Il via alla stagione artistica del teatro Elicantropo 23/24

Il via alla stagione artistica del teatro Elicantropo 23/24

Il 27 novembre 2023, nella prestigiosa sede della Fondazione De Filippo a Palazzo Scarpetta, si è presentata la ventottesima stagione artistica del teatro Elicantropo di Napoli, dedicata ai compagni di viaggio ed amici Francesco Silvestri ed Alessandro D’Alatri, entrambi scomparsi recentemente, ed al martoriato popolo palestinese in quanto il teatro sia rimasto l’unico mezzo per contrastare le tendenze odierne data la sua intramontabile potenza di dialogare con l’uomo contemporaneo. 

Il direttore artistico Carlo Cerciello in occasione dell’ottavo anniversario della morte di Luca De Filippo ha omaggiato la sua figura sottolineando l’interesse e l’impegno che egli ha dimostrato per il teatro indipendente, in particolare proprio il teatro Elicantropo, sostenendo la prima messa in scena dello spettacolo Scannasurice. Interpretato da Imma Villa ed esordio alla scrittura di Enzo Moscato, quest’anno di nuovo in cartellone come secondo spettacolo. Letizia Forever di e con Rosario Palazzolo è lo spettacolo di apertura della stagione artistica del teatro Elicantropo, seguito da Scannasurice, con il quale condivide il tema del non genere per sottolineare l’universalità dei temi trattati e dell’incompletezza nel senso di difficoltà di raggiungere obbiettivi sperati. Tra gli spettacoli della stagione artistica del teatro Elicantropo c’è “uno sguardo verso qualcosa che non vogliamo vedere” attraverso un teatro eretico perché poetico o musicale.

Il nuovo anno sarà inaugurato da Le Troiane diretto da Carlo Cerciello e costruito sui testi di Sartre, Giraudoux, Seneca e Euripide che assieme allo spettacolo Cassandra anch’esso diretto da Cerciello, affronta il tema della guerra e della propaganda nella loro mera inutilità. Le Troiane è un racconto delle ex-potenti e la riabilitazione della figura di Elena, costantemente fraintesa. 

Sul tema di una guerra più vicina a noi ma pur sempre inopportuna, due spettacoli sul fascismo: Dux Pink ed Edda. Il primo, in occasione dei 100 anni dalla marcia su Roma, preludio del Fascismo, è un insieme di quattro monologhi di alcune donne artefici della costruzione, sconfitta e memoria del mito di Benito Mussolini: la sua biografa, la sua consorte, la sua primogenita e la sua amante. A proposito di Edda Mussolini, lo spettacolo Edda indaga la figura magnetica e fragile di una “figlia ribelle“, di e con Chiara Migliorini.

Il teatro Elicantropo è inoltre orgoglioso di fornire lo spazio per gli spettacoli di alcuni ex allievi: il già menzionato Dux Pink di e con Ivonne Capece, A’ Merica con la regia e drammaturgia di Ramona Tripodi e Julio e Bea di e con Margherita Romeo. Il primo spettacolo citato, A’ Merica è una prospettiva al femminile delle mogli dei protagonisti del caso Sacco e Vanzetti, gli anarchici e attivisti italiani emigrati in America simbolo di mali come l’errore giudiziario, il razzismo e l’intolleranza.  Il secondo, Julio e Bea, è sulla questione della violenza di genere attraverso la rappresentazione di una relazione tossica una dinamica patologica, un rapporto di competitività, un aspetto profondo del machismo

Sempre a proposito delle relazioni di coppia, la stagione artistica del teatro Elicantropo propone anche Dammi un attimo e Cervus. Quest’ultimo, di Aaron Mark, è una piece spietata ed inquietante ma divertente allo stesso tempo su una coppia. I due, finalmente liberi di viversi la propria intimità da sempre spezzata dai doveri familiari, sono, ancora una volta, interrotti da un insolito evento che farà da portale per una introspezione sull’uomo moderno. Teatro Rossosimona AIELLO/GRECO presenta invece Dammi un attimo, uno spettacolo sull’attualissimo tema del diventare genitori, della maternità, dell’incapacità o forse la non volontà delle nuove generazioni di mettere radici, avere una stabilità o essere incastrati in una normalità imposta dalla società, ma piuttosto di riuscire semplicemente a vivere il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo attuando un genuino tentativo.

A proposito di questo desiderio, Conta che passa la pazza di e con Irma Ciaramella racconta la storia di una donna che, smarrita, è «alla ricerca di una strada nella quale non sentirsi fuori posto». Il teatro è il miglior non-posto per inscenare questa condizione umana che ci accomuna tutti così come per La Vacca di Elvira Buonocore, giovane drammaturga, il cui spettacolo tratta di tre ragazzi con altrettanti desideri. Per ultimo, non per cronologia e tantomeno per importanza, Rosaria, sulle realtà vissute da un senzatetto, con la drammaturgia di un giovane esrodiente e la regia di Davide Iodice, primo volume di un progetto che su propone di afforntare i temi della disabilità, dell’esclusione e di disagi di tipo sociale. 

La presentazione della stagione artistica del teatro Elicantropo si è conclusa con una parentesi sugli Studi Eduardiani, il corso al quale Anonima Romanzi si dedicherà per il secondo anno consecutivo con la collaborazione ed il sostegno della Fondazione De Filippo. Il corso si propone di approfondire alcuni aspetti non sempre esplorati del grande maestro Eduardo De Filippo, autore troppo spesso ed ingiustamente considerato regionale.

Infine è significativo onorare il fatto che la sala che ha ospitato la conferenza stampa è la stessa nella quale Eduardo De Filippo effettuò le prove dello spettacolo Napoli Milionaria in scena al teatro San Carlo nel periodo post-bellico.

Fonte immagine: www.teatroelicantropo.com

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