Metadietro di Rezza e Mastrella al CTF | Recensione

Metadietro

Sabato, 21 giugno, in una data unica, è andato in scena, presso il Teatro Trianon-Viviani di Napoli, Metadietro, di Antonio Rezza e Falvia Mastrella, prodotto con il Teatro Vascello di Roma e presentato, in anteprima, al Campania Teatro Festival.

Metadietro, un  viaggio visionario

Un’imbarcazione a vele spiegate, un equipaggio sgangherato e un ammiraglio, di blu vestito, che cerca di fronteggiare i pericoli del mare. Sembrerebbe l’inizio di un viaggio, lo è. Ed ecco che l’imbarcazione, frutto dell’immaginazione di Flavia Mastrella, diventa, all’occorrenza, un’astronave, si sposta dal mare alla terra, dalla terra alla luna. Costante, in Metadietro, è lo spostamento dal piano onirico a quello reale, costante è la denuncia che storce in naso al nostro tempo, portando in scena tematiche urgenti.

Il meraviglioso genio di Rezza e Mastrella

Metadietro è una moderna epopea senza eroi, dove non ci sono vette da raggiungere nè mete in cui arrivare, ma in cui andare sembra l’unica scelta possibile, con l’incombente rischio di naufragare e nessuna possibilità di salvezza. Il teatro di Rezza e Mastrella, che nella scorsa primavera hanno portato in scena al Teatro Bellini Fotofinish, ancora una volta, scandaglia la realtà con occhio sarcastico e cinico, costringendo il pubblico a guardare in faccia il vero, armato di una smisurata risata dolce amara e così ci ritroviamo, ad esempio, assurdamente a ridere di una sdraio aperta sulla riva, a trenta centimetri dai corpi in mare dei migranti senza vita. 

Come si legge nelle note di regia: «Tornare alla dimensione naturale e selvaggia è impossibile. Viviamo una nuova preistoria; la mansione umana è mortificata, confusa e inadeguata […] la realtà non è mai uniforme, scombina sempre i programmi prestabiliti e nutre in modo imprevedibile la funzione della fantasia. La crudeltà tecnologica permea l’essere vivente. È la scomparsa dell’eroe».

L’instancabile Antonio Rezza

Non risparmia un centimetro del palco, un centimetro del suo corpo lo straordinario e geniale performer Antonio Rezza, il nostro ammiraglio di blu vestito. Lo vediamo sulla scena correre senza sosta, gridare, saltare, ridere, ora in solitaria, ora in compagnia del laconico capitano Daniele Cavaioli, che aggiunge una nota estremamente poetica alla narrazione. Una narrazione scomoda che turba, disorienta, che mette l’arte al servizio della giusta causa, senza timore alcuno di svelare la polvere sotto al tappeto. Il teatro, come dovrebbe sempre essere, il teatro di cui abbiamo bisogno.

Tra gli scrosci di applausi, Antonio Rezza informa il pubblico che Metadietro tornerà in scena a Napoli, presso il Teatro Bellini, dal 25 febbraio al primo marzo 2026. Assolutamente consigliato!

METADIETRO

DI FLAVIA MASTRELLA E ANTONIO REZZA
CON ANTONIO REZZA
E CON DANIELE CAVAIOLI
HABITAT FLAVIA MASTRELLA
(MAI) SCRITTO DA ANTONIO REZZA

ASSISTENTE ALLA CREAZIONE MASSIMO CAMILLI
LUCI E TECNICA ALICE MOLLICA

VOCI FUORI CAMPO NOEMI PIRASTRU E MAURO RANUCCI
MONTAGGIO TRACCIA SONORA BARBARA FAONIO
MIX TRACCIA SONORA STEFANO FALCONE
MACCHINISTA EUGHENIJ RAZZECA
ORGANIZZAZIONE GENERALE TAMARA VIOLA, STEFANIA SALTARELLI
METALLI CISALL

FOTO ANNALISA GONNELLA, GIULIO MAZZI E FLAVIA MASTRELLA
PRODUZIONE LA FABBRICA DELL’ATTORE CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE – TEATRO VASCELLO REZZA MASTRELLA
UFFICIO STAMPA ARTINCONNESSION

Fonte immagine in evidenza: Ufficio Stampa

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A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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