Monumenti di Mosca: i 6 più importanti

Monumenti di Mosca: i 6 più importanti

Mosca è la decima città più popolosa al mondo. Con una storia plurisecolare alle spalle, questa città ha attraversato numerose fasi storiche, dal periodo zarista fino a quello sovietico e poi ancora arrivando al periodo moderno. Nel corso del tempo i vari monumenti di Mosca hanno assimilato le principali caratteristiche architettoniche del periodo, andando così a cristallizzarsi in quei palazzi e infrastrutture che, al giorno d’oggi, attirano milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

Ma quali sono i 6 monumenti più importanti di Mosca? Scopriamolo insieme!

1. Cremlino e Piazza Rossa

monumenti di Mosca: Cremlino e Piazza Rossa
Cremlino e Piazza Rossa – Fonte: Wikimedia Commons

Quando si parla di monumenti di Mosca, non si può non partire dal Cremlino. L’antica fortezza medievale è ormai famosa in tutto il mondo, oltre che per la sua storia, per essere la residenza del presidente russo e per questo, proiezione del potere russo verso l’esterno del paese.

Il Cremlino è una cittadella fortificata situata nel centro storico e geografico della città. Le prime testimonianze del Cremlino sono datate intorno al 1147, mentre le prime notizie delle sue fortificazioni risalgono al 1156: inizialmente in legno, le palizzate vennero poi sostituite da muri e torri in mattone. Nel 1812, durante l’assedio napoleonico, l’esercito francese minò le fortificazioni della struttura e le esplosioni produssero ingenti danni. Negli anni successivi, oltre alla ricostruzione delle parti danneggiate vi fu un ampliamento della struttura che vide ergere due nuovi edifici: il gran palazzo del Cremlino ed il palazzo dell’armeria.

L’avvento dell’Unione Sovietica influenzò notevolmente l’estetica della struttura, che oltre alla sostituzione di tutti i simboli imperiali con simboli sovietici, vide sorgere un ulteriore edificio nel 1961, il palazzo dei congressi del Cremlino. Tutt’oggi nel Cremlino è presente una necropoli dove sono sepolte alcune tra le personalità sovietiche più importanti. Dal 1955 il Cremlino è stato aperto ai visitatori e dal 1990 è entrato nella lista dei patrimoni UNESCO.

Adiacente al complesso del Cremlino vi è la Piazza Rossa, in russo Красная площадь. Piazza più importante di Mosca e tra le più estese del mondo, separa le mura del Cremlino dal quartiere di Kitaj-Gorod e contiene al suo interno tre dei più importanti monumenti di Mosca. Il nome deriva, non dal passato sovietico, ma dall’aggettivo russo красная (krasnaja), che significa rossa, ma che in passato significava bella. All’interno della stessa piazza si possono trovare molteplici luoghi d’interesse come il mausoleo di Lenin, la cattedrale di San Basilio o i magazzini G.U.M.

2. Mausoleo di Lenin

Mausoleo di Lenin
Mausoleo di Lenin – Fonte: Wikimedia Commons

Il mausoleo di Lenin è probabilmente, assieme alle piramidi egizie, il monumento funereo più conosciuto al mondo. Sito in Piazza Rossa, il mausoleo ospita il corpo imbalsamato del leader rivoluzionario bolscevico, nonché, fondatore dell’Unione Sovietica, deceduto nel 1924. Inizialmente temporanea, l’esposizione divenne in seguito permanente visto l’enorme afflusso di visitatori e fu allora che venne edificato l’odierna struttura fatta di marmo e granito. L’ingresso è gratuito, nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.

3. Cattedrale di San Basilio 

Cattedrale di San Basilio
Cattedrale di San Basilio – Fonte: Wikimedia Commons

Non può mancare tra i monumenti di Mosca più importanti la Cattedrale dell’Intercessione della Madre di Gesù sul Fossato, comunemente nota come Cattedrale di San Basilio. La cattedrale è una chiesa ortodossa eretta in piazza Rossa tra il 1555 ed il 1561 da Ivan il terribile per commemorare la cattura delle città di Kazan ed Astrachan’. Dal 1990 fa parte dei patrimoni dell’umanità Unesco. L’edificio che appare come un blocco monolitico all’esterno, è in realtà un complesso di 9 chiese, 8 più 1 centrale, unite tra di loro da varie gallerie.

La torre centrale ospita la Chiesa dell’Intercessione, quella che dà il nome alla Basilica, ed è circondata dalle altre 8 chiese le cui quattro cappelle più grandi, sormontate da quattro cupole, sono intervallate da quattro cappelle più piccole, ciascuna dedicata a una battaglia contro il khanato di Kazan. Durante tutta la sua storia la cattedrale è stata sul punto di scomparire in più di un’occasione, sopravvivendo a incendi, all’invasione napoleonica e ad un piano di demolizione da parte di Stalin, il quale riteneva che la cattedrale intralciasse le parate dell’esercito in piazza Rossa.

4. Cattedrale di Cristo Salvatore

Cattedrale di Cristo Salvatore
Cattedrale di Cristo salvatore – Fonte: Wikimedia Commons

Spostandosi poco lontano dal Cremlino ci si imbatte in un altro monumento molto famoso, la Cattedrale di Cristo Salvatore, la chiesa ortodossa più alta al mondo. L’idea originale di costruire la cattedrale fu dello Zar Alessandro I, alla fine delle campagne napoleoniche, per manifestare la gratitudine nei confronti della divina provvidenza che aveva salvato la Russia dalla distruzione durante le guerre. Il primo progetto venne approvato nel 1817 e prevedeva la costruzione di una cattedrale in stile neoclassico con abbondanza di simbologia massonica. Nel frattempo, ad Alessandro l seguì Nicola I, di orientamento ortodosso e patriottico, che dismise il progetto precedente in favore di uno nuovo, che richiamava lo stile bizantino della cattedrale di Santa Sofia ad Istanbul.

Il progetto fu approvato nel 1832 e nel 1837 venne individuato un sito adatto alla costruzione nei pressi del Cremlino. La prima pietra per la costruzione fu posata nel 1839 ed i lavori terminarono nel 1860. Dopo la Rivoluzione d’ottobre il luogo in cui sorgeva la cattedrale venne scelto dalle autorità sovietiche per la costruzione di un monumento chiamato Palazzo dei Soviet, motivo per cui, nel 1931, la cattedrale fu demolita. Il Palazzo dei soviet però, non vide mai la luce ed al suo posto venne edificata la più grande piscina all’aperto del mondo. Con il declino dell’URSS, la Chiesa Ortodossa ricevette nel 1990 l’autorizzazione alla ricostruzione della chiesa, avviata poi nel 1992 e considerata tutt’oggi come uno dei monumenti più importanti di Mosca.

5. Teatro Bol’šoj

Teatro Bol’šoj – Fonte: Wikimedia Commons

Altra icona che figura tra i monumenti di Mosca più importanti, è il teatro Bol’šoj. Letteralmente il teatro grande, è un anfiteatro storico, tra i più blasonati al mondo, situato nel centro della capitale russa. Nella struttura costruita in stile neoclassico vengono messi in scena balletti, opere e spettacoli teatrali. Il teatro sorge nello stesso luogo dove sorgeva il teatro Petrovskij, vittima di un incendio. I lavori del nuovo progetto cominciarono nel 1820 ed il nuovo Gran (Bol’šoj) Teatro Petrovskij venne inaugurato nel 1825. Fino a circa il 1840 il teatro ha presentato esclusivamente opere russe. Nel 1853 un incendio causò gravi danni alla struttura, che fu riaperta solo nel 1856.

L’edificio è stato chiuso poi per restauri dal 2005 con l’obiettivo di riportare la struttura agli antichi splendori pre-comunisti. Durante il periodo sovietico infatti erano stati eliminati i lampadari, gli stucchi e tutto quanto potesse evocare il lusso del periodo zarista. Inoltre il teatro fu trasformato anche in sede di riunioni e congressi del partito comunista, modificandone le strutture e compromettendo l’acustica. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta nell’Ottobre 2011.

6. Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale

monumenti più importanti di Mosca
VDNH – Fonte: Wikimedia Commons

Il Centro espositivo panrusso o Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale, conosciuto dai russi anche come ВДНХ (VDNH), è un’esposizione permanente a Mosca nel quartiere Ostakinskij. L’esposizione, venne creata dal governo sovietico durante gli anni Trenta per celebrare i traguardi raggiunti dall’agricoltura collettivizzata nell’unione. Alla sua costruzione parteciparono centinaia di artisti sovietici che progettarono oltre 250 edifici, tra cui i 20 palazzi delle repubbliche. Dopo la dissoluzione dell’URSS i padiglioni dell’esposizioni vennero rilevati da aziende private ed il centro venne rinominato in Centro espositivo panrusso e fu progressivamente abbandonato.

Dall’inizio degli anni duemila, complici i miglioramenti dell’economia russa e quelli dei rapporti tra le diverse repubbliche ex sovietiche, si assistette alla nascita di mostre permanenti all’interno dei padiglioni nazionali. La ripresa definitiva si ebbe nel 2014 quando vennero stanziati fondi per la restaurazione e la rimessa in funzione dell’area,. Il centro oggi è uno dei monumenti di Mosca più amati dai suoi abitanti ed è particolarmente frequentato nei fine settimana. Ad oggi la mostra consta di 59 padiglioni.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons 

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