Olimpiadi del XX secolo: 4 momenti iconici

Olimpiadi del XX secolo

I Giochi olimpici sono la manifestazione sportiva più riconosciuta e prestigiosa a livello mondiale. Il nome dell’evento fu scelto per ricordare le Olimpiadi antiche che si svolgevano in Grecia in onore delle divinità; fu il barone francese Pierre de Coubertain ad avere l’idea di riorganizzare i giochi. Le prime Olimpiadi moderne si tennero ad Atene nel 1896. A cavallo del XX secolo, le Olimpiadi hanno subìto moltissimi cambiamenti ed evoluzioni e sono state teatro di numerosi episodi che sono rimasti nella storia dello sport.

Ecco 4 momenti iconici delle Olimpiadi del XX secolo

1. Charlotte Cooper, la prima campionessa olimpica della storia.

La prima edizione delle Olimpiadi del XX secolo, ovvero quella di Parigi del 1900, vide per la prima volta la partecipazione delle donne alle competizioni; il gentil sesso poté partecipare però soltanto in tre discipline: il golf, il tennis e la vela. La prima donna a diventare campionessa olimpica individuale fu la tennista Charlotte Cooper, che vinse il titolo nel torneo individuale di tennis per poi conquistare la vittoria anche nel torneo di tennis doppio misto, in coppia con Reginald Doherty. La carriera sportiva di Charlotte Cooper la vide vittoriosa anche in numerosi Grandi Slam, tra cui 5 tornei di Wimbledon.

Olimpiadi del XX secolo
Charlotte Cooper durante il torneo di Wimbledon (fonte: Wikipedia)

2. La Maratona delle Olimpiadi di Saint Louis

I Giochi di Saint Louis del 1904 sono ricordati spesso per essere stati l’edizione più disastrosa delle Olimpiadi del XX secolo. La città ospitante della terza edizione sarebbe dovuta essere Chicago, ma il Presidente americano Theodore Roosevelt insisté per cambiarla in favore di Saint Louis per svolgere le Olimpiadi parallelamente all’Esposizione universale. Per questa ragione le Olimpiadi durarono più di 6 mesi. A causa della scelta di Roosevelt, de Coubertain si rifiutò di visitare l’evento. Ai Giochi si presentarono meno di 700 atleti, di cui solo 64 non provenivano dall’America settentrionale. La Maratona di Saint Louis è ricordata per essere la peggiore della storia; fu organizzata talmente male da mettere a repentaglio la sicurezza degli atleti. La gara è stata disputata con una temperatura media di 32 gradi ed un’umidità relativa del 90% e vi era solo un punto di rifornimento d’acqua a metà gara. Più della metà dei 32 atleti si ritirò, e molti di loro vennero ricoverati in ospedale. Il vincitore della Maratona fu Thomas Hicks, che concluse la gara in preda alle allucinazioni; al taglio del traguardo si accasciò a terra per più di un’ora.

3. Halina Konopacka, la prima donna a vincere un oro olimpico nell’atletica

L’edizione di Amsterdam 1928 è ricordata come uno dei momenti più importanti della storia del movimento sportivo femminile e della storia delle Olimpiadi del XX secolo. La prima edizione della manifestazione a 5 cerchi che vide la partecipazione delle donne fu Parigi 1900. Durante le edizioni successive vennero ampliate le gare femminili, e ad Amsterdam 1928 fu introdotta anche l’atletica, con nuovi 5 titoli da assegnare. La prima gara di atletica femminile a concludersi fu il lancio del disco, a causa del ritardo con cui si disputarono i 100 metri piani. La polacca Halina Konopacka vinse il lancio del disco con record mondiale, diventando la prima donna della storia a vincere un oro nelle Olimpiadi di atletica.

4. Nino Bibbia, il primo oro italiano nelle Olimpiadi invernali

L’Italia, nonostante i Giochi olimpici invernali furono istituiti nel 1924, non riuscì a vincere una medaglia delle edizioni invernali prima del 1948. I Giochi Olimpici invernali di Saint Moritz del 1948 segnano uno degli eventi più importanti delle Olimpiadi del XX secolo per l’Italia. Nino Bibbia infatti, riesce a conquistare la prima medaglia d’oro invernale, nella disciplina dello Skeleton. Bibbia riesce a fare il miglior tempo in 3 delle 6 prove di Skeleton , dimostrandosi il più veloce. Dopo questa edizione, la specialità dello Skeleton verrà reintrodotta  nel 2002 a Salt Lake. Ad oggi, l’oro di Bibbia è ancora l’unica medaglia olimpica italiana nella specialità.

Olimpiadi del XX secolo
Nino Bibbia durante gli anni ’40 (fonte: Wikipedia)

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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