L’inno nazionale ungherese, ufficialmente intitolato “Himnusz” (Inno), è un’opera poetica nata nel 1823. A differenza di molti inni nazionali dal carattere marziale, l’Himnusz è una solenne e malinconica preghiera rivolta a Dio, il cui primo verso è “Isten, áldd meg a magyart” (“Dio, benedici gli ungheresi”). La sua storia riflette le complesse vicende del popolo magiaro, dal risveglio nazionale sotto il dominio asburgico fino alle tragedie del XX secolo.
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Himnusz: la storia di un inno nato come preghiera
Il testo dell’inno fu scritto il 22 gennaio 1823 dal poeta romantico Ferenc Kölcsey, in un periodo di fervente Risveglio Nazionale Ungherese sotto il controllo dell’Impero Asburgico. La poesia non è un canto di gloria, ma una supplica che ripercorre le sofferenze storiche del popolo ungherese, chiedendo la benedizione divina per il futuro. La musica fu composta solo nel 1844 da Ferenc Erkel, considerato il padre dell’opera nazionale ungherese. Erkel vinse un concorso pubblico per musicare il testo di Kölcsey, che purtroppo era morto nel 1838 senza mai poter ascoltare il suo poema messo in musica. La prima esecuzione pubblica dell’inno completo avvenne al Teatro Nazionale di Pest il 2 luglio 1844.
Himnusz: le tappe di un lungo cammino
Il percorso per il riconoscimento ufficiale dell’Himnusz come inno nazionale è stato lungo e travagliato, intrecciandosi con la complessa storia politica dell’Ungheria.
Data | Evento chiave |
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1823 | Ferenc kölcsey scrive la poesia “himnusz”. |
1844 | Ferenc erkel vince il concorso per la composizione della musica. Prima esecuzione pubblica. |
1903 | Il parlamento ungherese propone una legge per riconoscere l’himnusz come inno ufficiale, ma l’imperatore francesco giuseppe i non la ratifica. |
1989 | Dopo la caduta del regime comunista, l’himnusz viene finalmente inserito nella costituzione ungherese come inno nazionale. |
2012 | Il suo status viene riconfermato nella nuova legge fondamentale dell’ungheria, come si può verificare sul sito del parlamento ungherese. |
L’impatto della storia sull’esecuzione dell’inno
La versione strumentale dell’inno utilizza solitamente solo la prima strofa. Tuttavia, la sua esecuzione ha subito notevoli cambiamenti nel tempo, riflettendo lo stato d’animo della nazione. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il devastante Trattato di Trianon (1920), che privò l’Ungheria di due terzi del suo territorio, ebbe un impatto profondo sulla cultura. Come descritto da fonti storiche come l’enciclopedia Treccani, questo trauma nazionale portò a un’esecuzione dell’inno sempre più lenta e cupa, quasi funebre. Durante il periodo comunista, sebbene non fosse proibito, il suo testo religioso era considerato problematico. Solo di recente si è affermata una versione ufficiale, basata su un arrangiamento del 1938 di Ernő Dohnányi, dal ritmo più solenne ma meno lento, che il Comitato Olimpico Ungherese ha ulteriormente accelerato per le competizioni sportive.
Fonte immagine : Wikipedia
Articolo aggiornato il: 27/09/2025