Negli ultimi anni, in Italia, il mercato dei distributori automatici si è affermato come uno dei più dinamici e redditizi. Comunemente chiamati “macchinette”, questi dispositivi rappresentano un punto di ristoro essenziale per chi desidera una pausa caffè o uno spuntino veloce durante una giornata frenetica. Per un’azienda, offrire questo servizio significa migliorare il benessere dei dipendenti; per un imprenditore, rappresenta un’opportunità di business con orari flessibili e gestione snella.
In questa guida ne racconteremonla storia, fornendo poi tutte le informazioni pratiche per capire come funziona questo settore, quali sono i costi per iniziare e quali requisiti servono per avviare un’attività di successo con i distributori automatici.
Indice dei contenuti
- Dall’acqua santa al caffè espresso: le origini del vending
- Quali tipi di distributori automatici esistono?
- Come aprire un’attività di distributori automatici: guida pratica
- Quanto costa aprire un’attività con i distributori automatici?
- Noleggio o acquisto? Il modello del comodato d’uso
- A chi rivolgersi: i principali fornitori in Italia
- Il futuro del vending: salute, tecnologia e sostenibilità
- Domande frequenti sui distributori automatici
Dall’acqua santa al caffè espresso: le origini del vending
La storia della distribuzione automatica affonda le sue radici in un passato sorprendentemente lontano. Il primo prototipo risale all’antica Grecia, grazie al genio del matematico e ingegnere Erone di Alessandria. Egli realizzò un erogatore d’acqua santa che, posto all’ingresso dei templi, si attivava inserendo una moneta. Un’invenzione tanto semplice quanto rivoluzionaria.
Facendo un salto di molti secoli, i distributori moderni arrivano in Italia intorno agli anni ’40, prima con le iconiche macchinette della Coca-Cola, per poi evolversi rapidamente nel settore del caffè in grani, diventando un simbolo della pausa all’italiana grazie all’estrazione per infusione delle sostanze aromatiche del caffè.
Quali tipi di distributori automatici esistono?
Il mondo del vending è molto più vasto di quanto si possa immaginare. Non esistono solo macchine per caffè e snack. Il mercato si è specializzato per rispondere a esigenze sempre più specifiche.
Tipologia | Prodotti erogati |
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Caffè e bevande calde | Caffè in grani o capsule, tè, cioccolata, ginseng, orzo. Sono i più diffusi in uffici e aziende. |
Snack e bevande fredde | Merendine, patatine, tramezzini, acqua, bibite gassate, succhi di frutta. Spesso abbinati a quelli del caffè. |
Salute e benessere | Frutta fresca, yogurt, macedonie, prodotti biologici, senza glutine o per intolleranti. In forte crescita. |
Prodotti non alimentari | Parafarmaci, prodotti per l’igiene personale, mascherine (DPI), sigarette elettroniche, gadget. |
Pasti pronti | Pizza calda, panini, piatti pronti da scaldare. Vere e proprie soluzioni per la pausa pranzo. |
Come aprire un’attività di distributori automatici: guida pratica
Avviare un’attività di vending richiede una pianificazione attenta, soprattutto dal punto di vista burocratico. Ecco i passaggi fondamentali:
- Aprire la Partita IVA: il primo passo è regolarizzare la propria posizione fiscale. Il codice ATECO di riferimento è il 47.99.20 – Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.
- Iscrizione alla Camera di Commercio: è obbligatorio iscrivere la propria impresa al Registro delle Imprese.
- Presentare la SCIA: la Segnalazione Certificata di Inizio Attività va presentata al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune in cui si intende operare.
- Ottenere l’attestato HACCP: se si vendono prodotti alimentari (anche solo un caffè), è indispensabile possedere l’attestato HACCP, che certifica la conoscenza delle norme igienico-sanitarie per la manipolazione degli alimenti.
- Posizioni INPS e INAIL: bisogna regolarizzare la propria posizione contributiva e assicurativa.
Consiglio pratico: affidarsi a un commercialista esperto del settore può semplificare notevolmente l’iter e prevenire errori costosi.
Quanto costa aprire un’attività con i distributori automatici?
I costi iniziali variano molto in base al modello di business scelto. La spesa principale è legata all’acquisto delle macchine.
- Singolo distributore: un distributore automatico nuovo per caffè o snack ha un prezzo che varia dai 2.000 ai 5.000 euro. I modelli più tecnologici o per prodotti specifici (come la pizza) possono costare di più.
- Negozio automatico H24: allestire un piccolo locale con 4-5 distributori automatici diversi (caffè, snack, bevande, prodotti freschi) richiede un investimento iniziale che può andare dai 20.000 ai 40.000 euro, includendo l’acquisto delle macchine, l’allestimento del locale e le prime forniture.
A questi costi si aggiungono le spese per la burocrazia, le utenze (se si ha un locale) e l’acquisto periodico dei prodotti da caricare.
Noleggio o acquisto? Il modello del comodato d’uso
Per le aziende che vogliono semplicemente offrire un servizio ai propri dipendenti, la soluzione più comune non è l’acquisto, ma il comodato d’uso gratuito o il noleggio. Questo modello di business è anche il fulcro dell’attività di molti gestori.
Modello di business | Come funziona |
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Comodato d’uso gratuito | Il fornitore installa la macchina gratuitamente presso l’azienda cliente. I suoi guadagni derivano esclusivamente dalla vendita dei prodotti. L’azienda cliente non ha costi. |
Noleggio operativo | L’azienda cliente paga un canone mensile per avere il distributore. Questo canone include installazione, manutenzione e assistenza tecnica. I prodotti vengono pagati a parte. |
A chi rivolgersi: i principali fornitori in Italia
Scegliere un partner affidabile è fondamentale. In Italia operano grandi gruppi specializzati nella fornitura, installazione e gestione di distributori automatici.
- IVS Italia S.p.A.
Sede legale: Via Vittorio Veneto 1/E, 24020 Gorle (BG)
Telefono: 035 2059111
Descrizione: Leader italiano ed europeo nel settore del vending, offre soluzioni complete per aziende, enti pubblici e luoghi di transito. - Argenta S.p.A.
Sede legale: Via Giulio e Corrado Venini 109, 23010 Caresana (SO)
Telefono: 0342 690211
Descrizione: Uno dei principali player del mercato, con un’ampia offerta che spazia dal caffè ai pasti completi. - Selecta Italia S.p.A.
Sede legale: Viale Certosa 2, 20155 Milano (MI)
Telefono: 02 300451
Descrizione: Parte di un gruppo europeo, offre soluzioni innovative e tecnologiche, con un forte focus sulla corretta alimentazione.
Il futuro del vending: salute, tecnologia e sostenibilità
Il mondo del vending non si ferma. Le nuove tendenze stanno plasmando un settore sempre più intelligente e consapevole. La richiesta di prodotti biologici, a km 0 e salutari è in costante aumento, spingendo gli operatori a diversificare l’offerta oltre le classiche merendine.
La tecnologia gioca un ruolo da protagonista. Ai classici pulsanti si affiancano tablet touch screen e app per smartphone che permettono di selezionare e pagare i prodotti senza contatto, garantendo igiene e sicurezza. Inoltre, la telemetria consente ai gestori di monitorare le scorte in tempo reale, ottimizzando i rifornimenti e riducendo gli sprechi. Anche la sostenibilità è un tema centrale, con l’introduzione di bicchieri e palette compostabili e macchine a basso consumo energetico.
Domande frequenti sui distributori automatici
Quanto si può guadagnare con i distributori automatici?
Il guadagno dipende da molti fattori: la posizione del distributore (un luogo di grande passaggio come una stazione o un ospedale è più redditizio di un piccolo ufficio), il prezzo dei prodotti e i costi di gestione. Un singolo distributore ben posizionato può generare un profitto netto di qualche centinaio di euro al mese.
Dove conviene installare un distributore automatico?
Le location migliori sono quelle con un alto e costante flusso di persone: uffici con molti dipendenti, scuole, università, ospedali, palestre, stazioni, aeroporti e centri commerciali.
È un’attività che richiede molto tempo?
La gestione ordinaria consiste principalmente nel rifornire i prodotti e ritirare l’incasso. Un’attività con poche macchine può essere gestita come secondo lavoro. La gestione di un parco macchine più grande o di un negozio H24 richiede un impegno a tempo pieno.Fonte foto: Ishigaki Island Blue Sky Vending – Free photo on Pixabay