Presentato nel Rione Sanità “Tessuti Umani”, il nuovo progetto artistico e partecipativo di Rosaria Corcione a sostegno dell’ambiente.
Lunedì 16 giugno, alle ore 18.00, l’Acquedotto Augusteo del Serino, nel cuore del Rione Sanità, ha ospitato la presentazione di Tessuti Umani, un progetto artistico che punta a sensibilizzare la comunità sulla crisi ecologica e sull’inquinamento da microplastiche, dimostrando al contempo come l’arte possa restituire bellezza a partire dal rifiuto.
Ideato da Rosaria Corcione, a cura di Valentina Rippa e con la direzione artistica e organizzativa di Luisa Corcione, il progetto si inserisce tra le iniziative del programma Visioni contemporanee, promosso e finanziato dal Comune di Napoli, e segna l’avvio di un percorso che coniuga arte contemporanea, sostenibilità ambientale e partecipazione collettiva.
Alla presentazione di Tessuti Umani hanno preso parte, oltre all’artista e alla curatrice, l’attivista Angelica De Vito e le associazioni Aqua Augusta Tuenda e maDre.
Prima fase del progetto: una call to action per la mostra di ottobre e l’attivazione di una rete di punti di raccolta
Alla presentazione di Tessuti umani l’artista ha dato l’avvio a una call to action rivolta all’intera cittadinanza per una maxi raccolta di etichette di bottiglie in plastica che verranno trasformate, attraverso laboratori artistici dedicati, in materiali utili alla realizzazione di una installazione collettiva. L’esposizione sarà inaugurata a ottobre proprio negli spazi dell’Acquedotto Augusteo del Serino, al termine dell’intero processo creativo condiviso.
A favorire la partecipazione cittadina una rete di punti di raccolta diffusi in tutta la città, tra cui: sedi istituzionali, teatri, ristoranti, boutique e studi privati che ospiteranno appositi box per la raccolta delle etichette, accompagnate da note informative, che documenteranno passo per passo il processo di trasformazione in atto.
Tra i punti di raccolta attivi: il Teatro Bellini, il Teatro Mercadante, Sala Assoli, il Circolo Nautico Posillipo, Napoli Opera House, Officine San Carlo, Pizzeria Antonio Sorbillo, Ristorante al 53, Tentacoli Boutique, Biscotteria Tre Gufetti sul Comò, Travis Peiron Studio Medico e la sede del Comune di Bacoli.
Il progetto gode inoltre del sostegno di numerose realtà radicate nel territorio.
Tra queste: l’associazione Acqua Augusta, che si occupa della valorizzazione dell’Acquedotto Augusteo del Serino; Sanitansamble, orchestra giovanile del quartiere Sanità; l’associazione Tuenda, impegnata nella tutela del patrimonio ambientale e artistico; l’associazione maDre, attiva nella lotta alle microplastiche; Mach Power Italy Srl, specializzata in tecnologie immersive; e Up Side Production, che curerà la documentazione video dell’intero progetto. Mentre l’artista Marco Vidino realizzerà un’installazione sonora interattiva.
Tessuti Umani, un progetto inclusivo e accessibile
Il progetto gode del patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della collaborazione di Marevivo. Questa iniziativa, oltre a sensibilizzare sul tema ambientale, vuole attivare una riflessione più ampia sulla necessità di fare rete e sul ruolo dell’arte nella costruzione di legami sociali e nella valorizzazione dei beni comuni.
Un’occasione imperdibile per ripensare la città e la relazione tra individui, ambiente e bellezza, a partire da un piccolo gesto collettivo: raccogliere, trasformare, creare.
Fonte immagini: Ufficio Stampa