La Premiata pasticceria Bellavista al Mercadante

La Premiata pasticceria Bellavista al Mercadante

Per la sezione italiana, gli attori della compagnia NEST mettono in scena in un Mercadante gremito la Premiata pasticceria Bellavista di Salemme. 

In un Mercadante sold out ormai da settimane, va in scena una delle prime opere teatrali di Vincenzo Salemme, la Premiata pasticceria Bellavista, commedia del ’97, divenuta poi film nel 2000. Per la prima volta, dichiara lo stesso Salemme invitato sul palco a fine spettacolo, la sua commedia va in scena senza che ci sia alcun coinvolgimento dell’autore. L’opera infatti, viene affidata alle esperte mani della compagnia NEST e del regista Giuseppe Miale di Mauro

La trama della Premiata pasticceria Bellavista è ovviamente lasciata intatta, seppur con qualche integrazione necessaria ad aggiornare la commedia ai giorni nostri. Ermanno e Giuditta sono i figli oppressi e vessati da una madre arcigna e severa, che pretende di avere il controllo delle loro vite con il vile ricatto di una cospicua eredità. Carmine ama Romina, ma non ha il coraggio di dirlo né alla sorella, né tantomeno alla madre che lo estrometterebbe dall’eredità. Giuditta, donna appassionata e brillante, ma di certo non dotata di grande bellezza, ama Aldo, uomo torbido e avido, che ricambia questo interesse solo per entrare in possesso del denaro della famiglia Bellavista. 

Ma ciò che effettivamente mette in moto la trama di Premiata pasticceria Bellavista, che vivacizza quello che altrimenti sarebbe un mero gioco di coppie, è il motivo degli occhi, ricorrente nella produzione teatrale e cinematografica di Salemme. Ermanno ha infatti subito un trapianto di cornee dal Dottor Rubelli: ben presto il legittimo proprietario di queste cornee, Carmine, un senzatetto accompagnato dai fidi amici Memoria e Gelsomina, verrà a reclamare ciò che è suo. 

Si sviluppa dunque il motivo della vista, della capacità di vedere non solo ciò che è visibile, ma di cogliere anche ciò che non è materiale, ma anche il motivo degli occhi come sede dell’anima, motivo presente anche nel film Amore a prima vista. Sul finale ad effetto della commedia, infatti, i due motivi si fondono: Carmine, a seguito della morte della signora Bellavista, ha avuto per trapianto le sue cornee: entra dunque in scena e parla con la voce e con quel piglio arcigno e malefico della signora Bellavista e, rivolgendosi a coloro che avevano voluto la sua morte, li apostrofa così: «Ciechi, siete poveri ciechi!»

Nella versione di Premiata pasticceria Bellavista del NEST, a prendere il posto di Salemme, Buccirosso, Casagrande e Paone nei panni dei protagonisti della commedia sono Adriano Pantaleo nel ruolo di Carmine, Francesco di Leva nel ruolo di Aldo, Giuseppe Gaudino nel ruolo di Ermanno Bellavista, e un incredibile Stefano Miglio interpreta Memoria. La compagnia, a cui l’autore ha consegnato senza timore la sua opera, porta a casa un risultato notevole: un pubblico divertito, pienamente appagato al punto da ignorare persino il caldo soffocante di un teatro chiuso in un luglio napoletano.  

Fonte Immagine: Ufficio stampa

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