Tetsuya Tsutsui è un mangaka giapponese noto soprattutto per la creazione del fumetto Prophecy da cui è stato tratto un film omonimo di Jacopo Rondinelli con protagonista Damiano Gavino. Iniziati come pubblicazioni one-shot nel 2002 su piattaforme web, i manga di Tetsuya Tsutsui ottengono così tanta risonanza da venire ristampati su riviste cartacee, in particolare presso le case editrici Square Enix, Young Gangan e Shueisha.
Prophecy

Considerato il più rinomato tra i manga di Tetsuya Tsutsui, Prophecy (予告犯) è un manga seinen pubblicato inizialmente da Shueisha e poi trasferito su Weekly Young Jump, diviso in 3 volumi. La notorietà dell’opera è tale da ottenere ben due trasposizioni cinematografiche e un dorama (serie tv giapponese drammatica).
Tokyo, 2011 Paperboy è una misteriosa figura del Web che posta video su Youtube in cui, video dopo video, annuncia i nomi di coloro che verranno puniti per aver commesso delle ingiustizie, esordendo con: «Questa è la mia profezia». Nascosto dietro una maschera di giornali, Paperboy è un abilissimo hacker e per questo motivo la polizia non riesce a rintracciare gli URL dei contenuti rimossi. Il ragazzo sorprendentemente ottiene un supporto immenso da molti utenti online che iniziano ad abbracciare la causa portata avanti del criminale e a sostenerlo in ogni sua mossa.
Sulle tracce di Paperboy si muove Erika Yoshiko, capo della sezione anti cyber-criminalità della polizia di Tokyo, una donna intransigente e risoluta nonostante la giovane età.
La storia diventa quindi da un lato un gioco intellettuale tra gatto e topo, con una dinamica simile a quella di Light e L in Death Note, in cui Erika e Paperboy cercando di prevedere le mosse dell’altro. Dall’altro amplia una riflessione critica su diverse tematiche sociali quali l’uso dei social, la situazione sociopolitica del Giappone, ruolo della donna in un mondo prettamente maschile e questioni di natura filosofica ed etica.
Prophecy riesce a tenere desta l’attenzione del lettore con i continui inseguimenti e colpi di scena e, allo stesso tempo, interpretare con un occhio critico la vicenda che gli sta venendo narrata.
Reset

Reset (リセット) è sempre un manga seinen a volume unico pubblicato dal 2004 al 2005 sulla rivista Young Gangan, è quindi precedente rispetto a Prophecy divulgato nel 2011.
Dystopia è un nuovissimo videogioco di realtà aumentata in cui il giocatore si ritrova a vivere la vita dell’avatar in una dimensione molti simile alla realtà; tuttavia ad un certo punto del gioco, se si fallisce a fare qualcosa, appare una scritta: «La vostra vita è un fallimento. Premete reset!»; così gli utenti si tolgono la vita non rendendosi conto di starlo facendo nella realtà.
Il protagonista Shunsuke Kitajima, un hacker che lavora presso il governo, si occupa di risalire al creatore del gioco e al motivo di queste misteriose morti. Aiutato da Nohara Hitomishi, giovane vedova che ha perso il marito proprio per colpa di Dystopia, il ragazzo cercherà di scoprire l’identità del serial killer.
Reset è una metafora di come la società affronta le difficoltà della vita. In Giappone in particolare, dove il tasso di suicidi è molto elevato, il manga cela, dietro la trama d’azione e thriller, una profonda riflessione culturale su come i giapponesi reagiscano di fronte agli ostacoli e come molti non riescano a reggere la pressione.
Il concetto di premere reset nel gioco quando ci si trova in una fase di stallo, slitta sul piano della realtà: per quanto una situazione possa essere ardua e dolorosa, nella vita si può sempre ricominciare da capo ogni volta che lo si desidera.
Duds Hunt

Tra i primi manga di Tetsuya Tsutsui ad essere pubblicati (nel 2002) Duds Hunt (ダズハント) è l’opera che ha lanciato la carriera del mangaka.
Nakanishi, ex delinquente fresco di riformatorio, si imbatte per caso in un gioco su Internet chiamato Duds Hunt che permette di guadagnare soldi facilmente. Incuriosito e spinto da un amico virtuale, Nakanishi decide di partecipare al gioco che consiste nell’impadronirsi degli score pad (dei cellulari con i loro dati registrati) degli altri giocatori; è possibile ricorrere a qualsiasi mezzo a disposizione pur di raggiungere l’obiettivo.
Il teppista così si ritrova coinvolto in una caccia all’uomo che tira il lato più violento e disumano dei giocatori; eppure Nakanishi si sente vivo e inizia a provare gioia nel potersi comportare in questo modo senza affrontarne le conseguenze.
La storia si avvale poi di colpi di scena fino ad un finale inaspettato, che lascia il lettore sgomento.
Come per i precedenti, anche in questo caso Tsutsui illustra due temi a lui cari: Internet e lo stato animalesco. Duds Hunt più che un gioco, diventa una piccola realtà in cui le regole sociali non vengono applicate e vige uno stato anarchico in cui violenza e egoismo sono i principali motori.
In conclusione Tetsuya Tsutsui riesce a conferire alle sue opere una profondità psicbologica concisa e diretta che in uno o pochi volumi riesce a donare dignità, interesse e compassione verso i personaggi e le storie narrate.
Fonte Immagini: Screenshot di Giorgia Manzo tratti da Prophecy © Tetsuya Tsutsui / Copertina edizione italiana J-POP Manga
Screenshot di Giorgia Manzo tratti da Duds Hunt © Tetsuya Tsutsui / Copertina edizione italiana J-POP Manga
Screenshot di Giorgia Manzo tratti da Reset © Tetsuya Tsutsui / Copertina edizione italiana J-POP Manga