Dopo il periodo della pandemia e la sua leggera ripresa, negli ultimi tempi l’andamento dei prezzi delle case è un tema di grande rilevanza e fonte di importanti preoccupazioni.
Le compravendite degli immobili residenziali e i prezzi in calo, non sono più solamente un’ipotesi, rappresentano la realtà secondo i dati rilevati dall’Istat.
L’italia, come molte altre economie globali, sta affrontando sfide significative dovute all’attuale aumento dell’inflazione. Questo incremento dei prezzi, sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie italiane e ha un impatto diretto sul mercato immobiliare.
Aumenti dei prezzi costanti e sostenuti stanno rendendo più difficile per le famiglie mantenere il loro tenore di vita. Questo, ha portato ad un aumento delle spese quotidiane, specialmente per beni essenziali come generi alimentari e carburante, riducendo la capacità delle famiglie di allocare risorse per altre necessità.
L’attuale scenario economico è ulteriormente fortemente influenzato dai continui aumenti dei tassi d’interesse dei mutui, in particolare con l’ultimo rialzo al 4,5% da parte della Banca Centrale Europea (BCE).
L’aumento dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) per contrastare l’inflazione è una misura comune adottata dalle banche centrali quando cercano di mantenere stabili i prezzi e prevenire un’accelerazione dell’inflazione.
L’obiettivo della BCE è di controllare l’inflazione e stabilizzarla a un livello moderato, anche se il percorso verso il raggiungimento di questo obiettivo può comportare misure di politica monetaria che influenzano direttamente i mercati finanziari e le condizioni economiche.
Il contesto descritto, caratterizzato da continui rialzi dei tassi di interesse, diminuzione del credito e della liquidità, e l’aumento del costo dell’energia, ha chiare implicazioni sull’economia e sul mercato.
Con tassi più alti, le rate dei mutui stanno aumentando, rendendo l’acquisto di una casa più oneroso. Questo porta ad una contrazione della domanda e influisce negativamente sulla valutazione immobile delle case nel mercato immobiliare.
L’aumento dei tassi d’interesse ha un impatto significativo sulle imprese e sulle famiglie, con notevoli conseguenze sull’accesso al credito, sulle spese quotidiane e sulla domanda dei beni durevoli.
Le famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile, in questo contesto, si trovano ad essere particolarmente vulnerabili agli aumenti dei tassi d’interesse.
Questa situazione di continua incertezza influenza notevolmente le intenzioni degli italiani nella decisione di acquistare immobili e nella richiesta di mutui alle banche.
La relazione tra i tassi d’interesse dei mutui e i prezzi degli immobili. I valori proseguono in maniera inversamente proporzionale: se i tassi di interesse scendono le case aumentano nel valore, invece se i tassi d’interesse salgono, e questo caso rappresenta il contesto attuale, il valore degli immobili scende.
Solamente il 17% delle famiglie italiane non ha la necessità di richiedere un mutuo, perciò è chiaro che gli italiani siano effettivamente dipendenti dalla richiesta di mutuo nel caso di acquisto casa.
In questo momento così fragile, la conseguenza è una riduzione delle richieste di mutuo da parte delle famiglie italiane.
Motivo per il quale, il mercato delle locazioni è in crescita: le famiglie preferiscono affittare anziché acquistare in questo contesto di incertezza economica.
Secondo l’ISTAT, però, tra aprile e giugno 2023 le vendite delle case sono scese del 16% in Italia.
Ma nel secondo trimestre del 2023, i prezzi di valutazione immobile hanno subito una leggera salita rispetto al trimestre precedente, registrando da +2% a +2,5%). Rallentano a Nord-Est, nel Centro e al Sud come nelle isole.
Il mercato immobiliare italiano del 2024, suggerisce un quadro di mercato ugualmente preoccupante, che riflette l’impatto di molteplici fattori economici e finanziari, tra cui l’inflazione e gli sbilanci tra domanda e offerta. Il contesto dominato da incertezza frenerà gli investimenti.