5 serie TV che non sono come sembrano

4 serie che non sono come sembrano

Spesso, quando iniziamo una serie TV o un nuovo anime, ci formiamo un’idea precisa basandoci sul titolo e sulle prime immagini. A volte le aspettative vengono confermate, ma in altri casi alcuni titoli possono trarre in inganno anche lo spettatore più esperto, rivelando una profondità inaspettata. Ecco 5 serie, disponibili su piattaforme come Netflix, che sono molto più di quello che sembrano a un primo sguardo.

Serie TV Perché non è come sembra
Non ho mai… Sembra un teen drama, ma è un dramedy sull’elaborazione del lutto e l’identità culturale.
Brooklyn Nine-Nine Sembra un poliziesco, ma è una sitcom corale sui legami umani e la decostruzione degli stereotipi.
La via del grembiule Sembra un anime sulla yakuza, ma è una commedia “slice of life” basata su esilaranti malintesi domestici.
One-Punch Man Sembra uno shōnen di combattimento, ma è una satira del genere supereroistico e dei suoi cliché.
BoJack Horseman Sembra un cartone comico, ma è un profondo dramma psicologico sulla depressione e la dipendenza.

1. Non ho mai… (Never have I ever)

Questa serie sembra una classica commedia adolescenziale, ma si rivela un racconto profondo e divertente. Creata da Mindy Kaling, la storia di Devi Vishwakumar (Maitreyi Ramakrishnan) va oltre i drammi scolastici. La serie esplora con delicatezza temi come l’elaborazione del lutto, il percorso di terapia psicologica e il complesso rapporto con le proprie origini culturali. Anche i personaggi adulti, come la madre Nalini, hanno archi narrativi ben sviluppati che toccano la disparità di genere sul lavoro e le difficoltà dell’essere genitore. Il tutto è narrato da una voce fuori campo ironica che mantiene il tono leggero anche nei momenti più seri.

2. Brooklyn Nine-Nine

Brooklyn Nine-Nine si presenta come un poliziesco ambientato nel 99º distretto di New York, ma in realtà è una delle migliori sitcom corali degli ultimi anni. Invece di detective tormentati e scene d’azione esagerate, troviamo un gruppo di personaggi adorabilmente imperfetti. Il protagonista, Jake Peralta, è un detective brillante ma infantile, la cui ossessione per Die Hard è una gag ricorrente. Pur essendo una commedia, la serie affronta con intelligenza argomenti importanti come la discriminazione e la ridefinizione dei ruoli di genere, il tutto all’interno di un’atmosfera positiva e incentrata sull’amicizia.

3. La via del grembiule – Lo yakuza casalingo

Questo anime sovverte ogni aspettativa legata alla parola yakuza. Il protagonista, Tatsu “l’Immortale”, è un ex boss della mafia che ha abbandonato la vita criminale per diventare un casalingo a tempo pieno. La comicità della serie nasce dal contrasto tra il suo aspetto minaccioso e il suo linguaggio da malavitoso, applicati a compiti quotidiani come fare la spesa o preparare il pranzo. Ogni episodio è costruito su un esilarante malinteso, dove le sue intenzioni pacifiche vengono costantemente interpretate come minacce criminali.

4. One-Punch Man

Il titolo di questa serie animata potrebbe far pensare a un classico shōnen, ma le cose non sono come sembrano. Il protagonista, Saitama, è un eroe che ha raggiunto una forza tale da sconfiggere qualsiasi nemico con un solo pugno. Questa onnipotenza, invece di essere esaltante, lo rende apatico e annoiato. La serie è un’accurata parodia dei cliché del genere supereroistico: dagli allenamenti estenuanti agli avversari invincibili, fino alle tragiche backstory. È un anime che riesce a divertire e a far riflettere sulla natura stessa dell’essere un eroe.

5. BoJack Horseman

A prima vista, BoJack Horseman sembra un semplice cartone animato per adulti, con un mondo popolato da animali parlanti e battute taglienti su Hollywood. Questa apparenza nasconde una delle esplorazioni più oneste e strazianti della depressione, della dipendenza e del trauma mai viste in televisione. La serie segue la storia di un cavallo antropomorfo, ex star di una sitcom degli anni ’90, mentre naviga tra l’autodistruzione e la ricerca di un significato. Dietro la satira e l’umorismo surreale, si cela un dramma psicologico di rara potenza, in grado di lasciare un segno profondo nello spettatore.

Fonte immagine: Pixabay

Articolo aggiornato il: 29/09/2025

 

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A proposito di De Rosa Sara

Studentessa laureanda dell'Università di Napoli "L'Orientale".

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