Solani, Asano Inio | Recensione

Solanin di Asano Inio | Recensione

Solanin di Asano Inio è un manga seinen serializzato sulla rivista Weekly Young Sunday della casa editrice Shōgakukan dal 2005 al 2006, raccolto in due volumi (in Italia acquistabile solo in formato omnibus nella sua complete edition, edito da Panini – Planet Manga). 
Nel 2010 è stato rilasciato anche un lungometraggio live action ispirato al fumetto, con la colonna sonora degli Asian Kung-Fu Generation.
Asano è uno degli autori di maggiore successo delle ultime generazioni di mangaka, specialmente nella sottocategoria del manga seinen per il pubblico più maturo. Ad oggi, grazie alla notevole versatilità che lo contraddistingue, il suo nome è presente nelle librerie di molti lettori italiani. Opere come “Buonanotte PunPun”, “La ragazza in riva al mare”, “Dead Dead Demon’s Dededede Destruction” e “Nijigahara Olograph – Il campo dell’arcobaleno” sono conosciute, studiate e amate da numerosi lettori. 
In Solanin possiamo osservare un Asano ancora giovanissimo (si tratta della sua quarta opera uscita in ordine cronologico) ma incredibilmente fresca, complessa e godibile. Nonostante il manga sia ancora acerbo a tratti (non dimentichiamoci che il fumettista originario di Namegata aveva solo 25 anni quando l’ha disegnato), la storia è originale e il flusso narrativo incredibilmente riconoscibile; lo stile, la caratterizzazione dei personaggi e il feeling urlano Asano, è inconfondibile. 

Solanin è un’opera priva di artifici e di sovrastrutture; la semplicità che lo caratterizza è sicuramente uno dei suoi punti di forza principali. 
L’autore ci racconta la storia di una coppia di giovani ragazzi che convivono in un piccolo appartamento: Meiko e Takeda, laureati da due anni circa; lei fa l’impiegata per potersi permettere di pagare l’affitto, lui è un illustratore per una testata giornalistica e fa parte di Rotti, una band tirata su con i suoi vecchi compagni del college.
Takeda non è soddisfatto della sua vita e desidera sfondare nel mondo della musica, essere ascoltato e riuscire a esprimersi al pieno delle sue possibilità. Infatti, inizia a dedicare sempre più tempo alla sua prima canzone originale, trascurando il resto. 
Nel frattempo, Meiko lascia il lavoro che la rendeva infelice e i due si preparano a vivere un momento di confusione e crescita. 

Solanin è un manga che andrebbe letto prima dei 30 anni, a nostro parere. Non che si tratti di una lettura infantile che una persona più avanti con l’età non sarebbe in grado di apprezzare, ma le vicende dei protagonisti, spaventati, carichi di sogni, speranze e incertezze, sono state scritte da un venticinquenne e risuonano al loro meglio con un pubblico appartenente a quella fascia d’età.

Questo slice of life osa nella narrazione, gioca con il cuore dei lettori e con le loro teste; si insinua con grande facilità nel retro della testa di chi lo sfoglia e ci si insedia a tempo indeterminato.
Vi consigliamo caldamente di dare una chance a questo fumetto di formazione di uno degli autori contemporanei più amati e talentuosi dell’ultimo ventennio. 
Extra tip: leggendo le ultime pagine, mettete in sottofondo la canzone omonima nella versione presa dal film e le lacrime scorreranno come se steste tagliando quattro quintali di cipolle.

Fonte immagine in evidenza: Solanin 

A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

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