L’alcool in Corea del Sud: modo di bere dei coreani

alcool in Corea del Sud

In Corea del Sud, l’alcol è un elemento sociale fondamentale, un veicolo per costruire e rafforzare legami di amicizia e professionali. Gustare bevande alcoliche in compagnia non è solo un passatempo, ma una delle tradizioni culturali più sentite e significative del paese.

Le bevande alcoliche più famose in Corea del Sud

La scena alcolica coreana è dominata da tre bevande principali, ognuna con le sue caratteristiche e occasioni di consumo.

Bevanda alcolica coreana Caratteristiche e abbinamenti
Soju (소주) Distillato limpido (~20%), servito freddo. Ideale con carne alla griglia (samgyeopsal) e stufati piccanti.
Makgeolli (막걸리) Vino di riso lattiginoso e frizzante (6-8%). Perfetto con pancake coreani (pajeon) e tofu con kimchi.
Maekju (맥주) – Birra Lager leggera, spesso miscelata con il soju (somaek). L’abbinamento classico è con il pollo fritto (chimaek).

Soju (소주)

Il Soju è senza dubbio la bevanda nazionale, riconoscibile dalla sua iconica bottiglia verde. È un distillato limpido, prodotto principalmente da riso, orzo o patate dolci, con una gradazione alcolica di circa 20%. È interessante notare il forte campanilismo: a Seoul si beve prevalentemente Chamisul (참이슬), mentre a Busan si preferisce il C1 (시원). Il Soju è il compagno ideale di molti piatti tipici della cucina coreana, specialmente della carne di maiale gustata nel classico barbecue.

Makgeolli (막걸리)

Il Makgeolli è una delle bevande alcoliche più antiche della Corea. Si tratta di un vino di riso non filtrato, dal colore lattiginoso e dal sapore dolce e leggermente frizzante. Prima di berlo, la bottiglia va capovolta delicatamente un paio di volte per mescolare il sedimento. Va servito e consumato freddo, tradizionalmente in piccole ciotole.

Maekju (맥주) – Birra

La birra (Maekju) è estremamente popolare, soprattutto le lager leggere. Una delle pratiche più diffuse è mischiarla con il soju per creare il Somaek (소맥), un cocktail semplice ma molto amato. La preparazione è un piccolo rito: si versa un bicchierino di soju in un boccale di birra e a volte si colpisce il fondo con una bacchetta per creare una schiuma vorticosa.

La cultura del bere: il galateo da rispettare

Bere alcol in Corea del Sud segue un preciso galateo sociale, specialmente in contesti formali o durante le cene aziendali (hoesik, 회식). Come evidenziato dal portale ufficiale Korea.net, queste regole mostrano rispetto per l’età e la gerarchia.

  • Non versarsi mai da bere da soli. È considerato maleducato. Bisogna sempre attendere che qualcuno riempia il nostro bicchiere e fare lo stesso per gli altri.
  • Versare e ricevere con due mani. Quando si versa da bere a una persona più anziana o di rango superiore, si tiene la bottiglia con la mano destra e si sostiene il polso o il gomito con la sinistra. Allo stesso modo, si riceve il bicchiere tenendolo con entrambe le mani.
  • Il più giovane versa al più anziano. La persona di rango o età inferiore ha il compito di tenere i bicchieri degli altri pieni.
  • Girare la testa per bere. Quando si beve in presenza di una persona molto più anziana o di un superiore, è un segno di rispetto girare leggermente la testa di lato, coprendo la bocca con la mano.

Cibo e alcol: l’importanza dell’anju

È quasi impensabile bere alcol in Corea senza accompagnarlo con del cibo, noto come anju (안주). L’anju non è un semplice contorno, ma una parte integrante dell’esperienza: serve a esaltare il sapore della bevanda, a rallentare l’assorbimento dell’alcol e a prolungare la convivialità. Ogni alcolico ha il suo anju ideale: la pancetta alla griglia (samgyeopsal) per il soju, i pancake salati (pajeon) per il makgeolli e il pollo fritto per la birra (una combinazione così amata da avere un nome proprio, Chimaek).

Sperimentare questa cultura è una delle esperienze più autentiche da vivere durante un viaggio in Corea del Sud.

건배! (Geonbae!)

immagine: unsplash.com

Articolo aggiornato il: 27/09/2025

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