Il teatro giapponese è un’arte da lungo tempo apprezzata e ricchissima di tradizione: dall’antichissimo teatro Nō al celebre teatro dei burattini Bunraku, fino ad arrivare nel corso dei secoli a rappresentazioni sempre più moderne come quelle di opere anime e manga conosciute come spettacoli 2.5D. Proprio della nascita di quest’ultimo genere il merito va alla Takarazuka Revue, una compagnia teatrale completamente al femminile che incanta il mondo da oltre un secolo.
Come nasce la Takarazuka Revue: la compagnia femminile che ha scosso il Giappone
La Takarazuka Revue è una compagnia teatrale giapponese fondata da Kobayashi Ichizō nel 1914 e stanziata nell’omonima città, nella prefettura di Hyōgo. Kobayashi, allora Presidente delle Ferrovie Hankyū il cui capolinea si trovava proprio a Takarazuka, inaugurò pochi anni prima una sorgente termale per incrementare il turismo lungo le tratte ferroviarie, che fu però costretto a chiudere dopo pochi mesi. Fu in quel momento che egli ebbe l’idea di offrire degli spettacoli teatrali, fondando la compagnia e reclutando esclusivamente artiste donne. Nel 1924 venne inaugurato il Takarazuka Grand Theatre grazie al quale si poté cominciare a esibirsi regolarmente e dopo altri dieci anni venne inaugurato un secondo teatro nella capitale. Nel 1938 invece, la compagnia si esibì per la prima volta all’Estero.
Il motto della Takarazuka Revue è: «Modesty, Fairness, Grace» («Umiltà, Onestà, Eleganza»), secondo gli insegnamenti del suo fondatore di tenere sempre una buona condotta e non dimenticare la propria dignità in quanto donne e membri della società. Diventare una Takarasienne (così vengono chiamate le attrici che si formano e debuttano con la compagnia) non è affatto semplice e oltre ad una selezione estremamente competitiva, si deve affrontare un corso di formazione di due anni prima di poter debuttare.
La Takarazuka Revue è composta da cinque troupe: quelle del Fiore e della Luna sono le più longeve, fondate nel 1921 e caratterizzate rispettivamente dai colori rosa e giallo; quella della Neve, istituita in concomitanza dell’apertura del Takarazuka Grand Theatre e identificata dal colore verde; infine quelle delle Stelle e del Cosmo, le più recenti e i cui colori distintivi sono il blu e il viola. Ogni troupe è specializzata in un ambito tra danza, recitazione, canto, rappresentazioni tradizionali e sperimentali ed è composta da circa ottanta Takarasienne. Esiste poi un sesto gruppo indipendente, chiamato Senka, che comprende le attrici con la maggiore esperienza e abilità, le quali possono essere chiamate da ognuna delle altre cinque unità per ruoli di particolare spessore. Ogni troupe ha inoltre due “top star”: una otokoyaku e una musumeyaku, attrici che interpretano rispettivamente i ruoli maschili e i ruoli femminili principali e che quindi insieme rappresentano la coppia portante dello spettacolo.
«Takarazuka è spesso chiamata il mondo dei sogni, un fenomeno che può essere creato unicamente da una troupe di sole donne».
Gli spettacoli della Takarazuka Revue sono il connubio di scenografie curate in ogni minimo particolare, sfarzosi abiti di scena e coreografie elaborate e travolgenti che non risultano mai prive di classe. Una sola rappresentazione dura in genere un paio d’ore ed è divisa in due parti: nella prima vi è la messa in scena di un’opera teatrale e nella seconda numeri di varietà. Inoltre, il repertorio offerto è estremamente ampio: si va da trasposizioni di classici della letteratura occidentale, di grandi musical americani, opere basate sulla storia giapponese e, come accennato all’inizio, perfino di opere d’animazione e manga (come quella de La Rosa di Versailles, che nel 1974 portò alla compagnia un successo senza eguali).
Locandine degli spettacoli della Takarazuka Revue attualmente in programma
Essendo la Takarazuka Revue l’unica compagnia teatrale femminile del Giappone, per altro in attività da così tanto tempo, non sono mancati oltre all’eclatante successo parecchie critiche e discussioni sul come considerare questa istituzione. Sebbene infatti si trattasse di una novità assoluta nel ‘900 e abbia permesso a numerose donne di accedere a un tipo di carriera a loro proibita fino a quel momento, è vero anche che Kobayashi fondò la compagnia tenendo sempre bene a mente cosa ci si aspettasse dalle donne nella società del suo tempo. Egli voleva infatti che le attrici divenissero mogli e madri devote una volta lasciato il palco e fu solo dopo diversi anni che le protagoniste di questa strategia imprenditoriale scelsero di continuare a esibirsi anche dopo aver superato l’età da matrimonio. Oggi, la Takarazuka Revue è vista come un importante punto di partenza per le attrici, che spesso lasciano la compagnia dopo quattro o cinque anni per proseguire il proprio percorso autonomamente.
Fonte immagine di copertina: Wikimedia Commons – Scena tratta da Kimi no Na wa (What is your name?), 1954