Simone Veil: la vita, la Shoah e le battaglie di una grande politica

La politica Simone Veil: vita e carriera

Simone Veil è stata una figura monumentale della storia europea del XX secolo: sopravvissuta alla Shoah, magistrata, politica carismatica e coraggiosa, ha dedicato la vita alla difesa dei diritti umani, dei valori europeisti e dei diritti delle donne. La sua storia personale e il suo impegno pubblico sono un simbolo di resilienza, determinazione e speranza.

Dall’infanzia a Nizza all’orrore di Auschwitz

Simone Jacob (Veil è il cognome del marito) nasce a Nizza, in Francia, il 13 luglio 1927 in una famiglia ebrea laica e benestante. La sua infanzia, definita da lei stessa serena, viene sconvolta dalle leggi razziali e dallo scoppio della Seconda guerra mondiale. Nel marzo del 1944, subito dopo aver conseguito la maturità, viene arrestata dalla Gestapo. Insieme alla madre Yvonne e alla sorella Madeleine, viene deportata ad Auschwitz-Birkenau, dove le viene tatuato sul braccio il numero di matricola 78651. Il padre e il fratello Jean, invece, vengono deportati in Lituania, da dove non faranno più ritorno.

Nonostante la brutalità del campo, Simone e la sua famiglia sopravvivono anche grazie all’aiuto inaspettato di una kapò. Dopo una “marcia della morte” verso Bergen-Belsen, il campo viene liberato nell’aprile del 1945, ma la madre Yvonne muore di tifo un mese prima. Tornata a Parigi, Simone Veil inizia a studiare legge all’Istituto di studi politici, dove incontra il futuro marito Antoine Veil, con cui avrà tre figli.

La carriera politica: la Loi Veil e il Parlamento Europeo

Dopo una brillante carriera in magistratura, Simone Veil entra in politica, lasciando un’impronta indelebile nella società francese ed europea. Nel 1974 viene nominata Ministra della Salute nel governo di Valéry Giscard d’Estaing. In questo ruolo, intraprende la sua battaglia più celebre: la depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza. Affronta un dibattito parlamentare durissimo, subendo attacchi feroci, ma alla fine la legge, che prenderà il nome di “Loi Veil”, viene approvata nel 1975, diventando una pietra miliare per i diritti delle donne in Francia.

Il suo impegno si sposta poi sul piano europeo. Il 17 luglio 1979, Simone Veil viene eletta prima Presidente del Parlamento europeo direttamente eletto a suffragio universale, e prima donna a ricoprire tale carica. Il suo europeismo convinto, forgiato dalla sua esperienza personale, vedeva nell’unità del continente l’antidoto più potente ai nazionalismi che avevano causato la guerra.

Le tappe fondamentali della vita di Simone Veil

Anno/Periodo Evento chiave e ruolo ricoperto
1927 Nascita a Nizza, in Francia.
1944-1945 Deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
1974-1979 Ministra della salute della Francia. Promotrice della legge sull’aborto (“Loi Veil”).
1979-1982 Prima presidente donna del Parlamento europeo eletto a suffragio universale.
2000-2007 Presidente della Fondation pour la Mémoire de la Shoah.
2018 Sepoltura nel Panthéon di Parigi, per decreto presidenziale.

L’impegno per la memoria e l’onore del Panthéon

Dopo la carriera politica, Simone Veil si dedica instancabilmente a preservare la memoria della Shoah. Dal 2000 al 2007 presiede la Fondation pour la Mémoire de la Shoah, un organismo istituito dal governo francese per sostenere la ricerca storica, trasmettere la memoria alle nuove generazioni e contrastare l’antisemitismo. Il suo prestigio intellettuale viene riconosciuto nel 2008 con l’elezione all’Académie française. Si spegne il 30 giugno 2017, all’età di 89 anni.

Il 1° luglio 2018, con una decisione del presidente Emmanuel Macron, la sua salma e quella del marito vengono traslate nel Panthéon di Parigi, il mausoleo che custodisce le grandi personalità della nazione. Simone Veil è stata la quinta donna a ricevere questo onore, un tributo definitivo al suo ruolo di coscienza morale della Francia e dell’Europa. La sua vita rimane un meraviglioso esempio di come la dignità e la determinazione possano trasformare la più profonda sofferenza in un incrollabile impegno per la giustizia.

Articolo aggiornato il: 07/10/2025

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