Venerdì 24 ottobre, il debutto di Benvenuti in casa Esposito, all’insegna del sold out, ha inaugurato la stagione del Teatro Augusteo.
Lo spettacolo, tratto dal romanzo bestseller di Pino Imperatore, celebra il ritorno alla regia di Alessandro Siani, che firma anche l’adattamento teatrale insieme allo stesso Imperatore e a Paolo Caiazzo. La commedia in due atti ha come protagonista l’attore Giovanni Esposito insieme a un cast di volti noti del teatro e del cinema napoletano: Nunzia Schiano, Susy Del Giudice, Salvatore Misticone, Gennaro Silvestro, Carmen Pommella, Giampiero Schiano e la giovane Aurora Benitozzi. Ad impreziosire la pièce le raffinate musiche di Andrea Sannino e Mauro Spenillo, le suggestive scene di Roberto Crea e i colorati costumi di Lisa Casillo.
La trama: un boss mancato nel rione Sanità
Tonino Esposito, figlio del defunto boss Gennaro, vive all’ombra di un’eredità criminale che non sa portare. Sfigato, impacciato, ma deciso a essere qualcuno nel rione Sanità, cerca disperatamente di guadagnarsi un posto nel mondo della malavita. Il suo mito è il padre, figura temuta e rispettata, ma il confronto è impietoso. In mezzo a incarichi falliti, gaffe e continui scontri con il capoclan Pietro De Luca, detto ’o Tarramoto (interpretato da Gennaro Silvestro), Tonino si ritrova sempre più inadeguato.
Quando tutto sembra perduto e la depressione lo assale, il nostro protagonista trova rifugio nell’antico Cimitero delle Fontanelle, dove inizia un improbabile dialogo con un teschio, presunto appartenente a un Capitano spagnolo. La ‘capuzzella’ prende vita, trasformandosi in un fantasma che lo seguirà fin dentro casa, cercando di riportarlo sulla retta via. Una convivenza surreale e comica, che innesca una catena di episodi esilaranti e momenti di riflessione sul dramma di chi, nato nell’illegalità, ha la possibilità di scegliere un destino diverso.
Benvenuti in casa Esposito: una commedia tra sorrisi e scelte di vita
Giovanni Esposito torna a vestire i panni di Tonino, personaggio già interpretato nel film omonimo, e conferma il suo talento da mattatore. Al suo fianco una galleria di personaggi ben costruiti: la moglie Patrizia (Susy Del Giudice), donna di polso che guida il marito con fermezza; i suoceri Gaetano (Salvatore Misticone) e Assunta (Nunzia Schiano), sempre in lite ma affettuosi; la vedova del boss Gennaro, Manuela (Carmen Pommella), figura positiva che sostiene la giovane Tina (Aurora Benitozzi), figlia di Tonino, desiderosa di rompere i legami con la cultura mafiosa della famiglia.
Affiancato da un eccezionale cast, affiatato e perfettamente in sintonia, Giovanni Esposito spicca con la sua irresistibile vis comica, la mimica e l’eloquio trascinante, conducendo gli spettatori in un irresistibile viaggio tragicomico tra sogni di riscatto e goffi tentativi di affermazione.
La forza di Benvenuti in casa Esposito sta nella sua capacità di unire leggerezza e contenuti. Dialoghi serrati, battute a raffica e riferimenti costanti alla Napoli di ieri e di oggi fanno da sfondo a una storia che, pur nel suo tono surreale, offre una critica pungente alla mentalità criminale. Il romanzo da cui è tratta la pièce è già stato adottato da scuole, istituzioni e associazioni antimafia come strumento educativo per leggere con occhi nuovi il fenomeno dell’illegalità.
Fonte immagine: Ufficio Stampa

