La mitologia cinese: dai miti sull’universo alle divinità

La mitologia cinese: dai miti sull'universo alle divinità

La mitologia cinese è caratterizzata da diverse figure, ognuno diversa dall’altra, che caratterizzano le diverse aree del territorio cinese.

Proprio come accade per ogni civiltà, la mitologia cinese è caratterizzata da elementi storici, religiosi e anche da elementi legati all’ambiente geografico. I miti e le leggende cinesi sono di ogni tipo, ma quelle più interessanti sono quelle che spiegano la creazione del mondo e degli dei.

Pangu e la nascita dell’Universo

Secondo la mitologia cinese, la nascita dell’universo viene attribuita a Pangu, ossia il primo essere vivente che separò terra e cielo. Questa leggenda è stata trovata nel libro “La storia dei tre augusti e dei cinque imperatori”, scritto da Xu Zheng, scrittore del periodo dei Tre Regni. Secondo la leggenda, Pangu nacque in un universo che aveva la forma di un uovo di gallina: il cielo e la terra erano uniti e non esisteva il nord, il sud, l’est e l’ovest. Dopo 18.000 anni Pangu si svegliò ed uscì dall’uovo e lo divise in due con una grande ascia: tutto ciò che era chiaro e leggero salì per formare il cielo, ciò che era pesante e fangoso formò la terra. Pangu, però, temeva che il cielo e la terra potessero unirsi nuovamente, quindi ogni mattina sollevava il cielo. Ogni giorno Pangu diventava sempre più alto e la distanza tra il cielo e la terra aumentava sempre di più. Quando si assicurò che i due elementi non si sarebbero più uniti, cadde e morì: il suo occhio sinistro divenne il sole, il suo occhio destro la luna, il suo respiro divenne vento e nuvole, la sua testa, mani e piedi divennero le montagne e il suo sangue divenne fiumi.

Il culto delle divinità e degli spiriti

Fanno parte della mitologia cinese anche i miti legati al culto delle divinità e degli spiriti degli antenati. Nella Cina antica si veneravano oltre 1000 divinità e ogni villaggio riconosceva la propria divinità. C’erano anche gli spirti della natura che vivevano negli alberi e nei corsi d’acqua. Si trattava di spirti che non avevano mai vissuto come mortali, altri invece erano esseri umani che erano passati all’aldilà. Alcuni spiriti, chiamati guei, tornavano sulla terra per perseguitare i vivi, per questo motivo venivano fatti dei rituali per calmarli. Nella mitologia cinese ricordiamo varie divinità: il drago Yinglong, ossia il dio della pioggia e delle acque; Shangti, il dio della legge e della giustizia; la Regina Madre dell’ovest, la dea dell’immortalità e degli spiriti immortali, soprattutto quelli femminili; Yan Wang, il dio della morte e dell’aldilà; Nuwa e Fuxi, il padre e la madre degli esseri umani; Chang’e, dea della luna, spesso citata nelle poesie e nella letteratura cinese; Pangu, il dio della creazione.

 

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Immagine in evidenza: Pixabay

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