Ci sarà un sequel di Coraline? Scopriamolo insieme

Ci sarà un sequel di Coraline? Scopriamolo insieme

Coraline e la porta magica è un film d’animazione horror in stop-motion del 2009, tratto dal romanzo horror fantasy di Neil Gaiman, intitolato Coraline, e prodotto dallo studio d’animazione statunitense, LAIKA Studios. Il lungometraggio in questione ha ottenuto la nomina all’Oscar nella categoria miglior film d’animazione nell’anno 2010. La domanda che tormenta da anni i fan sfegatati è: ci sarà un sequel di Coraline e la porta magica? La risposta è no. Nonostante il film abbia riscosso un gran successo ed incassato il doppio rispetto al budget speso, il CEO della casa produttrice LAIKA Studios, Travis Knight, ritiene inopportuno un sequel di Coraline. Egli sostiene che un eventuale sequel di Coraline possa solo rovinare il primo capolavoro, essendo di per sé un film già concluso. Inoltre, lo stesso scrittore del romanzo, Neil Gaiman, è in disaccordo sulla stesura di un sequel di Coraline.  

Coraline e la porta magica: la trama – completa –  del successo

Ma adesso addentriamoci nella trama di questo classico del stop-motion! Cos’è che ha lasciato in sospeso i fan, tanto da desiderare un sequel di Coraline? Coraline Jones è una ragazzina appena trasferitasi con la sua famiglia in una nuova casa, chiamata Pink Palace. I suo genitori non le prestano molta attenzione, essendo impegnati con il lavoro e il trasloco, così lei comincia ad esplorare ogni meandro della casa e del nuovo posto, in cui è venuta ad abitare. Incontra i suoi vicini di casa stravaganti, come Mr. Bobinsky, proprietario di un circo di topi ballerini; Miss Spink e Miss Forcible due vecchie attrici teatrali, ormai in pensione. Poi, conosce Wybie, uno strambo ragazzino, che se ne va in giro con una maschera spaventosa e il suo gatto nero. La nonna di Wybie ha proibito al suo nipotino di avvicinarsi al Pink Palace, poiché quando era bambina, sua sorella gemella era scomparsa proprio lì. Lo stesso Wybie, un giorno, regala a Coraline una bambola identica a lei, dicendole di averla trovata nel baule della nonna, inconsapevoli che quel pupazzo sarà la spia della megera.

Un giorno, esplorando l’appartamento, Coraline scopre una piccola porta murata, che durante la notte diventa un tunnel che la porta in una casa uguale alla sua, ma più bella e colorata. In cucina si imbatte nei doppelgänger dei suoi genitori, ma con dei bottoni cuciti al posto degli occhi, che la viziano e riempiono di attenzioni. Dopo essere andata a letto, Coraline si risveglia il mattino seguente nella sua vera dimensione, come se tutto fosse stato frutto di un sogno. La notte successiva Coraline ritorna nell’altro mondo e l’altra madre e l’altro padre le mostrano le meraviglie di questa dimensione. Scopre anche l’esistenza di persone identiche ai suoi vicini, ma migliori in tutto; ciò che però lei nota è che tutti indossano dei bottoni al posto degli occhi. L’unico personaggio senza bottoni è il gatto nero di Wybie, che nell’altro mondo è anche in grado di parlare.

Una sera l’altra madre propone a Coraline di restare per sempre lì con lei, a patto di farsi cucire anche lei dei bottoni al posto degli occhi. La ragazzina rifiuta e, terrorizzata, tenta di fuggire, ma più si allontana dalla casa, più il mondo attorno a lei svanisce, trovandosi a camminare in uno spazio vuoto. Il gatto le rivela che è un mondo fittizio che l’altra madre ha costruito per lei per convincerla a restare con lei per sempre. Quando Coraline rientra in casa, cerca di scappare dalla porticina, ma questo manda su tutte le furie l’altra madre, che assume le sue vere sembianze, trasformandosi in una megera e rinchiudendo Coraline in uno specchio. Qui incontrerà le anime di tre ragazzini, tra cui la sorella gemella della nonna di Wybie, che si erano fatti abbindolare dalle attenzioni della beldam. Le rivelano che l’altra madre è un mostro che si nutre delle anime dei bambini, cucendo i bottoni al posto dei loro occhi e le chiedono di trovare i loro occhi per poter essere liberati.

Molti fan si sono rivelati entusiasti anche all’idea di un sequel di Coraline dal punto di vista della megera, dando più spazio alla sua storia.

Nel frattempo, Coraline riesce a tornare nel mondo reale, ma si accorge che i suoi genitori sono scomparsi e capisce che sono stati rapiti dall’altra madre. Così, Coraline si fa coraggio e la affronta per liberare i propri genitori e trovare gli occhi dei bambini fantasma, proponendole di fare una sorta di caccia al tesoro: se riuscirà a trovare sia gli occhi dei bambini che i suoi genitori, lei dovrà lasciare in pace per sempre Coraline e i suoi cari; in caso contrario, Coraline dovrà restare per sempre con lei. Con l’aiuto di un amuleto donatole da Miss Spink e Miss Forcible, Coraline riesce a trovare gli occhi dei bambini. La megera, però, non ha affatto intenzione di rispettare il patto, ma Coraline riesce a distrarla e a fuggire. Nonostante, la mano fatta di aghi riesce ad attraversare il portale e la insegue per rubarle la chiave della porticina, grazie all’aiuto del vero Wybie, Coraline riesce a distruggere la mano con una grossa pietra e insieme gettano i suoi pezzi e la chiave in un pozzo molto profondo.

L’incubo sembra finalmente finito, le anime dei bambini sono state liberate e i suoi genitori sono tornati dalla loro bambina. Ora, Coraline ha imparato ad apprezzare ciò che ha e a fare attenzione a ciò che desidera, perché talvolta i desideri possono essere deleteri. Il film si chiude con un allegro incontro tra la famiglia di Coraline e tutti i suoi vicini di casa, compresi Wybie e sua nonna, nel giardino del Pink Palace. Questo lieto fine sembrerebbe rendere inutile un sequel di Coraline, ma la panoramica finale del giardino lascia un’aura di mistero, in quanto le piante ritraggono il volto di Coraline, proprio come nel mondo creato per lei dalla megera.

Probabilmente, ciò che tutti vogliono è che un eventuale sequel di Coraline possa rispondere a tutte le domande lasciate in sospeso dal primo film. Come, ad esempio: chi ci dice che Coraline sia stata realmente salvata? E se il mondo che vediamo alla fine del film fosse semplicemente un’altra creazione della beldam? Tuttavia, svelare questi misteri in un sequel di Coraline, rischierebbe di far perdere quell’aura magica che si cela dietro il film di Coraline.

Nonostante non è previsto alcun sequel di Coraline c’è una consolazione per tutti i fan (e non solo): nel Museum of Pop Culture di Seattle, la casa di produzione ha allestito un’esibizione dei retroscena di Coraline

Fonte immagine in evidenza: pagina twitter ufficiale di LAIKA Studios

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