La storia dell’ingegneria meccanica: dalle origini ad oggi

La storia dell'ingegneria meccanica: dalle origini ad oggi

Una delle branche dell’ingegneria è proprio quella meccanica, la quale applica i cosiddetti principi di fisica, scienza e altre discipline che riguardano vari progetti di veri e propri sistemi meccanici. Essa non è altro che una delle discipline ingegneristiche più antiche, infatti, è importante dire che lo studio dell’ingegneria meccanica si è affermato in Europa a partire dalla Rivoluzione industriale, anche se alcuni suoi aspetti fossero già noti prima. Scopriamo la storia dell’ingegneria meccanica!

La storia dell’ingegneria meccanica

Quando si parla di sviluppo e storia dell’ingegneria meccanica, è importante sapere come e perché essa è nata. Questo ramo dell’ingegneria è nata in risposta a diverse esigenze sociali del tempo che fu. All’epoca, infatti, erano richiesti nuovi dispositivi con funzioni complesse nel loro movimento o che resistessero a grandi quantità di forza, quindi era necessario che questa nuova disciplina studiasse il movimento e soprattutto l’equilibrio. Era inoltre necessario trovare un nuovo modo per far funzionare le macchine, poiché in un primo momento veniva usata la forza animale e quella umana.

Per comprendere al meglio la storia dell’ingegneria meccanica, si sa che le sue applicazioni si trovano negli archivi delle società antiche di tutto il mondo. Un fatto importante nella creazione dell’ingegneria meccanica avviene, però, nel diciassettesimo secolo quando Isaac Newton sviluppò il calcolo e formulò le tre leggi attualmente conosciute come le Leggi di Newton, che sono: Inerzia: cioè un corpo che rimane fermo quando non viene esercitata alcuna forza su di esso; Forza: ovvero se si esercita una forza su un corpo, questo ultimo accelererà sempre; infine vi è la legge di Azione e reazione: ad esempio, se un corpo A esercita una forza su un corpo B, quest’ultimo reagirà muovendosi con la stessa forza, ma nella direzione opposta. Tali leggi spiegano la fisica di base, quindi dureranno per sempre e sono il vero fondamento della meccanica.

La meccanica in pillole

Come si può definire il termine meccanica? La meccanica non è altro che lo studio delle forze e del loro effetto sulla materia. Generalmente, la meccanica ingegneristica viene soprattutto utilizzata per analizzare ciò che riguarda l’accelerazione e la deformazione di oggetti sottoposti a forze note. Inoltre, nella storia dell’ingegneria meccanica vi sono delle vere e proprie sottodiscipline da conoscere.

Le sottodiscipline della meccanica sono formate da: Statica, vale a dire quando lo studio dei corpi non mobili sotto le forze influenzano i corpi statici; Dinamica, è invece lo studio di come le forze influenzano i corpi in movimento, essa comprende la cinematica, ossia il movimento e l’accelerazione, e la cinetica, cioè il risultato delle forze e delle accelerazioni. Proseguendo, c’è la Meccanica dei materiali, che altro non è lo studio di come diversi materiali si deformano sotto vari tipi di sollecitazione; vi è anche la cosiddetta Meccanica dei fluidi, cioè lo studio di come i fluidi reagiscono alle forze; la Cinematica, è lo studio del moto di corpi ignorando le forze che causano il movimento. Questa ultima, inoltre, viene spesso utilizzata nella progettazione dei meccanismi; infine abbiamo la sottodisciplina chiamata Meccanica del continuo, ossia un metodo di applicazione della meccanica che presuppone che gli oggetti siano continui.

Sin dalla storia dell’ingegneria meccanica, gli ingegneri meccanici usano la branca nelle fasi di progettazione e di analisi ingegneristica. Una curiosità a riguardo, inoltre, è che oggigiorno essa è tra le materie più affascinanti, in quanto oggetto di vero e proprio studio interessante tra le varie fasce d’età.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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