Il teatro spagnolo: generi, personaggi e struttura

teatro spagnolo

Il teatro  in generale, e il teatro spagnolo, è la rappresentazione di una storia davanti ad un pubblico utilizzando diversi codici (verbali, gestuali, musicali..). Il teatro spagnolo si caratterizza per l’assenza del narratore: il drammaturgo lascia che siano i personaggi a raccontare la storia attraverso dialoghi e monologhi. La creazione di un opera teatrale ha anche un fine economico e commerciale: spesso gli scrittori devono cercare di tenere in considerazione i gusti del pubblico ed è per questo che devono allontanarsi da forme tradizionali e sperimentare generi più moderni.

I principali generi del teatro spagnolo sono: 

  • La tragedia: in cui troviamo personaggi nobili che devono far fronte a vari conflitti che spesso terminano con la morte del protagonista o in una catastrofe. Il fine di questo genere teatrale è provocare compassione e terrore e far si che sia possibile la purificazione dello spettatore, come succede nelle opere di A. Buero Vallejo.
  • La commedia: in cui troviamo personaggi normali, tratta temi leggeri, divertenti e la denuncia di ciò che di negativo accade nella società attraverso l’ironia, solitamente termina con un finale felice, come nelle opere di L.F. de Moratìn.
  • Il dramma: è un misto di tragedia e commedia, in cui abbiamo personaggi nobili e del popolo che si differenziano per il registro linguistico che cambia in base alla classe sociale, come nelle opere di F. Garcìa Lorca.

Abbiamo anche altri generi del teatro spagnolo, meno diffusi, definiti minori, che in spagnolo chiamiamo:

  • La “farsa”: è un’opera breve e ironica, può essere rappresentata da attori o marionette e si caratterizza soprattutto per l’esagerazione della situazione.
  • “El auto sacramental”: è una rappresentazione di carattere religioso.
  • “El paso”: è un’opera molto breve, che tratta argomenti semplici e rappresenta “el siglo de oro” spagnolo.
  • “El entremés”: è l’evoluzione del “paso”, nasce in Spagna nel secolo XVI.
  • “El sainete”: è un’opera comica che nasce nel secolo XVIII, viene rappresentata da personaggi popolari e include musica e balli e il finale può essere felice.
  • “La zarzuela”: è una tipica opera musicale spagnola nella quale si alternano parti con canzoni, è un’opera leggera e giocosa.

Anche nel teatro spagnolo abbiamo anche una distinzione tra i vari tipi di personaggi, che si dividono in protagonisti e antagonisti.

Per quanto riguarda la struttura del teatro spagnolo abbiamo la struttura interna ed esterna.

Nella struttura interna abbiamo: “el planteamiento” cioè il primo atto in cui si presenta la situazione generale, il tempo e il luogo in cui si svolge l’atto e la caratterizzazione dei protagonisti; “el nudo”  è il momento in cui si produce l’apice della storia con lo scontro tra i personaggi dell’opera ed infine “el desenlace” è la parte finale e quella in cui si risolve il conflitto. In alcune opere contemporanee, il finale può essere aperto in modo che lo spettatore possa arrivare ad una conclusione personale.

Nella struttura esterna abbiamo gli atti cioè le parti in cui si divide la opera teatrale. Anticamente un’opera era composta da 5 atti finchè furono poi ridotti a 3; ed infine le scene che sono le parti dell’atto che coincidono con l’entrata e l’uscita dei personaggi, la scena cambia ogni volta che il numero degli attori cambia.

Fino al “siglo de oro” ossia il XVI secolo le opere del teatro spagnolo dovevano rispettare la regola delle tre unità, stabilità da Aristotele: l’unità di azione, di tempo e di luogo.  Questa regola serviva per rispettare il criterio di verosimiglianza.

Fonte immagine: Pixabay

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