Piatti tipici del Nicaragua: una top 8

Piatti tipici del Nicaragua

Il Nicaragua è un paese che presenta un’ampia varietà di ingredienti nella sua cucina. Mentre è molto facile trovare alcuni piatti tipici del Nicaragua in tutto il paese, ce ne sono anche molti altri regionali eccellenti che vale la pena di provare. In particolare, nelle regioni costiere del paese, c’è una distinta influenza caraibica in molti piatti ed una grande enfasi sull’uso degli ingredienti locali.
Quali sono i piatti tipici del Nicaragua imperdibili? Ecco una top 8!

Piatti tipici del Nicaragua: Arroz a la plancha

Si tratta di uno dei piatti tipici del Nicaragua, preparato con una tipologia di riso proveniente dal Nicaragua. Il riso viene cotto a la plancha, riferendosi al metodo di cottura unico che avviene su una piastra metallica rotonda e piatta. Per preparare questo piatto, il riso viene prima bollito in acqua o in un brodo, dopodiché porzioni di esso vengono cotte su una plancha calda fino a quando l’esterno diventa leggermente croccante e caramellato.

Le porzioni di riso sono spesso modellate mentre vengono cotte sulla plancha usando uno stampo rotondo o quadrato. Ci sono numerose varianti su questo piatti e il riso grigliato può avere una grossa varietà di accompagnamenti. Una delle versioni prevede di bollire il riso in un fumetto di pesce e poi unirlo a la plancha ai gamberetti saltati, calamari o chipirones (piccole seppie).

Piatti tipici del Nicaragua: Sopa de cola

La Sopa de cola è una zuppa tradizionale nicaraguense a base di coda di bue. In genere, la zuppa viene preparata in una grande pentola di metallo. I pezzi di coda di bue vengono cotti a lungo e lentamente in acqua a cui viene aggiunta, durante la cottura, ad intervalli, una grande varietà di verdure, erbe, spezie e condimenti. Gli ingredienti tipici utilizzati nella preparazione di questa ricca zuppa includono cipolle, scalogno, carote, pomodori, peperoni, zucche chayote, zucche pipián, chilote (mais baby), quequisque (una radice amidacea), platani maturi, coriandolo e succo di limone.

Piatti tipici del Nicaragua: Indio viejo

Indio viejo è uno dei piatti tipici del Nicaragua a base di verdure come aglio, cipolle, peperoni dolci, pomodori e di manzo, che viene sminuzzato e fritto con verdure, tortillas e pasta di achiote.
Dalla combinazione di tutti questi componenti si ottiene uno stufato sostanzioso con un nome che può essere tradotto come “vecchio indiano”. Il piatto risale al Nicaragua precolombiano, quando veniva originariamente preparato con animali provenienti dal Centro-America, anche se oggigiorno la carne bovina è l’opzione preferita.

Piatti tipici del Nicaragua: Nacatamal

Nacatamal è un tipo di tamale tradizionale nicaraguense fatto con pasta di mais che viene farcita con pollo o maiale e poi avvolto in foglie di platano e cotto a vapore. Questo piatto di solito contiene anche peperoni, aglio, patate, riso, arancia amara, cipolle, menta e peperoncino. Il Nacatamal è uno dei piatti tipici del Nicaragua che si preparano nelle occasioni speciali ed è spesso arricchito dall’aggiunta di prugne, uvetta, capperi e olive. Viene in genere servito a colazione, abbinato a pane e una tazza di caffè. Il nome del piatto deriva dalle parole nahuatl nacatl, che significa “carne”, e tamalli, che significa “tamale”.

Piatti tipici del Nicaragua: Vaho

Il Vaho o baho è uno dei piatti tipici del Nicaragua e tra i più popolari, ed è un’ottima cura per i postumi di una sbornia. Si prepara avvolgendo una combinazione di carne di manzo, yuca e platano in foglie di banana, quindi si cuoce tutto a vapore. La parola vaho significa vapore o nebbia, riferendosi al metodo di preparazione. Cipolle e peperoni vengono talvolta aggiunti al vaho per migliorare il sapore e la consistenza. Questo piatto è tradizionalmente preparato nei fine settimana e consumato la domenica pomeriggio, ed è tipicamente accompagnato da curtido (condimento al cavolo).

Piatti tipici del Nicaragua: Gallo Pinto

Il Gallo Pinto, a volte indicato solo come Pinto, è il piatto nazionale tradizionale del Costa Rica e del Nicaragua. Sebbene esistano molte varianti del piatto, nella sua forma più semplice è una miscela di riso e fagioli cotti e fritti, combinati con erbe e verdure come coriandolo, peperoni, sedano e cipolle.
Il nome del piatto significa “gallo maculato”, riferendosi al fatto che la combinazione di fagioli e riso si traduce in un aspetto visivo maculato. Viene tipicamente servito come contorno, sia per colazione (insieme a uova o carne), pranzo o cena.

Piatti tipici del Nicaragua: Vigorón

Il Vigorón è tra piatti tipici del Nicaragua e viene spesso servito a ospiti e visitatori inaspettati, poiché viene preparato rapidamente e facilmente. Si compone di yucca bollita, cavolo tritato, cipolle, pomodori, peperoncini e cotiche di maiale fritte conosciute come chicharrones.
Alcuni nicaraguensi sostengono che non c’è vero vigoron senza l’aggiunta di mimbro, un frutto piccante dell’albero di cetriolo. Questi ingredienti vengono serviti in foglie di banano quando vengono venduti dagli ambulanti. Si ritiene che il Vigorón sia stato inventato a Granada nel 1914 da María Luisa Cisneros Lacayo, che aveva un soprannome interessante: La Loca.

Piatti tipici del Nicaragua: Berenjenas rellenas

Berenjenas rellenas o “melanzane ripiene” sono una specialità salata tradizionale. Esistono molte versioni di questo piatto per quanto riguarda la sua preparazione e gli ingredienti utilizzati per il ripieno. Le melanzane sono tipicamente tagliate lungo il centro e cotte fino a quando sono tenere e viene rimossa la loro polpa.
Una varietà di verdure, riso, o una combinazione di carne macinata (di solito maiale e manzo) sono più comunemente usate per farcire le melanzane svuotate. Le verdure tipiche contenute nel ripieno includono pomodori, zucchine, cipolle, peperoni, peperoncini e purè di patate, mentre la polpa, che in seguito viene aggiunta, viene solitamente aromatizzata con aglio, sale, pepe, origano, timo, rosmarino o prezzemolo.

Fonte immagine: Pixabay

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È un periodo in cui tutto sembra perfetto, i difetti appaiono come pregi e ogni momento trascorso insieme è carico di eccitazione e novità. L'innamoramento è un'esperienza travolgente, che ci porta a vivere con entusiasmo ogni piccolo dettaglio della relazione. Le caratteristiche dell'innamoramento: un mix di desiderio e idealizzazione Avere la consapevolezza di chi si ha di fronte e allo stesso tempo essere in grado di razionalizzare ciò che si prova fa parte di questa fase, ma amare qualcuno per davvero è tutta un’altra storia. Ciò nonostante non si tratta di una fase da sottovalutare, in quanto essere innamorati significa anche mettersi in gioco, essere pronti a scoprire le carte del proprio cuore in modo da lasciarsi andare per affrontare poi un sentimento molto più grande. Tutto ciò prevede, quindi, tanto coraggio e un pizzico di irrazionalità perché come dicono tutti "l'amore arriva quando meno te l'aspetti" ed è questo che rende la questione ancora più interessante. Ci ritroviamo impreparati dinanzi ad un mistero che da sempre l'uomo ha cercato di spiegare attraverso la musica, la poesia, il cinema ma in fondo nessuno sarà mai in grado di spiegare in modo oggettivo cosa sia l'amore, bisogna sperimentare, scoprire e affidarsi al proprio istinto. È a quel punto che entra in gioco la seconda fase, quella dell’amore vero e proprio. Amore: un sentimento profondo e duraturo che va oltre la passione L’amore prevede affetto per una persona, non si può amare qualcuno senza prima volerlo bene. Ma tutto ciò implica la stima, l’ammirazione e il rispetto per una persona che, a nostro parere, pensiamo di amare. L'amore, a differenza dell'innamoramento, si fonda su basi più solide, su un legame più profondo e radicato. E' un sentimento che cresce nel tempo, si nutre di conoscenza reciproca e di condivisione di valori e obiettivi. L'amore vero va oltre l'attrazione fisica e l'idealizzazione, abbracciando anche le imperfezioni e le fragilità dell'altro. Le fondamenta dell'amore: affetto, stima e rispetto reciproco Amare qualcuno significa guardarlo negli occhi e sorridere al solo pensiero di stargli vicino, amare significa avvertire il bisogno di avere accanto a quella persona “nella buona e nella cattiva sorte”. L'amore non è solo un'emozione, ma anche un impegno, una promessa di fedeltà e supporto reciproco. E' la capacità di vedere l'altro nella sua interezza, accogliendolo con i suoi pregi e i suoi difetti, e offrendogli un porto sicuro in cui potersi esprimere liberamente. La complessità dell'amore: gioia, malinconia e l'inevitabile nostalgia Ma bisogna ammetterlo, amare è anche sinonimo di sofferenza. Drammi, tradimenti, litigate è a questo che stai pensando? Beh no, non quel tipo di sofferenza. Piuttosto si tratta di una sorta di malinconia, che si traduce col tempo in un’insensata nostalgia dello stare bene. 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A proposito di Costantino Gisella

Sono nata a Napoli nel 1977 e sono cresciuta con la musica di Pino Daniele, i film di Massimo Troisi e il Napoli di Maradona. Ma non sono mai stata ferma e infatti metà del mio cuore e’ nel Regno Unito dove ho vissuto per svariati anni. Dopo l’esperienza all’estero, ho deciso di iscrivermi all’ Università di Napoli “L’Orientale” (sono laureanda in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe) per specializzarmi in quella che è la mia passione più grande: la letteratura anglo-americana. Colleziono dischi in vinile, amo viaggiare e non rientro mai da un posto senza aver assaggiato la cucina locale perché credo che sia il modo migliore per entrare realmente in contatto con culture diverse dalla mia.

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