To be or not to be Roger Bernat: la riscrittura teatrale

To be or not to be Roger Bernat

To be or not to be Roger Bernat è una delle riscritture teatrali diretta e creata da Fanny & Alexander, un gruppo formato da Luigi De Angelis e Chiara Lagani nel 1992. Il duo teatrale ha coniato all’interno della scena teatrale italiana, a partire dal 2007, una nuova forma di fare teatro detta eterodirezione, una pratica teatrale che comprende il connubio di diverse attività contemporaneamente, incentrate nell’attore protagonista della determinata rappresentazione teatrale. L’attore si troverà live, dal vivo, ad interagire con il pubblico attraverso l’utilizzo di due auricolari: il primo auricolare trasmetterà la partitura testuale, l’altro invece sta ai comandi o agli ordini dei direttori della scena, che diranno all’attore secondo quale maniera comportarsi, che atteggiamento assumere, che oggetti toccare, che espressioni facciali assumere. Questa innovativa pratica teatrale permette di scardinare i parametri tradizionali del teatro, creando un processo teatrale costruttivo che rompe l’unitarietà della recitazione dell’attore formando così un costrutto finale disarticolato. Lo spettacolo si mostra in questo modo completamente diverso da ciò che gli spettatori potrebbero, invece, aspettarsi, partecipando e assistendo alla rappresentazione stessa. Verrà visto come un processo in corso nel momento stesso in cui il pubblico sta assistendo alla messa in scena teatrale.

Chi è Roger Bernat?

Roger Bernat è un drammaturgo spagnolo nato a Barcellona nel 1968. Quest’ultimo è molto conosciuto nel campo di studio del teatro per le sue rappresentazioni teatrali innovative e per l’uso di metodologie all’avanguardia. Il duo Fanny & Alexander conosce di persona Roger Bernat: i due rimangono a tal punto folgorati dalla sua personalità da decidere così di creare una rappresentazione teatrale in suo onore.

To be or not to be Roger Bernat: perché questo titolo

To be or not to be Roger Bernat è una riscrittura teatrale di Fanny & Alexander del 2016 che si ispira all’opera di Shakespeare, Hamlet, scritta tra il 1599 ed il 1601. D’altro canto, questa riscrittura rappresenta da una parte una miscela di teatro tradizionale dato dalla partitura testuale e dall’utilizzo dell’eterodirezione e dall’altra l’intenzione di voler donare un tocco d’innovazione al teatro contemporaneo.

Dalla visione di alcune scene dello spettacolo disponibili online, è possibile analizzare determinati aspetti di questo particolare modo di fare teatro. La scena, ad esempio, è caratterizzata dalla presenza di un unico attore, Marco Cavalcoli, il quale interpreta più o meno tutti i personaggi presenti nell’opera originale, ma allo stesso tempo, essendo molto somigliante a Roger, innesca nell’opera anche lui stesso. La scenografia si presenta con un tavolo ricco di oggetti che ricordano l’opera originale, come il teschio che sta a simboleggiare il famoso oggetto utilizzato da Amleto nel suo monologo più celebre, Essere o non Essere (To be or not to be), che qui viene reinterpretato alla maniera di Roger Bernat.

Una scena interessante è quella in cui l’attore, sempre attraverso l’eterodirezione, recita una scena dei Simpson nella quale è presente una versione sintetica dell’Amleto. Mentre lui narra la vicenda, alle sue spalle viene proiettato sul fondo del palcoscenico lo spezzone dei Simpson e l’attore si ritrova ancora una volta a dover interpretare tutti i personaggi presenti nella serie animata come continuerà poi anche grazie ai riferimenti shakesperiani.

La funzione del pubblico nello spettacolo

Infine, To be or not to be Roger Bernat rappresenta anche un esempio di abbattimento della barriera che divide il pubblico dall’attore. Una tecnica molto usata nell’eterodirezione è quella di usare il pubblico che si trova ai lati dell’attore: ad un certo punto vengono scelte alcune persone dal pubblico che eterodirigeranno, attraverso una console, l’attore stesso. Questo è un grande segno di imprevedibilità, poiché l’attore non saprà ciò che dovrà recitare, fino a quando il pubblico non muoverà i tasti presenti sulla console che gli invierà degli impulsi sonori. 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

Altri articoli da non perdere
Il giornalismo culturale: un esempio e una sfida
Il giornalismo culturale: un esempio e una sfida

Dalla Terza pagina alle piattaforme social, ripercorriamo l’evoluzione del giornalismo culturale e il contributo che può fornire alla messa a Scopri di più

Il Manicomio di Mombello: «I pazzi cercateli fuori»

Il Manicomio di Mombello a Limbate, in Via Monte Bianco, fino a metà degli anni Settanta era un luogo dal Scopri di più

Pellegrinaggi in Italia: i 4 sentieri più famosi
4 sentieri più famosi

Il pellegrinaggio è un’esperienza di viaggio che si compie non solo per scoprire luoghi e culture differenti dalla nostra, ma Scopri di più

Luoghi da visitare a Miami: 5 da non perdere assolutamente
Luoghi da visitare a Miami

Se sei in Florida di certo non puoi non visitare la città di Miami, perderti tra i suoi affascinanti quartieri, Scopri di più

Ebraismo: tutto ciò che c’è da sapere sulla religione ebraica
Ebraismo

Ebraismo, scopriamolo insieme! In cosa credono gli ebrei? Questa è la domanda principale che ognuno si pone quando entra in Scopri di più

L’Elzeviro, la rivista letteraria di prosa, poesia e critica degli studenti Unina
L'Elzeviro

Il 15 Marzo è uscito il primo numero del 2019 de «L'Elzeviro», rivista letteraria nata in ambito universitario tra colleghi Scopri di più

A proposito di Floriana Bevilacqua

Vedi tutti gli articoli di Floriana Bevilacqua

Commenta