Ratto domestico, 3 cose da sapere per una corretta gestione

Non tutti sanno che il ratto, come il cane e il gatto, è un perfetto animale da compagnia. Socievole, intelligente, giocoso, il ratto ha tutte le carte in regola per essere uno degli animali domestici più amati da grandi e piccini.

Storia del ratto domestico: da Jack Black al “fancy rat”

Il ratto da compagnia, Rattus norvegicus, chiamandolo con il suo nome scientifico, vede le sue origini nell’Inghilterra dell’Ottocento: fu infatti durante l’epoca vittoriana che i ratti da compagnia iniziarono a differenziarsi dai ratti selvatici grazie a Jack Black e Jimmy Shaw, i quali iniziarono le prime selezioni, ottenendo così dei ratti particolarmente “carini” per poterli vendere.
Successivamente, nel XX secolo, venne coniato il termine fancy rat, che potremmo tradurre in italiano come ratto da amatore, per designare i ratti selezionati per caratteristiche estetiche e comportamentali. Ed è proprio nel Novecento che l’interesse per i ratti da compagnia cominciò a diffondersi dall’Inghilterra fino agli Stati Uniti.

Caratteristiche del ratto domestico: varietà e aspetto

A causa dell’allevamento selettivo e dei fattori ambientali, il ratto domestico presenta evidenti differenze con il ratto selvatico, una fra tutte il colore: mentre il colore del manto del ratto selvatico è perlopiù grigio o marrone, quello del ratto domestico è selezionato secondo una grande varietà di colori base e marcature di colore, detta marking.

Così come i cani, anche i ratti domestici si differenziano secondo combinazioni di un certo numero di tratti che possono essere ereditati l’uno indipendentemente dall’altro, come il colore del manto, il colore degli occhi o la forma del corpo. Tra le varianti più conosciute, possiamo ricordare:

  • Hooded: il colore della testa, delle spalle e del corpo forma una sorta di “cappuccio”.
  • Himalayan: con occhi rossi e pelo prevalentemente bianco.
  • Dumbo: con orecchie più grandi e posizionate più lateralmente sulla testa e orientate verso il basso.

Il ratto domestico come animale da compagnia: sociale, intelligente e giocoso

Contrariamente a quanto si possa pensare, il ratto domestico è un animale estremamente sociale, intelligente e giocoso. Stabilisce un forte legame con il proprietario e con gli altri membri della famiglia, e apprezza le interazioni e le coccole. È inoltre un animale molto curioso e attivo, che ama esplorare e giocare.

Cura del ratto domestico: 3 cose fondamentali da sapere

Per chi volesse cimentarsi per la prima volta nel mondo dei ratti da compagnia, ci sono diverse cose da conoscere per un corretto mantenimento, come avviene d’altronde per ogni specie animale. Infatti, non bisogna pensare che il ratto sia di “facile” gestione solo per la sua piccola taglia: è un animale che ha bisogno di tante attenzioni, soprattutto essendo soggetto a diverse malattie e considerando la sua breve vita (circa 2/3 anni).

La gabbia

Altra importante nozione da sapere riguarda la gabbia dei ratti: essa non deve essere piccola, ma abbastanza grande anche se si decide di allevare solo due esemplari. Le misure standard sono 80×50 e soprattutto deve svilupparsi in altezza, essendo i ratti animali che tendono ad arrampicarsi verso l’alto. La gabbia deve essere a prova di fuga, con sbarre strette e un fondo solido. Deve contenere diversi accessori, come:

  • Ripiani e scalette
  • Amache e tane
  • Giochi (es. tubi, ruote *piene*, corde)
  • Beverini a goccia
  • Ciotole per il cibo

È fondamentale mantenere la gabbia pulita, cambiando regolarmente la lettiera (che deve essere atossica e assorbente, come ad esempio il pellet di carta o di tutolo di mais) e pulendo gli accessori.

L’alimentazione

Ultimo, ma non meno importante argomento è il cibo: i ratti sono animali onnivori, ovvero possono mangiare tutto. Tuttavia, a causa dei loro problemi di salute, sono costretti a seguire una rigida dieta. In commercio sono disponibili crocchette apposite per ratti, ma bisognerebbe affiancarle ad una dieta domestica, fatta di verdure, carboidrati e proteine animali (in piccole quantità). È importante evitare cibi grassi, zuccherati, salati o speziati, che possono essere dannosi per la loro salute.

La salute

La prima cosa da sapere sui ratti è che sono animali gregari, ovvero vivono in gruppo: prendere un solo ratto sarebbe un errore, anche se gli dedicassimo tanto tempo. Questi piccoli roditori, infatti, prediligono la compagnia dei loro simili, altrimenti si incorre nel rischio di una depressione. Il minimo di ratti da tenere insieme è di tre esemplari; la coppia, invece, è semplicemente sconsigliata, essendo quest’ultima non un vero e proprio gruppo. I ratti domestici sono purtroppo soggetti a diverse patologie, tra cui tumori, problemi respiratori e obesità. È quindi fondamentale portarli regolarmente dal veterinario (specializzato in animali esotici) per controlli e vaccinazioni, e intervenire tempestivamente in caso di sintomi di malessere.

Il ratto domestico: un piccolo amico da scoprire

Insomma, avere un ratto domestico non è facile come si possa pensare, ma è altrettanto soddisfacente avere un piccolo roditore che vi considererà parte della sua famiglia! Se sei disposto a dedicargli tempo, attenzioni e cure, il ratto domestico può rivelarsi un compagno affettuoso, intelligente e divertente, capace di regalare grandi soddisfazioni.

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