Elisa e Marcela, la vera storia del film Netlix

Elisa e Marcela, la vera storia del film Netflix

«Nel 1901 in Spagna, Elisa Sánchez Loriga finge di essere un uomo per poter sposare Marcela Gracia Ibeas, la donna che ama. Basato su una storia vera»: questo l’incipit che troviamo sulla piattaforma streaming Netflix del film Elisa e Marcela, diretto da Isabel Coixet.
Scopriamo insieme la commovente storia della prima unione gay in Spagna.

Le due ragazze si conoscono nel 1885 nella cittadina di La Coruña, dove Elisa lavorava già come insegnante, mentre Marcela si stava formando per diventarlo.
Inizialmente unite dalla sola professione, pian piano iniziano a scoprire di provare qualcosa di più forte l’una per l’altra, qualcosa che però era allo stesso tempo spaventoso e molto pericoloso.
La paura di essere scoperte e perseguite dalla legge, o ancor peggio uccise, diventa ancor più concreta quando il padre di Marcela decide di mandarla a Madrid per completare gli studi e, soprattutto, per allontanarla da quella relazione così sbagliata agli occhi di tutti.
Passano i mesi e Marcela, terminati gli studi, torna a casa dove rincontra non solo Elisa, ma anche quei sentimenti che in realtà non erano mai stati persi. Per tutti quei mesi entrambe le ragazze -Marcela di soli 18 anni e Elisa di 23- avevano continuato a pensare l’una all’altra e nemmeno la distanza era stata capace di separarle.
Nonostante quella relazione così strana e ambigua continuasse ad attirare le attenzioni indesiderate di così tante persone, Elisa e Marcela decideranno di vivere insieme, cambiando molto spesso località durante i loro 10 anni di convivenza, sino ad arrivare all’anno del matrimonio, il 1901.

Ovviamente quando parliamo di matrimonio non possiamo aspettarci che la funzione sia avvenuta in maniera totalmente legale e cristallina, data la componente storica e sociale del XIX Secolo. Per questo motivo, le due innamorate architettano il piano perfetto per non farsi scoprire: Elisa decide di tagliarsi i capelli e fingere di essere un uomo. Fecero credere che quest’uomo si chiamasse Mario e che fosse un presunto cugino di Elisa, cresciuto a Londra da un padre ateo e che per questo motivo ora stava cercando un parroco da cui ricevere il battesimo, prima di potersi sposare con Marcela.
Una volta che Mario viene battezzato, nel maggio del 1901, iniziano i preparativi per il matrimonio con Marcela, che aviene il giorno 8 Giugno 1901.
Molto presto, il matrimonio senza uomo -come venne denominato dalla stampa spagnola e internazionale- venne scoperto e denunciato dal vicinato della coppia e ciò provocò il perseguimento del parroco che le aveva sposate, e in seguito della coppia stessa che per evitare di essere catturate scapparono in Portogallo, dove Marcela diede alla luce una bambina -avuta con un uomo sconosciuto.
Purtroppo vennero arrestate dalla polizia portoghese, che si organizzò per l’estradizione delle due verso la Spagna, che però non avverrà dato che riusciranno a farsi scagionare per i propri crimini e a scappare in Argentina prima di essere rimandate a casa.

Il finale di questa drammatica storia si spinge oltre ciò che viene mostrato nel film: dopo essere arrivate in Argentina ed aver cambiato i loro nomi da Marcela e Elisa a Carmen e Maria, le due continueranno a cercare di restare unite ma il destino le separerà ben presto.
Elisa aveva infatti sposato un uomo molto più grande di lei e aveva invitato Marcela e la bambina a stare con loro dicendo che erano sua sorella e sua nipote, ma Christian Jensen -marito di Elisa- iniziò a sospettare delle due notando che la moglie non voleva consumare alcun tipo di rapporto con lui, e decise quindi di denunciarle alle autorità argentine. Si sa davvero poco riguardo cosa sia successo dopo questi fatti, alcuni dicono che Elisa abbia scelto di suicidarsi e Marcela di sposarsi con un uomo, ma niente è sicuro.

Ciò che fa sorridere di questa storia è che in Spagna dal 2005 le coppie omosessuali possono liberamente unirsi in matrimonio, senza il bisogno di doversi mascherare o nascondere dalla legge, e pensare che proprio la Spagna, con una storia così commovente e toccante, sia stato il terzo paese europeo ad aver legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, fa credere che forse il destino esista davvero.
Infine, sono molti i membri della comunità lgbtq spagnola che ancora oggi ricordano Elisa e Marcela per il loro coraggio e la loro determinazione nel restare unite contro tutto e tutti, anche un paese intero, e sicuramente farebbe molto piacere ad entrambe sapere che ancora oggi il loro matrimonio risulta valido, non essendo mai stato ufficialmente annullato.

Fonte foto di copertina: Netflix

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