Drink Masters: l’arte in un cocktail | Recensione

Drink Masters: l'arte in un cocktail | Recensione

Drink Masters: l’arte in un cocktail è un talent show prodotto e pubblicato da Netflix. È composto di 10 episodi, in ognuno dei quali i partecipanti si sfidano a gare di cocktail professionali ed eccezionali. La selezione dei possibili drink masters è stata molto precisa e accurata. L’obiettivo era cercare di dare all’intero programma una forma eterogenea, dovuta alle diverse caratteristiche professionali di ogni concorrente.

Il format di gara è quello classico, a cui siamo ormai abituati dai tanti talent show competitivi di cucina, quali Masterchef, Bake Off, e altri. In ogni puntata ci sono mini prove di introduzione e vere e proprie sfide in cui il peggiore viene eliminato. Non mancano colpi di scena di tanto in tanto per rendere il filo conduttore della stagione più incalzante. Nella prima puntata, ad esempio, c’è un rischio di morte a discapito dei giudici.

Questa prima stagione, condotta da Tone Bell e con una giuria composta da Frankie Solarik e Julie Reiner (tra i migliori mixologi del mondo), ha avuto un discreto successo. È stato sicuramente grazie alla varietà delle prove, che hanno dato la possibilità ai concorrenti di presentare drink stravaganti, particolari, artistici, scenici. Il problema di Drink Masters è che, tolti i drink, sembra essere lo stesso format di competizione visto e rivisto in tutte le forme, culinarie e non. Per questo fatica ad avere un proprio spazio di fama. È sicuramente un ottimo programma per passare il tempo e da avere di compagnia durante serate in cui non si ha voglia di guardare qualcosa che sia impegnativo. Risponde a tutte le esigenze degli appassionati di talent e programmi di cucina e di chi è adora il mondo dei drink, dei cocktail e l’arte della mixologia.

Ogni episodio di Drink Masters inscena per filo e per segno differenti ambienti, che fanno riferimento ai tipici e particolari bar della cultura dell’alta ristorazione. Possiamo vedere infatti come i concorrenti lavorano e creano in un vero e proprio Speakeasy, o come si destreggiano accompagnati dall’arte pasticcera.

La domanda piú gettonata, quando si tratta di questi show, é sempre: “Ma i concorrenti, finito il programma, che fine fanno?” la risposta, piú o meno, é quasi sempre la stessa. I bartender di questa serie hanno percorso diverse strade. C’é chi ha continuato il proprio lavoro in locali, in aziende di alcolici. C’é chi ha deciso di vivere questa passione, anche a livello professionale, come tale e di dedicarsi ad altri lavori. Sempre nel mondo della ristorazione ma sul piano business o di management.

Tutto sommato Drink Masters é una bella serie, che ci permette di viaggiare con la fantasia. Vedere come tutti realizzano drink strepitosi con tanta maestria é uno spettacolo per gli occhi, in primis. Possiamo immaginare di assaggiarli e assaporarli, cercando di indovinare il loro sapore.

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