lavori, come previsto, iniziarono ad andare a rilento finché non furono del tutto sospesi e mai più ripresi. Molte potrebbero essere le ragioni per cui il palazzo dei Soviet non fu mai costruito. C’è chi pensa siano state le sfavorevoli condizioni del terreno a scoraggiare la costruzione di un edificio così pesante; c’è chi afferma che l’edificio sarebbe stato un bersaglio troppo facile in caso di una nuova guerra. Un altro parere che riscuote molto successo rimanda all’impossibilità di radere al suolo i molti edifici storici dell’area antistante alla struttura. Altri ancora, invece, pensano che il motivo sia stato  ideologico: dopo aver dimostrato che il socialismo aveva vinto in guerra, non c’era più bisogno di un gesto eclatante per mostrare il potenziale sovietico all’Occidente. La verità comunque ancora non si sa. Nel luogo dove doveva sorgere il Palazzo dei Soviet i comunisti hanno costruito un’enorme piscina all’aperto, la piscina Moskva. Nel febbraio del 1994, quando l’Urss ormai non esisteva più, si è deciso di ricostruire la Cattedrale di Cristo Salvatore com’era un tempo, prima di essere demolita nel 1931.

Immagine in evidenza: Wikimedia commons

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