L’Indian English è una delle varietà di inglese più diffuse al mondo, parlata da milioni di persone in India e dalla diaspora. Nato durante il periodo coloniale britannico, si è evoluto sviluppando caratteristiche uniche che lo distinguono dall’inglese britannico. L’India, con la sua straordinaria diversità, offre un contesto ideale per lo studio del contatto linguistico. L’evoluzione dell’Indian English riflette la complessa storia del paese e le sue interazioni con il mondo anglofono, mantenendo una forte connessione con il ricco patrimonio linguistico del subcontinente.
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Cos’è l’Indian English e qual è il suo status
L’Indian English è la varietà di inglese parlata in India, influenzata dal contatto con numerose lingue locali come l’hindi, il tamil e il bengalese. In un contesto di diffuso multilinguismo, riveste un ruolo fondamentale come lingua franca nella comunicazione interregionale, nell’amministrazione, nell’istruzione superiore e nei media. Ha uno status ufficiale sancito dalla Costituzione indiana, che lo riconosce come lingua ufficiale associata insieme all’hindi.
Storia: origini e sviluppo nel contesto coloniale
La storia dell’Indian English è strettamente legata alla presenza britannica in India. L’India è stata una colonia dal 1858 al 1947, un periodo noto come British Raj (dal termine hindi per “regno”). La presenza inglese, iniziata per gli interessi commerciali della Compagnia Britannica delle Indie Orientali, portò all’incoronazione della Regina Vittoria come Imperatrice dell’India nel 1877.
Le fasi di sviluppo
Lo sviluppo dell’Indian English può essere suddiviso in quattro fasi:
- Fase missionaria (dal 1600): l’inglese era usato principalmente da missionari e commercianti.
- Fase della domanda locale: un crescente interesse da parte degli indiani per lo studio dell’inglese, motivato da opportunità di lavoro.
- Fase educativa (dal 1765): un momento chiave fu il Minute on Education (1835) di Lord Macaulay, che mirava a creare una classe sociale indiana istruita in inglese per fungere da intermediario con i colonizzatori.
- British Raj e indipendenza: l’inglese si consolidò come lingua dell’amministrazione. Dopo l’indipendenza nel 1947, l’hindi divenne lingua ufficiale, ma l’inglese mantenne il suo ruolo di lingua “associata”.
Caratteristiche linguistiche dell’Indian English
L’Indian English presenta peculiarità a livello fonologico, lessicale e morfosintattico, dovute all’influenza delle lingue locali (sostrato) sulla lingua inglese (superstrato).
Lessico e prestiti linguistici
Una caratteristica evidente è la presenza di prestiti dalle lingue indiane. Termini come bazaar (mercato) o shampoo sono entrati nell’inglese standard, ma l’Indian English ne usa molti altri. Si verificano anche calchi, cioè traduzioni letterali di espressioni idiomatiche, come “What is your good name?” per chiedere “Come ti chiami?”.
Peculiarità fonetiche
La pronuncia è spesso non rotica (la ‘r’ non si pronuncia a fine sillaba, come nell’inglese britannico). I suoni fricativi dentali [ð] e [θ] (come in “this” e “think”), assenti in molte lingue indiane, vengono spesso sostituiti da suoni occlusivi come [d] e [t].
Particolarità morfosintattiche
A livello di grammatica, si notano fenomeni come il code-switching e il code-mixing, cioè il passaggio da una lingua all’altra o la mescolanza di elementi di lingue diverse nella stessa frase. Un’altra particolarità è l’uso di “we” (noi) al posto di “I” (io), un’eredità dell’inglese formale coloniale.
Le peculiarità dell’Indian English (Tabella riassuntiva)
Caratteristica | Descrizione ed esempi |
---|---|
Fonologia | Pronuncia non rotica (la ‘r’ è muta a fine parola). Sostituzione dei suoni ‘th’ (es. ‘think’ diventa ‘tink’). |
Lessico | Uso di prestiti da lingue indiane (es. ‘yaar’ per ‘amico’) e calchi (es. ‘good name’ per ‘nome’). |
Sintassi | Uso di strutture interrogative diverse (es. “You are coming, no?”). Tendenza al code-switching con l’hindi. |
Pragmatica | Uso del suffisso ‘-ji’ per mostrare rispetto (es. “Sir-ji”). Maggiore formalità in molte interazioni. |
L’Indian English oggi: diffusione e attitudine
Oggi l’Indian English è una varietà vibrante e in continua evoluzione. L’attitudine dei parlanti è complessa: da un lato, c’è chi lo considera una varietà legittima, dall’altro, chi lo percepisce come un “bad English”. Molti indiani tendono a usare l’Indian English in contesti informali, mentre in situazioni formali cercano di avvicinarsi a un inglese più standard. Nonostante le critiche, l’Indian English è sempre più riconosciuto a livello internazionale, contribuendo all’arricchimento del panorama linguistico globale.
fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 27/08/2025