Daimon 4.0 – identità in download al Marconi | Recensione

Daimon 4.0 - identità in download

Un nuovo appuntamento al Teatro Marconi all’insegna della cultura e del teatro popolare, nella cornice dell’EUR è andato in scena il nuovo spettacolo di Tiziana Sensi, Daimon 4.0 – identità in download. 

Tiziana Sensi, artista polivalente ed inclusiva

Mercoledì 30 ottobre è andato  in scena, al Teatro Marconi, la prima di Daimon 4.0 – identità in download il nuovo spettacolo di Tiziana Sensi, regista e attrice italiana originaria della provincia di Viterbo che si è distinta nella sua carriera per aver lavorato con le emittenti televisive più importanti del panorama italiano, dalla Rai a Mediaset ma soprattutto per aver intrapreso molti progetti volti all’inclusione nel mondo del teatro.

Daimon 4.0  – identità in download

Daimon 4.0 – identità in download si apre con un interessante monologo dell’artista che presentandosi come “la rete” dichiara di essere riuscita ad ottenere tutti quegli obiettivi che si era presupposta alla sua nascita, il monologo assume un tono inquietante man mano che si sviluppa provocando nello spettatore una domanda che lo accompagnerà per tutto il resto dello spettacolo: “sono io ad usare i social, o sono i social ad utilizzare me?”

Al monologo iniziale di Daimon 4.0 – identità in download segue una parte improvvisata dello spettacolo dove l’artista si  presenta e attraverso la presentazione della propria infanzia cerca di fare un paragone tra le abitudini dei ragazzi e degli adulti degli anni ’90 e quelle dei nostri tempi.

Tiziana Sensi durante tutta la durata dell’opera cerca di coinvolgere il pubblico ponendo delle domande e interagendo con la regia in maniera diretta, questo regala allo spettatore la sensazione di trovarsi in un contesto di teatro popolare dove tra una battuta in dialetto e un ricordo di gioventù, spesso condiviso da un pubblico per la maggior parte coetaneo alla protagonista, la sensazione è quella di condividere una chiacchiera o una riflessione con una cara amica d’infanzia.

Daimon 4.0 –  identità in download: una critica diretta ma ponderata

La percezione durante l’arco di tutta l’esibizione di Daimon 4.0-identità in download è quella di assistere ad una critica importante nei confronti dei social media, ma non si tratta di una critica gratuita, bensì ponderata.

L’artista ci tiene a più riprese a sottolineare quanto l’avvento della tecnologia abbia portato enormi benefici in svariati ambiti della società, dal mondo del lavoro a quello della condivisione di esperienze personali di ispirazione per gli altri, ciò su cui viene posta l’attenzione è invece l’abuso dei social network e le conseguenze che questi possono portare sullo sviluppo dei bambini e degli adolescenti.

La protagonista dello spettacolo si aiuta con dati statistici e nozioni di neuroscienza per spiegare come le conseguenze che l’uso abusivo dei social network possono provocare sul cervello umano siano paragonabili a quelli di una dipendenza da sostanze stupefacenti, attraverso la produzione di dopamina. 

Teatro Marconi simbolo di teatro popolare

Ancora una volta il Teatro Marconi si dimostra perfetto esempio di teatro popolare, Tiziana Sensi, l’ambientazione semplice e i costi contenuti contribuiscono a rendere questo spazio nel cuore di Roma Sud un hub artistico importante e alla portata di tutti.

Fonte immagine: ufficio stampa Teatro Marconi 

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