Studiare può essere un’impresa difficile. Nessuno lo nega. Soprattutto quando ci si trova a dover affrontare pagine e pagine di materiale, con l’attenzione che cala e la mente che vaga. In questi momenti, ci si sente facilmente sopraffatti e spesso si finisce per procrastinare, soprattutto in questo periodo estivo, dove una persona vorrebbe fare tutt’altro. Una soluzione semplice ma efficace è la Tecnica del Pomodoro, un metodo di gestione del tempo che ha aiutato innumerevoli studenti.
La tecnica è stata sviluppata, infatti, proprio da uno studente universitario che cercava un modo per aumentare la propria produttività. Il nome deriva da un timer da cucina a forma di pomodoro che usava per scandire le sue sessioni di studio. La logica dietro il metodo è molto semplice: suddividere il tempo in blocchi di lavoro intervallati da brevi pause. In questo modo, la mente resta più fresca e concentrata, e si riesce a lavorare meglio e più a lungo.
Come usare il metodo
Il metodo classico prevede di impostare un timer per 25 minuti: questo blocco di tempo si chiama pomodoro. Durante il pomodoro si lavora o si studia in modo concentrato, senza distrazioni. Quando il timer suona, si fa una pausa di 5 minuti. Dopo quattro pomodori, si fa una pausa più lunga, di circa 15-30 minuti. Questo ciclo può essere ripetuto per tutta la durata dello studio. Tuttavia, alcuni studi hanno mostrato che la massima soglia di attenzione umana è di 52 minuti, quindi alcune persone fanno sessioni lunghe 52 minuti con 20 minuti di pausa, per avere poi un break lungo di 1 ora dopo 4 pomodori.
I benefici della tecnica del pomodoro
Ma perché questa tecnica funziona così bene, soprattutto per chi studia? Prima di tutto, aiuta a combattere la procrastinazione. Sapere che si deve lavorare solo per 25 minuti (o 52) rende l’inizio meno difficile: è un tempo breve, gestibile, e ci si sente più motivati a cominciare. Spesso, il vero ostacolo è proprio iniziare.
In secondo luogo, la Tecnica del Pomodoro migliora la concentrazione. Lavorare senza interruzioni per un tempo limitato aiuta a evitare le distrazioni e a entrare più facilmente in uno stato di “focus”. Sapere che si avrà una pausa a breve riduce l’ansia e aiuta a non sentirsi sopraffatti.
Un altro beneficio importante è che favorisce una gestione più consapevole del tempo. Suddividendo lo studio in pomodori, è più facile capire quanto tempo si impiega per ogni argomento o attività. Questo aiuta anche nella pianificazione: prendete una classica agenda e dividete il vostro studio in blocchi, e vedrete esattamente se riuscite a fare ciò che avete pianificato, per poi modificare cosa funziona e non.
App da usare
Esistono varie app per settare il timer, perché, giustamente, non tutti hanno un pomodoro timer a casa. C’è Pomodoro, un app semplice e minimalista, come c’è Forest, un’app che rende lo studio una sorta di gioco, dandoti soldi per comprare alber ogni tot. studiato. Per chi preferisce usare il pc c’è un sito molto simpatico: pomofocus.io. Ovviamente, si può anche settare un classico timer su un qualsiasi telefono o computer.
La tecnica del pomodoro è ottima per tutti: la concentrazione nello studio è molto importante, la qualità dello studio è nettamente superiore alla quantità, e vi aiuterà a dare esami.
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