Arte sequenziale: che cos’è e come influenza i fumetti

arte sequenziale: cos'è e come influenza il fumetto

Che cos’è l’arte sequenziale? Quest’arte consiste nel mettere insieme immagini che siano una conseguente all’altra, che vanno quindi a creare una storia, un racconto. Può far riferimento a varie forme d’arte, come l’animazione ad esempio, ma in generale indica tutte le forme espressive che mettono insieme delle immagini e anche delle parole. Ma è un termine che spesso può anche essere utilizzato per indicare quelli che sono i fumetti

Will Eisner, uno dei più famosi fumettisti americani considerato da molti come uno dei maestri di questo genere, fu il primo ad accostare il fumetto all’arte sequenziale. È quindi un termine che molte volte è stato usato in modo intercambiabile. Ma non tutti sono d’accordo sull’utilizzo di questa definizione, anzi in realtà ancora oggi non esiste una parola o un concetto univoco che riesca a rappresentare per bene cosa sia un fumetto. Diciamo che è comunque una base, perché è su quello che poi si forma il fumetto quindi col tempo è come se fossero diventati sinonimi. 

Stabilito quindi che cos’è l’arte sequenziale, vediamo nello specifico il caso del fumetto. Da dove deriva e perché ora è così famoso e diffuso? 

Sappiamo che l’origine della parola deriva dalle famose nuvole che sembrano degli sbuffi di fumo, in cui si inseriscono i dialoghi dei personaggi. È un fenomeno che prende piede nel Novecento, molti dicono sia nato con Yellow Kid di Richard Felton Outcault, un personaggio che aveva una camicia molto grande di colore giallo su cui venivano scritte le battute che diceva. Ma in realtà il primo vero fumettista fu Rodolphe Töpffer, di origine svizzera, che disegnò la prima storia illustrata, Histoire de monsieur Jabot. È un genere, però, che è esistito sotto altre forme, da molto prima del Novecento, ma è in quel periodo che ha preso una svolta importante diventando poi quello che è oggi.

Come forma di arte sequenziale, bisogna ricordare che il fumetto ha delle sue regole che sono spesso di natura tecnica. Saper disegnare non è purtroppo l’unica competenza che bisogna avere per poter realizzare un fumetto, ma bisogna conoscere anche determinati meccanismi, essendo appunto un unione di immagini, parole, e anche suoni se vogliamo, visto che sono composti anche dalle onomatopee. Oggi è un’industria molto proficua e amata da tutti, sia grandi che piccoli; inoltre, si è evoluto anche a livello di formato, infatti possiamo trovarlo sia nel formato classico, che è quello cartaceo, che in digitale.

I fumetti più famosi, e quelli che sicuramente ricordiamo tutti anche se non siamo esperti del genere, sono quelli dei supereroi ma in realtà le categorie sono vastissime: fantasy, azione, humor, per non parlare dei manga, termine con cui si indicano i fumetti che vengono dal Giappone e che sono oggi famosi e importati in tutto il mondo.

Insomma, i fumetti o, per alcuni, arte sequenziale, oggi sono sì un mezzo di intrattenimento, ma hanno anche un valore narrativo importante. Non bisogna metterli un gradino sotto a quelli che sono i romanzi o comunque altre forme di narrativa che non prevedono immagini ma solo parole. Questo perché il fumetto è al pari di queste opere e non bisogna in alcun modo sminuirlo.

Fonte immagine: Pexels

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