Arrival: il potere del linguaggio

Arrival: il potere del linguaggio

Arrival e Denis Villeneuve

Arrival è un film di fantascienza del 2016 diretto dal regista canadese Denis Villeneuve, basato sul racconto ‘’Storia della tua vita’’, tratto dall’antologia di racconti di Ted Chang ‘’Stories of Your Life and Others’’. Interpretato da Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker, Arrival racconta la storia di una linguista reclutata dall’esercito americano per comunicare con gli alieni giunti sulla Terra. Il successo del film ha ulteriormente consolidato la reputazione di Villeneuve come maestro di un ‘’cinema riflessivo’’ e visivamente bello, ottenendo numerosi premi, tra cui otto nomination agli Oscar e l’Oscar per il miglior montaggio sonoro.

La poetica di Denis Villeneuve è caratterizzata da un approccio visivo e narrativo estremamente preciso e da una forte attenzione ai dettagli. I suoi film esplorano spesso temi profondi e complessi come l’identità, la memoria e la percezione attraverso narrazioni strutturate e visivamente potenti. Uno dei tratti distintivi della poetica di Villeneuve è la sua capacità di creare atmosfere suggestive ed evocare forti emozioni negli spettatori; nel caso di Arrival, Villeneuve utilizza l’ambiente freddo e alieno di un’astronave per creare un senso di tensione e mistero. Nella realizzazione di questa atmosfera cupa, anche la fotografia e la colonna sonora del film (realizzata dal compositore Jóhann Jóhannsson) contribuiscono a creare un’atmosfera surreale e onirica che pervade l’intera narrazione. Un altro aspetto importante della poetica di Villeneuve è anche la sua capacità di dirigere gli attori attraverso la creazione di personaggi complessi e tridimensionali: in Arrival, Amy Adams interpreta il personaggio di Louise Banks con grande sottigliezza e profondità, permettendo allo spettatore di essere emotivamente coinvolto nella storia e nell’importanza della sua missione.

Il potere del linguaggio in Arrival

Denis Villeneuve esplora in Arrival diversi temi filosofici, tra cui la percezione, la conoscenza, la comunicazione, il rapporto tra tempo e memoria e la questione di come la conoscenza del futuro possa influenzare il nostro presente e cambiare il nostro modo di vedere le cose. È una filosofia quindi che si concentra principalmente nel comprendere il ‘’diverso’’ attraverso la comunicazione e la comprensione reciproca. La protagonista Louise Banks, interpretata da Amy Adams, sperimenta quindi sulla sua pelle come la conoscenza del futuro possa influenzare le nostre azioni e le nostre scelte. Louise, nel suo essere linguista, sa come il linguaggio e la percezione siano strettamente correlati e come la comprensione di lingue diverse ampli la nostra conoscenza del mondo e dei suoi abitanti.

Tra i temi precedentemente citati, il potere del linguaggio è uno dei temi principali in Arrival. Louise e il suo team, si avvicinano agli alieni attraverso un grande schermo trasparente chiamato ‘’barriera linguistica’’, che separa i due mondi, e iniziano a comunicare attraverso una serie di simboli circolari scritti dagli alieni. La lingua degli alieni è completamente incomprensibile per gli esseri umani; quindi, la comunicazione tra i due mondi avviene attraverso un processo di traduzione e interpretazione. Louise utilizza un metodo noto come “Teoria ipotetica della conoscenza“, che comprende la struttura più profonda del linguaggio e trova il significato dall’osservazione e dall’esperienza. Con questo approccio, Louise e i suoi colleghi riescono a decifrare il linguaggio degli alieni e a stabilire un dialogo significativo. La comunicazione tra i due mondi non è sempre semplice e senza intoppi, poiché ci sono diversi fattori che influiscono sulla comprensione reciproca. Le barriere linguistiche e culturali, le differenze di percezione e di prospettiva e la presenza di informazioni nascoste o ambigue creano quindi difficoltà nella comunicazione. Nonostante le difficoltà di comunicazione, la protagonista riesce comunque a superare queste barriere grazie all’empatia e alla capacità di mettersi nei panni dell’alieno, oltre che all’ascolto e all’osservazione attiva.

La figura di Amy Adams è quindi essenziale nel film, in quanto lei svolge il ruolo di comunicare con gli alieni arrivati sulla Terra e attraverso il suo lavoro, scopre che il linguaggio può influenzare il modo in cui pensiamo e percepiamo il mondo. Amy scopre che il ‘’linguaggio alieno’’, non si basa sulla linearità del tempo e della grammatica come il linguaggio umano, ma sulla comprensione di ogni evento come ‘’esperienza globale’’. Grazie a questa comprensione, è in grado di decifrare i messaggi alieni e di stabilire un dialogo significativo. Il personaggio di Louise non è solo la chiave per comprendere due mondi comunicativi diversi, ma rappresenta anche la complessità del processo di traduzione e interpretazione. Louise e la sua squadra, devono superare le difficoltà legate alla comprensione di una lingua straniera, come la mancanza di punti di riferimento culturali e l’ambiguità dei simboli utilizzati. L’attenzione alle sfumature della lingua e alle sue connotazioni culturali e sociali può quindi aiutare a superare queste difficoltà e a trovare un terreno comune per la comunicazione e la comprensione reciproca.

Quali sono le teorie linguistiche su cui è incentrato Arrival?

  • Relatività linguistica: è una teoria teorizzata da Sapir-Whorf durante gli anni del 900, secondo cui il linguaggio influenza la percezione e la comprensione del mondo da parte dei parlanti e che la struttura e la grammatica del linguaggio modellano il modo in cui le persone pensano. Nel film, questa teoria si esprime nell’idea che la comprensione della lingua aliena cambi la percezione del tempo di Louise di vivere le sue esperienze.
  • Teoria dell’ipotesi della conoscenza: teoria secondo cui la conoscenza del linguaggio si basa sull’esperienza e che la comprensione del linguaggio richiede l’identificazione di modelli inerenti al linguaggio. Nel film, questa teoria è espressa attraverso il lavoro di Louise e del suo gruppo, che utilizzano l’osservazione e l’esperienza per decifrare le lingue aliene.
  • Teoria della struttura profonda del linguaggio: teorizzata dal linguista Noam Chomsky durante gli anni 60 del 900 che suggerisce che il significato di una frase dipende dalla sua ‘’struttura profonda’’, cioè dalle sue regole grammaticali e nel film, questa teoria viene rappresentata attraverso il lavoro di Louise e del suo team, in quanto essi cercano di decifrare il significato dei simboli alieni comprendendo la loro struttura profonda.

Fonte immagine in evidenza: Dal film ”Arrival” Wikipedia

A proposito di Martina Barone

Laureata in Lingue e Culture Comparate presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale. Appassionata di cultura giapponese, letteratura, arte, teatro e cinematografia.

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