L’università in Svizzera è sicuramente molto diversa rispetto a quella italiana: esami, sport e metodo di studio sono solo alcuni degli ambiti in cui le due differiscono. Per uno studente che valuta un percorso all’estero, è fondamentale capire come funziona il sistema svizzero. Vediamo insieme i principali pro e contro.
Indice dei contenuti
Università in Svizzera: pro e contro in sintesi
Pro (vantaggi) | Contro (svantaggi) |
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Organizzazione impeccabile: Orari, materiali e modalità d’esame sono fissi e rispettati. | Appelli limitati: Una sola sessione di recupero, altrimenti si ripete l’anno. |
Servizi eccellenti: Sport a basso costo, mense, biblioteche aperte fino a tardi e sconti per studenti. | Regole ferree: Per alcune facoltà, dopo due bocciature si viene esclusi dal sistema universitario svizzero. |
Valutazione continua (contrôle continu): Il carico di studio è diluito durante l’anno con lavori e assegni. | Costo della vita elevato: Nonostante le tasse contenute, vivere in Svizzera è molto costoso. |
I vantaggi: organizzazione, servizi e valutazione continua
Organizzazione e precisione
Gli svizzeri sono famosi per la loro puntualità e il loro rigore: l’università è decisamente molto più organizzata. Orari, materiale didattico e modalità d’esame sono stabiliti a inizio anno e seguiti scrupolosamente. Questo alleggerisce il carico mentale degli studenti, che non devono preoccuparsi di cambiamenti in corso d’opera.
Servizi per gli studenti a 360 gradi
L’università in Svizzera non finisce con le lezioni. Quella di Ginevra, ad esempio, offre numerosi servizi, tra cui card per stampare, corsi di sport di ogni tipo a prezzi stracciati (es. yoga a 65 franchi per un semestre), mense con pasti completi a 5 franchi, biblioteche aperte fino a tardi e nel weekend, e vantaggiose convenzioni per ristoranti e negozi.
Il “contrôle continu”
Molti corsi non hanno un esame finale unico. I professori prediligono il contrôle continu (“controllo continuo”), valutando gli studenti tramite assegni e lavori di gruppo durante l’anno. Questo metodo, diverso da quello italiano, permette di diluire il carico di studio e alleggerire la pressione della singola prova finale, richiedendo però un impegno costante.
Gli svantaggi: regole rigide e costi
Appelli limitati e regole severe
L’enorme differenza con l’Italia consiste nel numero di appelli. Ci sono sessioni fisse e una sola data per ogni esame. Se non si passa, c’è un solo esame di recupero (rattrappage) ad agosto. Se non si supera neanche quello, bisogna ripetere l’anno. Per facoltà come medicina e giurisprudenza, è possibile ripetere l’anno solo due volte, dopodiché si viene esclusi dal sistema universitario svizzero. Queste regole garantiscono l’eccellenza dei laureati, ma non lasciano spazio a errori o ritardi.
Costi e tasse universitarie
Ma quanto costa studiare in Svizzera? Le tasse universitarie sono sorprendentemente accessibili, spesso inferiori a quelle di molte università private italiane. In media, si aggirano tra i 1.000 e i 2.000 franchi svizzeri all’anno. Il vero “contro” è l’altissimo costo della vita. Affitto, cibo, trasporti e tempo libero hanno prezzi molto più elevati rispetto all’Italia, un fattore da considerare attentamente nel proprio budget. Tra le migliori università in Svizzera, istituti di fama mondiale come il Politecnico di Zurigo (ETH) e quello di Losanna (EPFL) mantengono comunque tasse contenute, pur richiedendo un alto tenore di vita.
In conclusione, l’università svizzera, pur richiedendo un totale cambio di metodo di studio e un rigore ferreo, rappresenta una sfida stimolante che può portare a risultati inaspettati e a un’eccellente preparazione per il mondo del lavoro.
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