Inno Nazionale ungherese: cosa c’è da sapere

Inno Nazionale ungherese

L’inno nazionale ungherese è un testo poetico; la data di componimento è il 1823 ed è una poesia che ha delle caratteristiche riconducibli al romanticismo ungherese.
La struttura dell’inno nazionale sembra essere una sorta di cornice dato che la prima strofa apre e chiude l’inno, però tra le due vi sono delle piccole differenze. Nella versione cantata, o comunque strumentale, si utilizza solo la prima strofa.

Il processo a livello legislativo è stato molto lungo viene protetto e riconosciuto soltanto dal 1989: dopo la caduta del muro di Berlino e il cambio di regime in Ungheria. In questa data quindi abbiamo la Costituzione rivisitata, perché da un certo punto in poi non si chiamerà più Costituzione, ma Legge di Base, tuttavia questo cambiamento avviene successivamente.
L’inno  nazionale risale al 1823 ed è opera di Ferenc Kölcsey (1790-1836), mentre la musica è stata composta nel 1844 da Ferenc Erkel (1810–1893), il primo importante compositore della scuola musicale ungherese.
La musica è stata composta solo dopo che Erkel ha partecipato ad un bando proposto da un direttore nazionale vincendo la gara nel’44, in cui parteciparono diversi compositori. L’andamento del componimento è religioso.

Nonostante la poesia sia stata scritto nel 1823, viene pubblicata per la prima volta nel 1829. Dunque (dalla stesura fino alla prima pubblicazione passano sei anni!), nel 1832 uscirono le poesie di Kolcsey, e in questa data venne anche pubblicato il componimento che poi sarà il testo dell’inno. Kolcsey morì nel 1838 e non riuscì mai ad ascoltare la musica di Erkel.
Nel 1844 Erkel vinse la gara musicale cui parteciparono i più grandi compositori dell’epoca e il 2 luglio sempre di quell’anno venne portato in scena l’inno come inno nazionale. Dunque l’inno viene realizzato durante la prima parte dell’ ‘800, periodo di riforme e progressi che si arresteranno nel 1848 con la Rivoluzione d’Indipendenza.

La seconda metà dell’ ‘800 è caratterizzata da importanti progressi come la costruzione di edifici importanti e di grandi sedi politiche come il Parlamento. In questo modo si arriva al 1903 quando vi fu una proposta da parte della legge del parlamento ungherese che riguardava il riconoscimento dell’inno come ‘Inno dell’intera nazione’.
Però, Francesco Giuseppe I (monarca austroungarico), primo imperatore dell’Ungheria, non aveva sottoscritto questa proposta di legge, motivo per cui non entrò mai in vigore.

A livello legislativo si dovrà aspettare la fine del 1989 – anno simbolo  della caduta del muro del muro di Berlino – in cui l’inno verrà inserito nella Costituzione. Con la prima guerra mondiale, arrivò il Trattato di Trianon, un trattato di pace che riguardava Ungheria, e fece sì che il regno di Ungheria perdesse 2\3 del proprio territorio (la Transilvania passò alla Romania, la Slovacchia e la Rutenia subcarpatica al nuovo stato cecoslovacco).
Questa perdita indebolì molto l’Ungheria, ma fu una grande scossa soprattutto per quanto riguarda le arti, infatti da questo momento in poi i compositori e le orchestre sentirono la necessità di trasmettere questa malinconia e questa tristezza anche nell’inno, motivo per cui verrà eseguito in modo sempre più cupo e il ritmo sarà più lento.
Negli anni ’30-’40 cambiò la situazione politica, per cui l’inno assunse una marcia più militare (e nel 2013 il Comitato Olimpico Ungherese l’ha reso un po’ più veloce, con una riduzione a 90 secondi). Nel 1938 Ernő Dohnányi apportò altri piccoli cambiamenti, ed oggi ci basiamo su quella versione.

Fonte immagine : Wikipedia 

 

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