Tenniscore: quando lo sport ispira la moda

Tenniscore: quando lo sport ispira la moda

L’eleganza del tennis è sempre stata una grande fonte di ispirazione per stilisti e amanti della moda. Oggi ogni estetica ha il suo nome – dal balletcore al coquettecore – e il tenniscore è senza dubbio esploso nel 2024, complice il successo del film Challengers di Luca Guadagnino. Ma il legame tra il tennis e la moda non è una novità: se sport come il basket hanno influenzato principalmente lo streetwear, il tennis è da decenni protagonista sulle passerelle, grazie al suo stile classico e raffinato.

Origini ed evoluzione della moda tennis femminile

Il tennis è noto per essere uno degli sport più eleganti di sempre perché nasce come uno sport d’élite: sin dall’Ottocento le partite e i tornei di tennis venivano disputati tra uomini e donne di alto rango, anche per esibire il proprio status sociale. La rivoluzione dell’abbigliamento tennistico femminile risale ai ruggenti anni ’20, quando lo stilista francese Jean Patou decise di sperimentare con uno stile che è quello che conserviamo ancora oggi. La sua musa era la tennista Suzanne Lenglen, che divenne presto anche un’icona della moda: scendeva in campo con gonne corte al ginocchio e cardigan leggeri ed eleganti che conquistarono le spettatrici donne. I kit disegnati da Patou erano raffinati ma permettevano alla tennista di muoversi liberamente a differenza del precedente abbigliamento molto più restrittivo. Questo nuovo approccio all’abbigliamento tennistico fu un vero e proprio atto culturale perché contribuì a modernizzare l’immagine della donna tennista. Dunque, l’unione tra moda e tennis affonda le radici nell’alta società del Novecento, nei circoli europei dove lo sport non era solo competizione ma anche simbolo di status e raffinatezza.

Gli outfit femminili iconici che hanno dato il via al tenniscore

Nel corso dei decenni l’abbigliamento tennistico si è evoluto a tal punto da diventare un’estensione della personalità dell’atleta. Alcuni outfit dei tennisti più famosi hanno riscosso un successo tale da ispirare non solo stilisti, ma anche persone comuni che li hanno replicati nella vita quotidiana. È proprio così che nasce il tenniscore; tra tutte, Serena Williams è forse l’esempio più iconico di come gli outfit da tennis possano influenzare milioni di persone. Nel 2004, con l’inizio della sua collaborazione con Nike, la tennista inizia a sperimentare look audaci e materiali inusuali: dalle gonne in tulle stile tutù, ai completi in pelle con tanto di chiodo, fino alla minigonna in denim. Ma ciò che affascina maggiormente gli amanti del tenniscore è senza dubbio l’estetica di Wimbledon, torneo con un rigido dress code del total white che costringe le tenniste e i tennisti a creare kit appositi per le due settimane di torneo. L’edizione più discussa di tutte fu quella del 2008, anno in cui Nike realizzò degli outfit che sembravano quasi usciti da una passerella: Maria Sharapova scese in campo con una canotta che ricordava una camicia sartoriale, mentre Serena Williams indossò un trench coat al posto della classica felpa.

Lo stile anticonformista di Andre Agassi nel tennis maschile

In campo maschile il tennista che più di tutti ha sperimentato con look audaci è stato Andre Agassi che non ha avuto paura di infrangere le regole e i rigorosi codici del tennis: per il suo stile anticonformista e provocatorio è stato definito la rockstar del tennis. Anche Agassi collaborava con Nike, che gli ha permesso di dare un volto punk ad uno sport tradizionalmente raffinato ed elitario. Tra tagli alla mohicana, mullet e tinte rosse, le sue acconciature – che rivelò anni dopo essere delle parrucche – sono diventate parte della sua leggenda. Ma anche nei vestiti Agassi si è sempre contraddistinto, indossando shorts cortissimi in denim e sfidando apertamente il dress code di Wimbledon, dove si presentò con una polo oversize e delle lenti gialle. Il suo rivale per eccellenza, invece, rappresentava l’opposto: Pete Sampras era sempre vestito in modo classico e aveva una personalità decisamente più sobria. Andre Agassi ha conquistato il pubblico non solo con il suo talento, ma anche con la capacità di raccontare sé stesso attraverso gli outfit, anche a costo di andare contro le regole.

L’esplosione del fenomeno tenniscore

Da aprile 2024 non si fa altro che parlare di tenniscore a causa del grande successo del film Challengers di Luca Guadagnino. Il film, ambientato sui campi da tennis, oltre a raccontare la storia di un triangolo amoroso e competitivo, ha rilanciato il fascino per l’estetica tennistica. Gli outfit da tennis del film sono stati curati nei minimi dettagli dallo stilista inglese Jonathan Anderson che si è anche occupato dei look unici di Zendaya durante il tour promozionale. Tutti i look ispirati allo sport hanno fatto impazzire il web, soprattutto le scarpe indossate da Zendaya con una pallina da tennis infilzata nel tacco. Ma sulle passerelle il tennis era già stato protagonista in collezioni come quelle di Miu Miu del 2022: Miuccia Prada aveva reinterpretato l’uniforme tennistica in chiave moderna, con minigonne e polo cropped abbinate a calzettoni e ballerine, che sono diventate subito virali. Oltre a Miu Miu, anche Thom Browne si è ispirato alle divise da tennis, così come Gucci che nel 2019 ha ripreso lo storico logo Gucci Tennis con le due racchette incrociate. Inoltre, non è raro ormai vedere brand di lusso in campo, a partire dal borsone Gucci di Jannik Sinner al nuovo kit sfoggiato agli Internazionali di Roma da Coco Gauff firmato Miu Miu x New Balance. In conclusione, possiamo dire che il tenniscore non è una tendenza passeggera, ma è il risultato del forte legame tra moda e tennis che va avanti da decenni.

Fonte immagine: FreePik (Holiak)

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