Il mondo della moda è stato scosso da diverse notizie inaspettate in questi primi mesi del 2025. Da Donatella Versace che abbandona la direzione della maison dopo quasi 30 anni di attività, a Denma (Balenciaga) che prende il posto di Sabato De Sarno, a Gucci dopo un brevissimo mandato di quest’ultimo. E poi ancora Jonathan Anderson che lascia la direzione creativa di Loewe dopo undici anni di grandi successi. Subito dopo la notizia sono partiti numerosi rumors sul web su quale potesse essere la prossima tappa della carriera di Anderson. La notizia ufficiale è arrivata il 17 aprile: Jonathan Anderson succederà a Kim Jones (che aveva lasciato la maison a gennaio) come nuovo direttore creativo di Dior Homme. Il debutto sarà il 27 giugno 2025 quando presenterà la sua prima collezione durante la Paris Fashion Week.
Scopriamo chi è Jonathan Anderson, dalle origini fino alla direzione di Loewe
Considerato uno dei designer più influenti della moda contemporanea, Jonathan Anderson nasce nel nord dell’Irlanda e scopre l’amore per il design da adolescente. A 18 anni si trasferisce negli Stati Uniti per diventare attore, studiando alla Juilliard di New York e allo Studio Theatre di Washington. Durante gli studi di recitazione, però, si rende conto che la sua vera passione è il design dei costumi di scena. Per questo motivo si trasferisce a Londra e nel 2005 si laurea in moda maschile al London College of Fashion. La sua carriera nella moda inizia nel campo della fotografia: diventa visual merchandiser per Prada, lavorando insieme a Manuela Pavesi, icona di Vogue Italia scomparsa nel 2015. Nel 2008 fonda il suo marchio JW Anderson, all’inizio esclusivamente maschile, apprezzato molto dalla critica: qualche anno dopo grazie alla British Fashion Council organizza la sua prima sfilata alla London Fashion Week, attirando l’attenzione del mondo intero. L’incarico di direttore creativo della casa di moda spagnola Loewe arriva nel 2013: Jonathan Anderson riesce sin da subito a rinnovare radicalmente l’estetica della maison, rendendola più fresca e attuale. Prima di Loewe lo stilista aveva poca esperienza con la moda femminile, in quanto nei primi anni del suo marchio si occupava sporadicamente del womenswear.
Le collaborazioni di successo dello stilista
Oltre alla gestione di Loewe e di JW Anderson, lo stilista collabora dal 2017 con Uniqlo, anno in cui venne lanciata una collezione di 33 capi ispirata allo stile tradizionale britannico. Da allora le collezioni JW Anderson x Uniqlo escono generalmente due volte l’anno: una per la primavera/estate e una per l’autunno/inverno. Questa partnership si distingue come una delle più riuscite tra uno stilista di alta moda e un marchio di abbigliamento con prezzi accessibili. Un’altra collaborazione di successo di Jonathan Anderson è quella con il regista italiano Luca Guadagnino. Lo stilista ha curato tutti i costumi del film Challengers: dai kit da tennis alla famosa t-shirt con la scritta I told ya indossata da Zendaya e molto apprezzata dai fan del film. Oltre al lavoro da costumista, Anderson si è anche occupato del guardaroba di Guadagnino e delle star del film durante il tour promozionale in giro per il mondo. La collaborazione tra i due è stata così efficace che lo stilista si è occupato anche dell’ultimo film uscito del regista italiano, Queer.

Lo stile distintivo di Jonathan Anderson
Lo stilista nordirlandese è noto per il suo stile eclettico che gioca con i codici della moda e gli stereotipi di genere. Anderson è tra gli stilisti contemporanei che sperimentano con una moda genderless: le silhouette e i capi non guardano più alle categorie tradizionali del maschile e del femminile, ma propongono un’estetica fluida. Gli abiti non si adattano al genere biologico, bensì all’identità e all’espressione personale; un altro esponente della moda genderless è indubbiamente Alessandro Michele. La caratteristica chiave dell’estetica di Anderson è senza dubbio la sperimentazione, anche nelle forme e nei volumi. Lo stilista ama stravolgere le vestibilità tradizionali, proponendo spesso degli abiti dai volumi esasperati e quasi scultorei, come per esempio la collezione P/E di Loewe del 2023 completamente dedicata al fiore della pianta tropicale Anthurium. Quello che è certo è che con Jonathan Anderson a Dior Homme possiamo aspettarci ciò che è accaduto undici anni fa con Loewe: una vera rivoluzione creativa.
Fonte immagine: screen dall’ intervista di The Business of Fashion, YouTube