Supereroine nei fumetti, come l’inclusione cambia le storie

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Chiunque abbia una passione per i fumetti, avrà sicuramente letto molte delle fantastiche storie della Marvel e DC Comics, entrambe case editrici che sfornano ancora oggi collane in cui ci presentano vecchi e nuovi supereroi. Tra gli eroi più famosi e i gruppi che compongono si riconoscono figure come gli Avengers, oppure altri come i Mutanti e i Guardiani della Galassia. In molte di queste storie d’azione, meno presenti agli albori ma che hanno preso pian piano piede e sviluppo, hanno fatto la clamorosa e importante comparsa le figure delle supereroine: donne e ragazze dotate di superpoteri, gradi abilità e tute sgargianti, pronte a combattere il male e lottare per la loro inclusione nei fumetti.

Marvel e DC Comics si sono sempre date un gran da fare per accontentare tutti i loro seguaci e appassionati, ogni fumetto, per quanto possa essere stravagante e surreale, ha molti aspetti che possono essere rispecchiati nella realtà: come i personaggi. Molte persone si rivedono in personaggi fittizi per i motivi più disparati, dalle loro apparenze fisiche, ai loro comportamenti e le loro storie; per questo le figure delle supereroine sono state e sono tutt’oggi importantissime per la rappresentazione femminile all’interno delle pagine dei fumetti.

Una delle supereroine più famose e, sicuramente, colei che rappresenta l’incarnazione del femminismo nei fumetti, nonché la prima supereroina di DC Comics e prima supereroina in assoluto, è Wonder Woman, debuttando nel 1942. Il personaggio di Diana Prince è stato ideato dalla mente di Charles Moulton, costruito interamente per dare risalto alla figura femminile: nata da una razza guerriera di sole donne, le Amazzoni; dotata di super forza, velocità e volo; la prima supereroina a entrare a far parte della Justice League al pari di Batman e Superman. È un personaggio cardine della rappresentazione femminile nelle storie a fumetti che inizia a inserire la figura della donna al pari degli uomini forti, non solo come una donzella in pericolo, ma come una donna attiva, che con la sua forza, combatte il male e le ingiustizie.

Passando al lato opposto delle case editrici di fumetti, la prima delle supereroine della Marvel è la Donna Invisibile dei Fantastici 4, debuttando nell’omonimo gruppo nel 1961. Si tratta di un personaggio che ha avuto un’importanza storica nel corso degli anni, dato che la Donna Invisibile è stata inserita nel primo gruppo di supereroi della storia della Marvel, la quale è legata in modo diverso a tutti gli altri 3 membri: moglie di Mr. Fantastic, sorella maggiore dell’Uomo Torcia, e migliore amica della Cosa. Susan Storm, oltre ad avere la capacità di diventare invisibile e di creare resistenti campi di forza, è la figura centrale dei Fantastici 4, attorno alla quale gravitano tutti gli altri in modo affettivo, ma anche come una squadra equilibrata, dove ognuno ha un proprio carattere e un potere diverso.

Oltre alle due supereroine storiche citate poc’anzi, ci sono stati nuovi personaggi che hanno arricchito l’immaginario fumettistico, combattendo per una maggiore inclusione e, soprattutto, per un’importanza alla pari degli eroi maschili. She Hulk, ad esempio, non è solo la controparte femminile di Hulk, ma è una versione più controllata emotivamente, ma altrettanto forte e resistente; in più, la sua psiche è divisa in due tra la versione normale, una normale avvocata che si muove timidamente nelle relazioni sociali, e una donna da un corpo da guerriera che la rende un’eroina molto più fiduciosa nei suoi confronti.
Al suo fianco ci sono altrettante forti e coraggiose eroine del mondo dei fumetti, come Supergirl, cugina di Superman, e Vedova Nera, spia alleata dello SHIELD; tutte unite per creare più inclusione femminile nel mondo dei supereroi.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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