Compravendita diamanti, cosa c’è da sapere

Un gran numero di persone si sono interessate di recente alla compravendita dei diamanti. Ebbene, può capitare di averne ereditato qualcuno, ma il fatto di non utilizzarlo molto di frequente e magari avere bisogno di una somma di denaro da aggiungere al proprio budget familiare, portano a riflettere sull’opzione di vendita.

In questo caso, ecco che è necessario approfondire quelle che sono le nozioni di base, in maniera tale da poter affrontare tale operazione nel migliore dei modi. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, ecco che la vendita di un diamante ha bisogno di un gran numero di attenzione, per fare in modo che i diamanti finiscano nelle mani di persone truffaldine, che non comprano i preziosi pagando il loro reale valore.

Che si tratti di pietre preziose sciolte oppure di diamanti che fanno parte di un altro gioiello, è bene mettere in evidenza come la compravendita dei diamanti è un’operazione che si può sempre effettuare. Tutto, però, passa dalla scelta di un professionista che abbia prima di tutto le competenze necessarie per offrire una quotazione reale e in linea con quello che è il valore effettivo del diamante, ma che sappia anche suggerire se smontare il diamante dal gioiello può rappresentare una soluzione ottimale o meno.

L’importanza di affidarsi a dei professionisti

Nel momento in cui si ha intenzione di vendere dei diamanti, fa una grandissima differenza il fatto di affidarsi a dei compro diamanti di qualità ed esperienza, come Mvs, che offre l’opportunità di vendere non solo diamanti singoli, ma anche quelli con blister oppure quelli che sono incastonati su dei gioielli.

Fondamentale, quindi, fare riferimento a un compro diamanti certificato e qualificato, che sia in grado di offrire una valutazione corretta della pietra preziosa, e che vada ad analizzare le giuste caratteristiche per poter offrire la quotazione di mercato migliore. Tra i migliori consigli da seguire per chi vuole vendere un diamante c’è sicuramente quello di non venderlo senza essere a conoscenza in modo preciso delle sue caratteristiche e del suo valore di mercato. Rivolgersi a un gemmologo professionista può essere utile se alla vendita si vuole allegare anche uno specifico certificato gemmologico.

Da cosa dipende la valutazione

La compravendita di un diamante è strettamente legata a un aspetto, ovvero che venga effettuata una corretta valutazione del diamante che si ha intenzione di vendere. Sono ben quattro i fattori che, sotto questo punto di vista, fanno la differenza.

Si tratta di elementi che rientrano nel sistema detto delle “4C”. In poche parole, stiamo parlando di quattro caratteristiche che tutti i diamanti hanno, ma che possono variare notevolmente e che incidono in misura importante sulla valutazione finale del diamante stesso. Si tratta del carato, che corrisponde in sostanza al peso del diamante, del colore, ma anche della purezza e del taglio. È proprio questa regola delle “4C” che va a stabilire la classificazione dei diamanti: in base a quest’ultima, poi, è stato creato anche uno specifico listino, che è stato denominato Rapaport Diamond Report” e che prevede di seguire un tabellario che è riconosciuto in tutto il mondo e che viene utilizzato proprio per capire il prezzo più corretto e giusto per vendere un diamante.

Perché conviene vendere solo diamanti certificati

Tra i vari suggerimenti da seguire troviamo senz’altro quello secondo cui conviene sempre vendere dei diamanti che hanno ottenuto apposita certificazione piuttosto che diamanti che non sono mai stati certificati.

L’identificazione in maniera corretta di un diamante è una di quelle attività che devono essere necessariamente svolte da parte del produttore del diamante. La prima vendita di un diamante dovrebbe avvenire sempre allegando un certificato gemmologico. In questo certificato si possono trovare tutti quei dati e parametri che si riferiscono alla pietra prezioso e che rendono molto semplice raggiungere una corretta valutazione.

 

image_pdfimage_print

A proposito di Mirko Garofalo

Vedi tutti gli articoli di Mirko Garofalo

Commenta