Resurrexit Cassandra, il genio di Jan Fabre al Teatro Bellini

Resurrexit Cassandra

Dopo la rassegna estiva del Napoli Teatro Festival 2020, si torna nei teatri. E lo si fa per davvero. Il sipario, la platea, i palchetti, il velluto rosso delle poltroncine. Certo, si torna con modalità diverse, ma la curiosità e la luce negli occhi, quegli occhi che le mascherine lasciano intravedere appena, quelle non cambiano. Ad aprire la Sezione Internazionale, il 12 e 13 settembre, presso il Teatro Bellini di Napoli, Resurrexit Cassandra.

E allora, che lo spettacolo abbia inizio. 

Al centro della scena una statuaria donna bionda, avvolta nel verde di un abito. Alle sue spalle specchi-monitor. Terra e tartarughe ai suoi piedi. Si tratta di Cassandra, principessa troiana, figlia di Priamo ed Ecuba, uccisa per mano di Clitemnestra. Cassandra, principessa troiana, rimessa al mondo dalla prolifica mente di Jan Fabre

Resurrexit Cassandra dà voce a una delle creature più sventurate della mitologia greca, condannata da Apollo all’incomunicabilità, nelle cui vene scorrono il sangue e il dolore del passato, del presente e del futuro, sui cui fianchi ondeggiano rabbia, verità e denuncia. Una voce che piange nel deserto. 

Ancora una volta il genio dell’artista belga fa centro, supportato dalla felice unione con un potentissimo testo firmato da Ruggero Cappuccio, che riesce a inserire perfettamente l’eroina greca nelle maglie del presente. Ancora una volta le parole dell’indovina, rivolte a un’umanità che la considera un’invasata, sono apocalittiche: non un cavallo di legno, non una città in fiamme stavolta, ma un mondo da salvare. Una Madre Terra che sa essere tanto generosa quanto spietata, che ama i suoi figli ma che può tranquillamente continuare a vivere senza.

In una danza orgiastica, provocatoria e sensuale, in quello che Fabre ha definito un concerto di immagini scandito da cambi d’abito, nero, blu, rosso, bianco, Cassandra, una meravigliosa Sara Höttler, si dimena. Lei, morta, ma che continua a vivere con le membra sparse, chiede di essere ascoltata. Lei, in lotta con la piccolezza degli uomini e la grandezza della loro presunzione, ebbra delle sue visioni fatte di arcipelaghi di plastica, scioglimenti di ghiacciai e innalzamento delle acque, scuote con le sue parole, austere, teutoniche, mentre gli occhi di chi la ascolta restano impigliati nei movimenti dei suoi fianchi. Lei, protagonista assoluta dello spettacolo.

Come recitano le note di regia, la profetessa inascoltata ha il compito di tutelare il mondo. Rappresenta la Madre primordiale, Madre Natura, la sciamana, la santa che ci mette in guardia sulle sorti del nostro Pianeta. Resurrexit Cassandra è un atto d’accusa contro l’inconcepibile piacere dell’autoinganno in cui si crogiola l’umanità: sappiamo bene tutto ciò che può accadere a noi stessi e alla terra, ma la brama di ingannarci è maggiore. Questa è la nostra vergogna e la nostra tragedia. 

Una Cassandra contemporanea che sussurra, grida, si lamenta. Ototototo popoi da, Ototototo popoi da, un lamento struggente, penetrante, pregno di dolore e frustrazione. Impossibile non far cadere l’attenzione sulla cura con cui lecca, bacia, tocca le tartarughe ai suoi piedi, forse simbolo del buon senso o forse anche un inno alla lentezza in risposta a un’umanità che, a furia di correre, ha perso di vista il senso del tutto.

Una geniale attualizzazione del mito greco che inevitabilmente chiama in causa tutti noi, ciechi davanti alle sofferenze del nostro pianeta, sordi alle parole di Cassandra. 

Applausi. 

 

Altri articoli da non perdere
Moby Dick: l’incantatrice di Rosalba Di Girolamo al Real Orto Botanico di Napoli | Recensione
Moby Dick l’incantatrice di Rosalba Di Girolamo al Real Orto Botanico di Napoli | Recensione

Giovedì 25 luglio, alle ore 21.00, per la rassegna “Brividi d’estate”, è andato in scena, nel Real Orto Botanico di Scopri di più

Così è (se vi pare) al Teatro Oberon | Recensione
Così è (se vi pare)

Così si è (se vi pare) va in scena al Teatro Oberon dal 9 all’11 maggio con repliche il 17 Scopri di più

Yerma ‘a jetteca al Teatro Oberon | Recensione
Yerma al teatro Oberon

Venerdì 23  e sabato 24 febbraio al Teatro Oberon va in scena Yerma ‘a jetteca di Fabio di Gesto. In Yerma Scopri di più

Tiziano Scarpa: Groppi d’amore nella scuraglia al TRAM
tiziano scarpa

Al TRAM un testo di Tiziano Scarpa: Groppi d’amore nella scuraglia La seconda parte della stagione 2023 del Teatro TRAM Scopri di più

Il villaggio perduto, di Daniela Sacerdoti | Recensione
Il villaggio perduto, di Daniela Sacerdoti | Recensione

Tra colpi di scena e segreti da svelare: la storia di Luce e della famiglia Nardini è il centro del Scopri di più

L’ombra di Totò, di Emilia Costantini | Recensione
L'ombra di Totò

L'ombra di Totò è lo spettacolo al Teatro San Ferdinando di Napoli, scritto da Emilia Costantini che fa luce su Scopri di più

A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

Vedi tutti gli articoli di Rossella Capuano

Commenta