L’ampio successo di pubblico e critica ha spinto il Museo Ascione di Napoli a prolungare la durata della mostra, originariamente programmata sino al 31 luglio.
Oltre cinquanta anni di creazioni raccontati attraverso centinaia di gioielli con pietre preziose, corallo, madreperla, tartaruga, cammei, arredi sacri, opere di grafica, ricami, bozzetti, progetti, fotografie e strutture architettoniche
Sarà prorogata fino al 6 gennaio del 2024 “GIOVANNI ASCIONE.”, la prima grande mostra antologica interamente dedicata a un artista sorprendente, un artigiano visionario e un instancabile creatore di bellezza: gli spazi del Museo Ascione di Via San Carlo – Angiporto Galleria Umberto I, ospita la mostra dedicata all’artista campano – curata dalla figlia Caterina Ascione – originariamente programmata sino al 31 luglio 2023.
“L’ampio successo di pubblico e di critica dell’esposizione antologica – spiegano i figli dell’artista campano Caterina, Giuseppe, Paola, Giancarlo, Elena, Mauro, Maria e Marco – e anche l’affetto dimostrato dalle centinaia di estimatori del lavoro di nostro padre, ci hanno spinto a prolungare – con grande gioia – la durata della mostra”.
Nato nel 1915 a Torre del Greco, in provincia di Napoli, Giovanni Ascione si trova – all’età di vent’anni – inserito nella compagine aziendale della impresa di famiglia, la rinomata manifattura “Giov. Ascione e Figlio”, che dal 1855 a Torre del Greco si occupa della produzione e vendita di manufatti di corallo e cammei, attività tipica del laborioso e prospero centro alle falde del Vesuvio.
Dopo un periodo di studi classici e artistici condotti presso il Collegio Benedettino di Montecassino e nella Real Scuola di Incisione di Torre del Greco, Ascione ha completato il suo percorso formativo in ambito commerciale e linguistico in Svizzera, presso il Collegio Maria Hilf di Schwitz.
Al rientro in patria, nel 1935 circa, Giovanni Ascione entra nelle dinamiche d’impresa e apporta ad una struttura aziendale già affermata, la propria sensibilità artistica e il proprio bagaglio di conoscenze.
La mostra antologica, che gode del Patrocinio del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano / Delegazione regionale della Campania, ricostruisce l’intera opera creativa di Giovanni Ascione a partire dai primi anni della sua formazione: una attenta ricerca di archivio ha permesso di reperire i numerosi schizzi, bozzetti e progetti, immagini di prodotti finiti che dimostrano un percorso creativo precoce, articolato e fecondo che si snoda dagli anni Trenta agli anni Ottanta del XX secolo.
La ricerca ha preso in esame circa trecento gioielli con pietre preziose, corallo, madreperla, tartaruga, cammei, arredi sacri, ma anche opere di grafica, ricami, bozzetti, progetti, foto di mobili e di strutture architettoniche ideate da Ascione.
Le opere di Giovanni Ascione attualmente sono presenti in diversi luoghi italiani ed esteri, dal Museo di Casa Ascione di Napoli alla storica manifattura di Torre del Greco, passando per il Vaticano e il Museo del Santuario di Pompei, Malta e l’Ohio, il Museo di Montecassino e la cripta del Duomo di Napoli, Otranto e Noto, Pozzuoli e Verona, fino a Cleveland, negli Stati Uniti d’America.