Katharina Reiss: la teoria della traduzione basata sulle tipologie testuali
Katharina Reiss è stata una linguista tedesca che ha dedicato i suoi studi alle teorie della traduzione. In particolare, ha proposto una sistematizzazione basata sulle tipologie testuali, spostando il focus dall’analisi della singola parola o frase, tipica delle teorie degli anni ’70-’80, all’analisi dell’intero testo.
La teoria di Katharina Reiss: il testo come atto comunicativo
Secondo Katharina Reiss, la comunicazione linguistica risiede nell’insieme di parole e frasi; dunque, il significato complessivo va ricavato dall’insieme stesso. La sua teoria si fonda sulla concezione del testo come atto comunicativo primario. Per questo motivo, la linguista ha categorizzato i testi a seconda della funzione comunicativa che cercano di trasmettere al lettore, assegnando a ogni categoria una determinata tipologia testuale e, di conseguenza, una specifica strategia traduttiva.
Le tipologie testuali secondo Katharina Reiss
Katharina Reiss identifica quattro funzioni principali, a cui corrispondono diverse tipologie di testo.
Testi informativi
La prima funzione è quella informativa, il cui scopo è trasmettere fatti e conoscenze in modo oggettivo. È una tipologia testuale che troviamo, ad esempio, in guide turistiche, brochure e testi scolastici. Questi testi cercano di spiegare e informare il lettore su determinati argomenti.
Testi espressivi
La seconda funzione è di tipo espressivo. Si tratta di un tipo di testo in cui l’autore compie una composizione creativa, come avviene nelle poesie. In questo caso, l’autore lascia la propria impronta stilistica e soggettiva. Il ruolo del traduttore è fondamentale, perché deve essere in grado di trasferire questa stessa impronta nel testo di arrivo, per trasmettere le medesime emozioni volute dall’autore.
Testi operativi
La terza funzione è quella operativa (o appellativa). Questi testi hanno una funzione più attiva, poiché mirano a orientare il comportamento del lettore e a produrre determinate reazioni. Sono tipici dei discorsi politici e dei manifesti pubblicitari.
Testi audiomediali
La quarta funzione è quella mediale, che Katharina Reiss non approfondisce del tutto ma che menziona come caratteristica di alcuni testi. Si fa riferimento ai testi audiomediali, in cui il testo scritto comunica in associazione a delle immagini. Un esempio di testo audiomediale sono i fumetti o un libro illustrato per bambini.
Criteri di adeguatezza e critiche al modello di Katharina Reiss
Per valutare l’adeguatezza della traduzione, Katharina Reiss utilizza criteri sia intra-linguistici (scelte semantiche, lessicali, stilistiche) sia extra-linguistici (luogo, tempo, destinatario). Tuttavia, la sua teoria ha ricevuto diverse critiche. I critici ritengono che la sua visione sia troppo rigida e che a un testo non si possa attribuire una sola e unica funzione. Di fatto, un testo può avere più funzioni contemporaneamente (ad esempio, un testo pubblicitario può essere sia informativo che operativo). Inoltre, è stata individuata un’ulteriore funzione, quella fatica, che mira a stabilire, mantenere o interrompere il contatto comunicativo tra mittente e destinatario. Un esempio è la conversazione telefonica che, per non interrompersi, necessita della partecipazione attiva di entrambi gli interlocutori.
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