Con licenza dei superiori – Dentro la maschera nera | Teatro

Con licenza dei superiori

Dal 22 aprile a domenica 24 aprile va in scena al teatro TRAM Con licenza dei superiori – Dentro la maschera nera di Pulcinella per sondare l’anima di un popolo storicamente dominato, che dietro la dissimulazione e l’artificio comico, ha imparato a svelare il proprio volto.

Con licenza dei superiori, Napoli sul palco di Port’Alba, grazie a uno spettacolo dal gusto malinconico-ironico, ridà vita alla centenaria maschera e in maniera originale la tradisce.
L’autore e regista Antonio Gargiulo è accompagnato sulla scena da Sara Saccone, Vito Pace, Antonia Baiano, Emiliana Bassolino e Stefano Quisisana. Ci troviamo di fronte ad attori eclettici, che alternano celermente maschere e ruoli, e con abilità ci trasportano in epoche lontane.

Sotto gli occhi inquisitori dei padroni, Pulcinella restituisce dignità alla sua maschera-volto

La compagnia teatrale di Antonio Gargiulo – nota per l’ideazione e organizzazione del Festival Internazionale “ComeDì, i Giorni della Commedia dell’Arte” nel 2017 a Napoli – debutta al TRAM sotto lo sguardo curioso del pubblico e tenta un azzardo. Non appena si accendono le luci, gli occhi degli spettatori scrutano attenti la maschera, i suoi dettagli. Ci si sente un po’ minacciati dal suo naso prorompente e aguzzo, intimoriti dalle sue corna recise. Dalle prime battute, chi ascolta ancora non sa cosa aspettarsi da un Pulcinella 2.0, cittadino della Napoli contemporanea.

L’impatto è forte anche per l’udito. Il dialetto napoletano, comunemente amato e conosciuto, conserva la sua sfumatura arcaica e subito la mente sembra perdersi in un turbinio nostalgico. Vengono restituiti con affetto e passione i capisaldi della tradizione partenopea: si sentono le fronne, gli attori indossano maschere artigianalmente realizzate in cuoio scuro, viene inaspettatamente recuperato il teatro dei burattini.

Pulcinella – protagonista apparente – incontra Colombina e Pantalone. La maschera di Pulcinella ha bisogno del suo contorno di tradizione per ricucire la sua identità, ma riesce anche a distinguersi come un unicum, che racchiude in sé i caratteri più disparati. Pulcinella è un personaggio controverso: assume il volto di tutti, ma rappresenta la solitudine di un popolo, che ha conosciuto l’abbandono.

In uno spettacolo fatto di incontri e confronti, botte e risposte immediate e rimate, si segue bene il percorso di un’anima: quella nobile e umile, truffaldina e secolarmente beffata, della città di Napoli. Subito diventa chiaro chi è Pulcinella nel 2022, pur mantenendo la sua aurea di mistero. Il mistero è anche, forse, comicamente restituito dalla canzonatoria complessità del dialetto che, a un pubblico di più giovane età, non concede di afferrare bene il significato di tutti i termini.

Pulcinella è un napoletano che ha molto da dire, da lamentare, che ha qualche ingegnoso gioco di parole da sfoggiare per imbrogliare, ma è anche uno che ride di sé e degli altri per “tirare a campare”.

Napoli si riconosce in questa maschera o maschera ancora oggi la sua vera identità?

Con licenza dei superiori – Dentro la maschera nera è la dimostrazione di una scommessa ben riuscita: la commedia dell’arte finalmente può tornare trionfante fiera sui palchi dei teatri e non solo tra le strade del centro storico, dove forse, talvolta, prende vita in maniera troppo semplicistica.

E ancora una volta, sempre “con licenza dei signoroni”, Napoli può palesare al mondo intero la sua vera natura: un’inclusione e un’apertura culturale senza eguali e, al contempo, un geloso attaccamento alle origini e al fascino dell’inesplicabile.
Napoli, come Pulcinella, è viva e vivace, ma, forse mantiene ancora qualche occulto legame con l’aldilà.

Immagine: Teatro TRAM

Altri articoli da non perdere
Un’ultima cosa di Concita De Gregorio al Mercadante
Un'ultima cosa di Concita De Gregorio al Mercadante

Un’ultima cosa: cinque invettive, sette donne e un funerale In un’unica serata, al Teatro Mercadante di Napoli va in scena Scopri di più

Dopodiché stasera mi butto | Generazione Disagio | Recensione
Dopodiché stasera mi butto, di Generazione Disagio |Recensione

Il primo spettacolo del collettivo Generazione Disagio al Piccolo Bellini A dieci anni di distanza dalla stesura del loro primo Scopri di più

The Sleeping Beauty – Work Bitch! | Recensione
The Sleeping Beauty - Work Bitch! | Recensione

È tempo di danzare alla Galleria Toledo con The Sleeping Beauty – Work Bitch! una coreografia di Nyko Piscopo con Scopri di più

ITACA Richiamo Mediterraneo con Di Girolamo e Mejri | Rassegna Natali Erranti
ITACA Richiamo Mediterraneo con Rosalba Di Girolamo e Marzouk Mejri |Rassegna Natali Erranti

Il progetto Altri Natali del Comune di Napoli Giovedì 29 si è conclusa la rassegna Natali Erranti dell’associazione culturale Baba Scopri di più

Il Teatro Instabile di Napoli riapre nel cuore della città
Il Teatro Instabile di Napoli riapre nel cuore della città

Sabato 30 aprile si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Teatro T.I.N - Teatro Instabile di Napoli – in Vico Fico Scopri di più

BIS!: torna Francesco Cicchella all’Augusteo | Recensione
Francesco Cicchella è finalmente tornato a teatro. Questa è la nostra recensione di “Bis”

Francesco Cicchella è finalmente tornato a teatro. Questa è la nostra recensione di BIS! Applausi, risate, una irresistibile voglia di Scopri di più

A proposito di Chiara Aloia

Chiara Aloia nasce a Formia nel 1999. Laureata in Lettere moderne presso l’Università Federico II di Napoli, è attualmente studentessa di Filologia moderna.

Vedi tutti gli articoli di Chiara Aloia

Commenta