Starborn Magazine, un vero Manga Made in Naples

Starborn Magazine allo stand Douglas Edizioni

Starborn Magazine inaugura una nuovissima collana nell’arte del Manga, il famosissimo fumetto giapponese e la sua particolarità è che questo primo numero è tutto realizzato da ragazze che hanno frequentato un nuovissimo corso inaugurato da poco presso la scuola d’arte In Form of Art, con sede al Vomero. La scuola, che vanta quasi vent’anni di attività – è nata nel 2005 – è nata grazie al Maestro Matteo Chiuchiarelli, che voleva creare uno spazio in cui gli allievi potessero apprendere teoria e pratica del disegno classico e della pittura dal vero. I corsi sono aperti a tutte le età e si dividono in: Pittura, dalle basi dell’anatomia al dipinto con modelli dal vivo, Master di Anatomia Artistica,  Acquerello, Tempera all’uovo e Affresco, Kids, i corsi per i più piccoli e include una sezione di Modellato, ovvero l’arte di lavorare l’ argilla e la sezione Grafica D’Arte, un biennio di corsi sulle più importanti tecniche di stampa antiche ma ancora affascinanti e in uso tutt’oggi.

Quest’ultima sezione vede la collaborazione con la Casa Editrice Douglas Edizioni e proprio in virtù di questa unione, circa tre anni è nata l’idea di strutturare un corso nuovo, ovvero Tecniche narrative Manga. Il docente scelto per questo corso è Gabriele Cioffi. L’ artista napoletano diplomato all’Istituto d’Arte di Napoli, è uno dei più esperti Mangaka del nostro paese, grande appassionato anche di videogiochi.e ha accolto l’invito con gioia! Il risultato del corso è stato raccolto in un volume molto speciale, Starborn Magazine n.1 edito da Douglas Edizioni

Starborn Magazine n.1 contiene cinque storie autoconclusive, quattro realizzate dalle allieve di quest’anno (nomi) più una realizzata proprio da Gabriele ed è stampato alla maniera giapponese, ovvero si legge da destra a sinistra. Quale occasione migliore del Comicon di Napoli per fare uscire il primo volume dopo il numero 0 se non il Comicon di Napoli? Ci siamo recati al Padiglione 10 e lì, nel cuore dell’Asian Village abbiamo incontrato gli artefici di questa piccola meraviglia. 

Gabriele Cioffi, come nasce Starborn Magazine?

“Quando In Form of Art mi ha chiesto di tenere questo corso, mi sono sentito onorato di far parte di questa scuola dove si lavora come in una bottega del ‘500, con l’insegnamento che verte soprattutto alla filosofia dell’arte, oltre alle tecniche e anche sulla diffusione delle opere d’arte! La filosofia del mio corso, si basa sulla Dōjinshi, in qualche modo un discorso parallelo nato in giappone sul senso della scuola/bottega. La Dōjinshi è per antonomasia la rivista pubblicata in proprio per persone che hanno lo stesso interesse. Noi abbiamo voluto creare un progetto che potrei definire folle ma che proprio per questo ci ha presi dal primo momento e cioè quello di una nostra Dōjinshi! Così è nato Starborn Magazine. Abbiamo presentato numero 0 a Saviano, nel corso della manifestazione Anime in Fiera, a Dicembre. “

Il riscontro è stato positivo, tanto da spingervi a realizzare Starborn Magazine da presentare al Comicon ed eccovi qua!

“Infatti, abbiamo lavorato come matti dall’inizio di Gennaio. Le mie allieve, ragazze dai 15 ai trent’anni hanno disegnato più di trenta tavole a testa – il volume Starborn Magazine conta circa 150 pagine – realizzando quattro storie autoconclusive e sono state iper professionali, non soltanto nell’esecuzione dei disegni, nella realizzazione dei dialoghi e nei racconti ma rispettando la deadline, i tempi di consegna con grande disciplina e maturità. Contrariamente a ciò che si pensa sull’arte e sui Manga, in particolare, che sia soft o Bohémien in qualche modo ma non è così: il Manga fa parte di un’industria e deve rispettare tempi dell’industria che prevedono ritmi che per noi possono sembrare allucinanti ma che per i giapponesi sono assolutamente nella norma. “

Il Corso di Tecnica non ha solo lo scopo di insegnare l’arte del Manga, ma anche quello di promuovere i propri lavori, come fanno in Giappone!.

“Lo scopo del mio corso  quello di insegnare una certa autonomia, sia alle mie attuali allieve e a quelli che verranno dopo di loro. In Giappone esiste una fiera molto importante che si tiene due volte l’anno, durante la quale i mangaka diventano promotori di sé stessi, non solo con l’obiettivo della vendita ma di divulgare le storie che hanno realizzato e quindi ho voluto lo stesso anche per le mie allieve.  Loro sono state qui ogni giorno, sorridendo, raccontando le storie e i personaggi che hanno creato per Starborn Magazine  il procedimento e la realizzazione e sempre con un sorriso che ha incoraggiato i visitatori del comicon e anche molti importanti disegnatori che si sono fermati a parlare con loro, complimentandosi per il lavoro svolto. E’ stata una grande soddisfazione per me ma soprattutto per loro! Hanno lavorato tutte da vere, nonostante qualcuna di loro non avesse mai fatto manga in vita sua.” 

Viene da dire che le ragazze di Starborn Mgazine hanno avuto un grande maestro!

“Noi che facciamo didattica riteniamo che c’è un autore in ognuno di noi e che con gli strumenti giusti e le giuste istruzioni, questo autore può venire fuori, sbloccarsi e realizzare qualcosa di eccezionale e unico! Io ho cercato di dare a queste ragazze gli strumenti, le direttive e credimi non è stato facile, non perché non fossero in gamba, ma perché ad un certo punto i ritmi si sono fatti serrati e le ragazze mi scrivevano anche di notte per un consiglio o una correzione e io non sono una persona che sottovaluta l’impegno, per cui anche di notte ho risposto alle loro domande, dato consigli, perché se avessi lasciato perdere, anche solo un dettaglio, forse lo avrebbero fatto anche loro e non volevo che accadesse!”

E’ un’ottima filosofia, molto “giapponese” se vogliamo e loro sono maestri nella disciplina sul lavoro, forse è qualcosa che in Italia manca!

“In Italia c’è un pensiero che qualche volta mette tristezza. Il problema è che qui tutti vogliono editoriale fatto e finito ma bisogna essere i primi a crederci, in questo modo si potrà trovare un editore tanto folle da credere nel nostro progetto! E Starborn Magazine è qualcosa in cui credo fermamente, tanto che su cinque storie autoconclusive, una è mia, non perché volessi farne parte come maestro, ma perché volevo far parte del progetto, alla pari con le allieve che a loro volta sono state leali e corrette tra loro. In questo magazine, nessuna ha neanche pensato di essere d’intralcio o pestare i piedi all’altra, è stato un lavoro basato sul rispetto reciproco e sulla collaborazione che nulla ha tolto al laroro individuale di ogni singola storia! E la loro maturità è stata evidente anche nel lavoro allo stand in questi giorni! Sono state perfettamente in grado di gestire da sole molti aspetti del festival, dell’approccio con il pubblico e di responsabilità e cura anche dei volumi della Douglas Edizioni. Qualcuno dice che come autori siamo forse in troppi e che il successo è una torta troppo piccola da dividere tra tutti, ma io non ci credo! Credo invece che tutti gli autori devono avere una possibilità e che il successo non sia una torta da spartire ma un’immenso vassoio di pasticcini, ognuno è il successo di un autore, ognuno può assaporare il suo successo, senza togliere nulla agli altri!”

Ringraziamo Gabriele Cioffi, Docente di Tecnica Narrazione Manga, che ci ha raccontato il progetto e il Direttore della Douglas Edizioni Paolo Chiuchiarelli e facciamo un grande in bocca al lupo alle bravissime le autrici di Starborn Magazine Ilenia Bianco, Marianna Russo, Mariafracesca Cancelliere e Tekla Cascinelli. Siamo certi che questo è solo il primo passo verso una serie di grandi successi. Starborn Magazine è disponibile online sul sito della casa editrice Douglas Edizioni.

Foto di Adelaide Ciancio. 

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