L’Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni

L'Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni

Malaga, 26 novembre 2023.

Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli: sono questi i ragazzi che hanno fatto emozionare e sperare una nazione intera e che, alla fine, le hanno regalato un sogno durato quasi 50 anni. L’Italia, capitanata da Filippo Volandri, vince la Coppa Davis, battendo l’Australia 2-0 e il punto decisivo, quello che ha chiuso la partita, è stato di Jannik Sinner, leader e trascinatore di questa squadra.

L’impresa dell’Italtennis inizia sabato 25 novembre, contro la Serbia. Dopo un Musetti che termina la partita contro Kecmanovic con una sconfitta, è il turno di Sinner che, per la terza volta in meno di dieci giorni, si ritrova dall’altro lato del campo Novak Djokovic. Jannik sa che deve vincere per tenere vive le speranze dell’Italia di arrivare in finale. Nonostante la pressione, nonostante le polemiche e l’alieno che si ritrova ad affrontare, mantiene i nervi saldi e ribalta una partita che sembrava persa: al terzo set la Serbia è in vantaggio 5-4, 40-0. Nole ha a disposizione 3 match point per chiudere la partita e trascinare la squadra in finale. Si gode il momento, assaporando già la vittoria imminente. Ma dall’altra parte c’è Sinner, che non intende mollare, e non lo fa. Guarda negli occhi i compagni di squadra, che lo incitano, che lo spronano a non arrendersi e così, nel giro di qualche minuto, l’altoatesino annulla tutti e 3 i match point della Serbia, si prende il game, così come quello successivo e quello dopo ancora, tra gli applausi del pubblico, la gioia della panchina e l’incredulità di Djokovic. In due ore e 35 minuti di gioco, Jannik compie un vero e proprio capolavoro, riprendendosi la rivincita dopo la sconfitta nella finale degli ATP Finals. Un capolavoro, quello di Sinner, che ha emozionato tutti, anche chi il tennis non lo segue assiduamente e nessuno, all’inizio di questo torneo, avrebbe mai immaginato di sentire, dopo così tanti anni, la frase «L’Italia vince la Coppa Davis».

Il singolo contro Nole è “solo” la vittoria che mantiene in gioco l’Italia, tutto si decide nel doppio: Sonego-Sinner vs Djokovic-Kecmanovic. Ed è lì che viene fuori l’essenza di questa squadra, di questi ragazzi che vogliono realizzare un sogno, sì, ma che vogliono innanzitutto divertirsi e fare quello che amano di più: giocare a tennis. Con il sostegno di tutta la panchina, Sonego e Sinner regalano un’altra gioia immensa all’Italia, volando in finale e raggiungendo un traguardo che mancava da 25 anni (1998).

E così, si arriva alla finale di domenica, contro l’Australia, che ha il miglior epilogo possibile e al termine della quale l’Italia vince la Coppa Davis, salendo sul tetto del mondo. Il primo singolo vede Arnaldi contro Popyrin, una partita caratterizzata da diversi errori da parte di entrambi, ma che alla fine viene vinta, a fatica, dall’italiano. 1-0 per l’Italia ed è tutto nelle mani di Sinner.

Jannik si impone nel primo set (6-3) e distrugge completamente l’avversario (De Minaur) nel secondo, vincendo 6-0. Appena conquista l’ultimo punto della partita, si ferma in mezzo al campo. Allarga le braccia, la racchetta stretta tra le dita, e sorride, consapevole di aver scritto, insieme ai suoi compagni di squadra, una pagina importante della storia del tennis italiano. La panchina si alza in piedi, esulta. Tutti corrono ad abbracciare Jannik, un abbraccio magico, che sa di sacrifici, di vittoria, di impresa storica. Le lacrime di Arnaldi ci raccontano chi è davvero questa squadra: giovani ragazzi innamorati del tennis, ma soprattutto amici che si sono sostenuti a vicenda e che non hanno mai smesso di credere in un sogno che l’Italia inseguiva da 47 anni.

L’Italia vince la Coppa Davis, una vittoria bellissima ed emozionante, che è di tutti: di questi 5 ragazzi, del capitano Volandri, di chi li ha incoraggiati dalla panchina senza poter giocare, come Berrettini, e di chi li ha sostenuti dagli spalti e da casa.

«Questa vittoria è speciale -afferma Sinner prima di abbracciare di nuovo i compagni di squadra- Grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto, anche quando le cose sono andate male. Ieri eravamo ad un passo dall’essere fuori, ora siamo qui ad alzare la coppa. È una cosa grande».

Sì, Jannik, hai detto proprio bene. Quello che avete fatto è una cosa grande, anzi grandissima.

Fonte immagine di copertina: Pexels/Wikipedia

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