Dating House di Mocciola e Sommaripa a Palazzo Venezia

Dating House

Dating House, il nuovo corto di Antonio Mocciola e Diego Sommaripa, è stato presentato in anteprima a Palazzo Venezia a Napoli.

La Villa Pompeiana di Palazzo Venezia a Napoli si è abituata alla presenza di Antonio Mocciola e Diego Sommaripa, rispettivamente sceneggiatore e regista che da un po’ di tempo a questa parte presentano nel quattrocentesco edificio i loro lavori, prima che essi prendano il largo nel tentativo di conquistare un po’ di premi italiani e internazionali. Stavolta è il turno di Dating House, presentato il 20 maggio nella familiare cornice della Villa Pompeiana.

Dating House, anteprima a Palazzo Venezia

Il corto segue la storia di un gestore di una casa di appuntamenti e di uno studente universitario, quest’ultimo in conflitto con il padre per via della sua omosessualità.

Scandita dallo scorrere della sabbia all’interno di una clessidra, la vicenda che vede coinvolti i due protagonisti indaga sulla necessità dell’inibizione soppressa dalle persone, costrette a reggere il peso di un’autorità soffocante come quella del nucleo familiare. Notevole è il fatto che nella famiglia del protagonista, interpretato da Luigi Shika, manchi una presenza femminile che faccia da contraltare alle posizioni omofobe del padre, interpretato da Peppe Celentano, convinto che l’unica visione accettabile sia quella di un uomo machista e privo di debolezze dell’animo e della carne. 

Diversa è invece la situazione del gestore della dating house, interpretato proprio da Diego Sommaripa. Un uomo costretto a sostare a una realtà dove sono le donne a dettare legge, compromettendo il suo rapporto con l’altro sesso al punto tale da cercare nuovi stimoli nella storia con il giovane. 

Sommaripa e Mocciola hanno raccontato dell’entusiasmo formatosi attorno al progetto. Il primo non ha nascosto le difficoltà di lavorare in un ambito diverso da quello di provenienza, il teatro, ma il prezioso contributo di Mocciola e il coinvolgimento di tante personalità quali il maestro Gianluigi Capasso per le musiche e dell’attore teatrale Peppe Celentano hanno fatto da ossatura per questo Dating House che dai confini di Palazzo Venezia si appresta a viaggiare lungo l’Italia e l’Europa tra i vari festival e rassegne.

Non possiamo che augurare il meglio ad Antonio Mocciola e Diego Sommaripa, nonché al loro nuovo “figlio” che è questo corto.

 

Immagine di copertina: ufficio stampa

 

Altri articoli da non perdere
La notte degli Oscar 2024, un’edizione senza sorprese!
La notte degli Oscar 2024 Locandina

La notte degli Oscar è finalmente arrivata ed è passata, superando un anno difficile. Dopo gli scioperi e gli accordi, Scopri di più

Asakusa Kid, la vita di Takeshi Kitano | Recensione
Asakusa Kid, la vita di Takeshi Kita | Recensione

Tutti conoscono Takeshi Kitano, uno dei più grandi attori e registi contemporanei provenienti dal Giappone. Egli è stato il pioniere Scopri di più

La serie tv CHiPs: la nascita del poliziesco sul piccolo schermo
La serie tv CHiPs: la nascita del poliziesco sul piccolo schermo

La moda delle serie tv ha cominciato a guadagnare popolarità durante gli ultimi anni, anche per via dei numerosi servizi Scopri di più

Le migliori serie analoghe a quelle Netflix

Vent’anni fa nasceva un servizio di noleggio postale di DVD, di nome Netflix, lo stesso che ad oggi rappresenta una Scopri di più

When They See Us | Recensione
When They See us | Recensione

Tratta da un reale storia di cronaca, la miniserie When They See Us, prodotta da Netflix, presenta un nucleo tematico, Scopri di più

Asunta: la serie true crime della famiglia Basterra

La nuova serie di Netflix campione di ascolti Uscita il 26 aprile in Italia, in contemporanea con la Spagna, Asunta Scopri di più

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

Vedi tutti gli articoli di Ciro Gianluigi Barbato

Commenta