Anteprima di stagione NEST | RIDICOLA 7 OTTOBRE ORE 21 | Sei la fine del mondo (letteralmente)! 8 OTTOBRE ORE 19

Sei la fine del mondo

La stagione del Nest Napoli Est Teatro si apre, anche quest’anno, con un’anteprima in collaborazione con Argot produzioni e Fertili Terreni. Sarà presentata la semifinale della IV edizione di OVER / Emergenze teatrali al Nest il 7 e 8 ottobre 2023. Saranno due giorni ricchi di spettacoli e riflessioni sul nuovo panorama teatrale italiano. OVER / Emergenze teatrali è stato pensato per valorizzare l’esperienza di artisti che stanno cercando di affermarsi professionalmente nel mondo dello spettacolo dal vivo e delle arti performative. Si parte il 7 ottobre ore 21 con Ridicola di e con Annamaria Troisi, un monologo liberamente ispirato a Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij. Si prosegue l’8 ottobre ore 19 con Sei la fine del mondo (letteralmente) di Annachiara Vispi, uno spettacolo multidisciplinare che unisce parola, corpo e video, per raccontare il pensiero ecofemminista, secondo il quale esiste una correlazione tra il degrado della natura e la subordinazione delle donne.

Costo biglietto: 8 euro

Parcheggio Gratuito

Di seguito i due spettacoli nel dettaglio.

RIDICOLA – Un monologo, di e con Annamaria Troisi, liberamente ispirato a Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij. È la storia di una prostituta, di una donna e del suo dolore, un dolore silenzioso e sapientemente nascosto agli occhi della realtà circostante, che finge di non vedere. È un mondo pronto a giudicare, senza farsi troppe domande, senza provare ad andare oltre l’immagine, oltre lo stereotipo. Si tratta di un mondo affaticato, abituato a sputare sentenze, e a prendere distacco da ciò che, solo in apparenza, sembra non riguardarlo, dimostrando così una sconvolgente indifferenza. RIDICOLA è una donna che ha sempre fame, fame di tutto ciò che le manca. Affamata d’amore, cerca nel vuoto della sua esistenza un motivo per vivere e, nonostante si senta appesantita da un profondo senso di inadeguatezza e di vergogna, ha il coraggio di porsi, con estremo candore e sincerità, domande universali, riguardanti l’intero genere umano. Sarà salvifico l’incontro con l’altro e la scoperta che è possibile uno sguardo diverso su un mondo, libero dalla paura e dai pregiudizi, e nel quale la parola amore raggiunge il suo significato più alto. Per restituire verità e concretezza a questo personaggio – incredibilmente fragile e brutale nella sua complessità – , l’autrice ricorre al napoletano e, in alcuni passaggi, si affida alla potenza evocativa di Erich Fried e Alda Merini.

Sei la fine del mondo (letteralmente) – Due donne interagiscono l’una con l’altra e con una serie di video proiettati alle loro spalle. I video illustrano una caricatura del nostro mondo: supermercati colmi di carne di mucca, dove i nostri amati cani non possono entrare. Osserviamo un mondo in cui siamo costretti a lavorare per pagare medici, che ci consigliano di dedicare meno tempo al lavoro, e di frequentare corsi di yoga per imparare a gestire lo stress. In India, patria dello yoga, vengono denunciati quasi cento stupri al giorno. In Italia, si portano avanti campagne a favore della raccolta differenziata e contro la violenza sulle donne. Il ritratto che, nello spettacolo, viene dipinto del mondo è comicamente assurdo, e assurdamente reale. Si delinea, così, un pensiero preciso: la relazione tra esseri umani e natura, come quella tra uomini, è fortemente problematica, però, è possibile curarla. Il segreto è riuscire a eliminare l’idea di dominio, e ripensare le nostre gerarchie in collettività. Sei la fine del mondo (letteralmente) è uno spettacolo multidisciplinare, che unisce parola, corpo e video, per raccontare il pensiero ecofemminista, secondo il quale esiste una correlazione tra il degrado della natura e la subordinazione delle donne. A metà tra la performance art e la satira, questo progetto vuole indagare le origini dell’ecofemminismo, e le storie che ha da raccontarci. Possiamo reimmaginare il modo in cui interagiamo con il mondo attorno a noi? Ci sono culture che lo hanno già fatto? Possiamo imparare, prima di annullarci?

Regia e Testo Annachiara Vispi
Coreografia Giulia Macrì
Video Elena Costa
Con Valentina Ghelfi e Selene de Maria
con il supporto di Danza Urbana – Rete h(abita)t / Sementerie artistiche


Gennaro Bianco
ufficio comunicazione e relazioni esterne Nest Napoli est Teatro
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http://www.napoliestteatro.com
tel. 3319682328

A proposito di Chiara Aloia

Chiara Aloia nasce a Formia nel 1999. Laureata in Lettere moderne presso l'università Federico II di Napoli, è attualmente studentessa di Filologia moderna. Si nutre di libri e poesia. I viaggi più interessanti li fa davanti al grande schermo.

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